talk 5

QUANTO CI COSTA IL TEATRINO DEI TALK - SUPERBUDGET E SUPERFLOP PER GIANNINI, SANTORO E RIOTTA: SONO COSTATE PIU’ LE 7 PUNTATE DI “PARALLELO ITALIA” CHE TUTTA LA STAGIONE DI ''VIRUS'' - CHE RISPARMIO CON PORRO, DEL DEBBIO, PARAGONE E TELESE...

Marco Castoro per "La Notizia" (www.lanotiziagiornale.it)

 

RIOTTA 1RIOTTA 1

Doveva essere la stagione dei talk politici. Perché con costi di produzione più economici (relativamente, poi vedremo perché) rispetto agli altri format avrebbero garantito bilanci vantaggiosi e ascolti super. E invece la stagione da poco conclusa ha definitivamente aperto la crisi di un genere che ha assuefatto lo spettatore.

 

Due i motivi principali da analizzare commentando la sconfitta: 1) la prima serata non è adatta alla politica. Lo era qualche anno fa quando c’era più fiducia verso i politici e c’erano solo Michele Santoro e Ballarò; 2) I talk sono troppi, si parla sempre delle stesse cose e molto spesso con i medesimi ospiti che fanno il giro delle sette chiese. Landini, Salvini e Camusso hanno battuto ogni record di presenze.

 

QUANTO COSTANO

RIOTTARIOTTA

Il 15% di share di Santoro con oltre due milioni e mezzo di telespettatori o anche il 12% del Ballarò di Giovanni Floris sono lontani ricordi. Ormai il talk politico non va più in doppia cifra. E quando viene visto da più di un milione di spettatori è già un buon risultato. Ma le spese di produzione non è che abbiano poi questi costi così bassi. O meglio alcuni li hanno. Basti pensare a Virus di Nicola Porro che è costato in media 51 mila euro a puntata. Nel budget sono compresi tutti i compensi: conduttore, redazione, inviati e fly, autori e produzioni. Le 34 puntate sono costate poco più di 1,7 milioni.

 

La media finale è stata di un milione di telespettatori con il 4,6% di share. Quindi un affare per Raidue. In pratica sono costate più le 7 puntate di Gianni Riotta con il suo 47 35 Parallelo Italia che tutta la stagione di Virus. Per il programma di Raitre il budget complessivo è di 2 milioni (285.714 euro a puntata). Share della prima uscita 5,28% e un milione di spettatori.

 

SANTOROSANTORO

La seconda peggio: 678.000 telespettatori, share 3.69%. Solo una puntata di Servizio pubblico di Michele Santoro costa di più (intorno alle 300 mila a serata). Tutto compreso, anche il compenso del decano dei conduttori. Che – seppure sia finito ai box – è pur sempre Santoro. Inviati, ospiti e reportage sempre di qualità. A proposito di flop costosi (e noiosi): Ballarò merita un discorso a parte. In media ogni puntata ha un budget di 150 mila euro e il compenso del conduttore Massimo Giannini è pagato a parte (poco meno di un milione in due anni). 

 

PARAGONE BARRAPARAGONE BARRA

I PIÙ ECONOMICI 

Non c’è solo Porro nel carrello della spesa del risparmio. Le strisce quotidiane di Retequattro e La7 sono una boccata di ossigeno per il cassiere. Dalla vostra parte di Paolo Del Debbio costa circa 5 mila euro a puntata! E ogni sera la vedono più di 1,2 milioni di persone (share 5,2%). Anche In onda con Gianluigi Paragone e Francesca Barra va benissimo. Il 4,6% di share in media per una trasmissione che costa 50 mila euro la settimana, 8 mila a serata. Pensate come gongola Cairo. Otto e mezzo della Gruber costa un po’ di più. Bene anche Matrix di Canale 5 con Luca Telese: ogni puntata si spendono 50 mila euro e lo share è del 9%. Seppure i telespettatori siano sotto la soglia del milione.

 

luca teleseluca telese

Comunque Telese e la sua squadra sono sempre pronti a realizzare uno speciale a tempo di record (un po’ come fa Bruno Vespa a Raiuno, ma con costi sicuramente superiori). Economica anche la Gabbia di Paragone che al mercoledì fa il 4,5% di share e costa circa 70 mila euro a puntata. Piazzapulita di Corrado Formigli costa un po’ di più e i risultati sono all’incirca gli stessi. Quinta colonna, che ha vinto la stagione degli ascolti, costa 90 mila euro a puntata.

 

E Floris? Dimartedì ha avuto una buona stagione (poco meno del 6% di share) e vanta diversi break pubblicitari, aumentati con il passare delle puntate. Certo, non costa poco. Non quanto Santoro, ma meno del competitor Ballarò.    

nicola porronicola porro

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO