dago in the sky

STASERA NESSUN IMPEGNO, AL VIA SU SKY ARTE, LA NUOVA EDIZIONE DI "DAGO IN THE SKY" - TRA SPERIMENTAZIONE E NUOVI LINGUAGGI, IN BARBA ALLA TV DEL BLA-BLA, UN ULTRA-VIAGGIO DENTRO LA MODERNITÀ - "LE IDEE DEVONO CONCRETIZZARSI ATTRAVERSO LE IMMAGINI. LA TECNOLOGIA È L'IDEOLOGIA DEL NOSTRO SECOLO"

DAGO in the Sky: da martedi 7 novembre su Sky Arte HD (21:15)

 

1. D'AGOSTINO: "ROTTAMIAMO LA TV STA ARRIVANDO LA RIVOLUZIONE DELL'ESPERIENZA MULTITASKING"

opera 15

Alberto Infelise per “la Stampa”

 

Fiume in piena è un' espressione che ben descrive l' immagine che Roberto D' Agostino proietta di sé all' esterno. Non è che contenga moltitudini: è moltitudini. È l' autore televisivo che inizia a farsi largo nella Rai degli Anni Settanta. È lo stralunato esperto di look scaravoltato sul divano di Arbore. È il minaccioso ospite dei programmi televisivi degli Anni Novanta.

 

È il temutissimo collettore di notizie e retroscena che ha fatto del suo Dagospia uno dei primi siti da guardare per sbirciare che succede qui e lì.

la presa per l'occulto 5

Oggi è l' ideatore di Dago in the Sky, il progetto in dieci puntate che Sky Arte manda in onda da martedì per dieci puntate fino al 9 gennaio prossimo.

«Tutto è nato da una proposta di Sky e dal fatto che guardando la televisione tutto mi sembrava fermo al secolo scorso - spiega D' Agostino -. Nessuna novità, un linguaggio fermo da trent' anni, nessuna rottamazione».

opera 13

 

Che fa l' 85 per cento?

Il centro del progetto è proprio un' operazione sul linguaggio televisivo: «Quando vedo che si scaldano tanto per trasmissioni che fanno il 15% di ascolti, io mi chiedo sempre, ma che fanno quegli altri 85% che non l' hanno guardata? Sono andati verso nuove forme di intrattenimento, altri strumenti. Oggi si guarda la televisione come sottofondo, come una radio, perché davanti agli occhi c' è lo smartphone». E quello che succede dentro lo schermo di un telefono è completamente diverso:

la presa per l'occulto 4

 

«Siamo di fronte a un' esplosione digitale. Il cambiamento è talmente continuo e veloce che non riusciamo ad accorgerci di come stia avvenendo. Ne parliamo nella prima puntata con il direttore de La Stampa , Maurizio Molinari: siamo alla vigilia di una rivoluzione che popolerà le nostre vite di robot e intelligenze artificiali».

opera 12

 

Dago in the Sky procede in maniera diametralmente opposta rispetto a un programma tradizionale. La narrazione verbale dialoga, prende ritmo e forma seguendo il montaggio delle immagini, la loro costruzione. Immagini che non sono didascalia alle parole ma le formano, sono un tutt'uno: «La nostra intenzione è quella di dare vita al "pensiero visivo".

pugliese, rho e cerofolini

Le informazioni, gli approfondimenti, le idee devono concretizzarsi attraverso le immagini.

Nella comunicazione contemporanea è fondamentale non occuparsi solamente del "che cosa" ma anche del "come"».

 

la presa per l'occulto 9

Del resto è quello che succede nella fruizione normale dei media da parte degli utenti, sempre più personalizzata, sempre più tagliata, definita: «È come un millefoglie, ci sono diversi livelli, diversi strati. Ognuno vede all' interno di un prodotto complesso quei livelli che riesce a comprendere. Le immagini e la narrazione verbale si fondono per portare chi guarda a un' esperienza multitasking».

 

homo robot 8

Quale mondo si racconta in queste dieci puntate? «Quello che abbiamo appena iniziato a vivere, quello che è lì dietro e stiamo per vedere. La tecnologia è l'ideologia di questo secolo e la costruzione di se stessi è al centro di ognuna delle nostre esistenze. Siamo di fronte all'insostenibile narcisismo dell' essere».

 

2. LA BELLEZZA DEL DAGO-FUTURO

RiccardoBocca per http://bocca.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/10/26/quante-bello-il-dago-futuro/

la presa per l'occulto 8

 

Diventa sempre più difficile spiegare chi è Roberto D'Agostino.

Non basta certo l'etichetta da dagospione seriale che tra un tatuaggio e l'altro inonda il web di gossip alto e basso, provocando a ogni scoop fremiti nei personaggi coinvolti;

e neppure è sufficiente, per perimetrarne l'essenza umana e professionale, inquadrarlo tra coloro che ambiscono a fare tv e una volta l'anno piazzano un progetto in qualche anfratto di palinsesto.

homo robot 9

 

No, non ci siamo.

Il diavolo barbuto sparge dalla sua dag-caverna capitolina una passione e un mestiere che è manna per le orecchie e gli occhi quando sbarcano in video.

Basti citare, quale testimonianza, il ciclo delle nuove dieci puntate di "Dago in the Sky" che Sky Arte proporrà a partire dal 7 novembre.

la presa per l'occulto 11

Vere lezioni di curiosità e approfondimento. Un ultra-viaggio dentro la modernità che rifugge gli stereotipi della modernità stessa investigando i suoi sensi e contronsensi occulti.

 

«Andare a letto con un robot», s'interroga a un certo punto D'Agostino, «è tradimento»?

Il che a menti stanche può apparire una provocazione, un gioco, e invece corre senza retorica al cuore delle (in)certezze incombenti;

homo robot 6

là dove la tecnologia ha scalzato le ideologie e le macchine intelligenti eccellono rispetto agli umani.

Inutile spaventarsi, lascia intendere "Dago in the Sky":

meglio, piuttosto, capire.

 

roberto pisoni, diretotre di sky arte

E rifuggire intanto i pregiudizi accettando - tra le altre cose, come illustra bene una puntata del programma - che l'unica forma di cultura sopravvivente alla rivoluzione in corso sia la musica lirica (in quanto «primo genere multimediale inventato dagli uomini» che riesce ad essere «contemporaneo con i nostri smartphone»).

Interessante punto di vista, e soprattutto vivo e propositivo in un universo catodico spesso amorfo.

Niente male, per un divulgatore psichedelico come il vate Roberto che un tempo fu sognatore bancario.

anna cerofolini vittorio sgarbi

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…