STONES SI GIRA: UN URAGANO CHE DURA DA CINQUANT’ANNI

Ernesto Assante per "La Repubblica"

Il cinquantenario dei Rolling Stones ha visto la pubblicazione di un'antologia, non poteva non essere celebrato anche con un film. Si intitola Crossfire Hurricane è stato presentato in Inghilterra a ottobre, è nei negozi in formato dvd e Bluray da qualche giorno e, il 29 e il 30 aprile, invaderà anche 300 sale cinematografiche, distribuito da Microcinema. Prodotto da Mick Jagger, Crossfire Hurricane è la "versione ufficiale" della storia della band, un film che vede tutti gli Stones raccontarsi in prima persona, con grande franchezza.

«Avremmo potuto fare come i Beatles e realizzare una lunga serie», dice Brett Morgen, regista di Crossfire Hurricane (documentarista di livello, regista del bellissimo Chicago 10, nominato all'Oscar per il suo On the ropes e grande appassionato di musica) «ma Mick Jagger ha subito pensato ad un lavoro diverso, meno ortodosso, non un documentario tradizionale, non una celebrazione o un film di memorie. E anche a me piaceva l'idea di raccontare gli Stones in maniera diversa, e spero di esserci riuscito».

La "diversità" del film è ovviamente nello stile di Morgen («I primi quindici minuti del film sembrano più cinema sperimentale che un documentario rock», tiene a sottolineare) e nel taglio che Jagger e il regista hanno voluto dare al racconto, concentrandosi sulla storia della band fino alla fine degli anni Settanta e scorrendo in gran velocità gli ultimi trent'anni.

«Raccontare tutto in due ore era impossibile, sarebbe stato tutto sommario e troppo veloce. E se una scelta andava fatta era quella di raccontare compiutamente i primi venti anni, perché sono quelli in cui gli Stones, con straordinaria innocenza, diventano quello che sono.

Mi concentro sul periodo che va dall'arresto di Jagger e Richards nel 1967, che li trasforma definitivamente in "bad boys", quando Richards smette di interpretare un personaggio e diventa quel personaggio, fino al 1977, quando Keith viene arrestato in Canada, è sul punto di distruggere definitivamente la band e invece inizia il suo percorso di uscita dalla tossicodipendenza e parte per loro una nuova carriera».

Il film è davvero bello, ricco di musica, di immagini straordinarie, molte già viste, tante inedite o rielaborate, ma c'è soprattutto il racconto, fuori campo, di Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts, Ron Wood, ma anche Bill Wyman e Mick Taylor, tra droghe, alcol, eccessi, fan, concerti, arresti, in un turbine di suoni, colori, emozioni, in una irrequieta e travolgente cavalcata nell'universo del rock'n'roll: «Conoscevo gli Stones ma non avevo mai visto la loro storia tutta insieme», dice Morgen, «per me è stata una scoperta. Soprattutto l'incredibile rapporto tra Mick e Keith, che sanno di essere complemen-tari, prendono il meglio l'uno dall'altro, anche se sembra sempre che siano sul punto di esplodere».

Crossfire Hurricane è una splendida occasione per comprendere davvero perché i Rolling Stones sono stati grandi, perché per molti versi lo sono ancora, soprattutto perché sono l'unica band ad essere riuscita a sopravvivere al delirio degli anni Sessanta e Settanta ed arrivare fino a noi con un energia e una forza davvero inimitabili.

 

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