la casa dei libri

IL CINEMA DEI GIUSTI - SVEGLIATE LE SIGNORE DI PRATI CHE È ARRIVATO IL LORO FILM, TUTTO AL FEMMINILE: STO PARLANDO DI “LA CASA DEI LIBRI”, SCRITTO E DIRETTO DA ISABEL COIXET, CON LA VECCHIA INGHILTERRA CUCINATA IN SALSA CATALANA - E’ IL DIFFICILE TENTATIVO DI FLORENCE, VEDOVA INGLESE DI BUONE LETTURE, DI PORTARE AVANTI UN RAFFINATO NEGOZIO DEI LIBRI ALLA FACCIA DELLE STRAVAGANZE E DELL’IGNORANZA DEI PAESANI - VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

LA CASA DEI LIBRI

Svegliate le signore di Prati che è arrivato il loro film. Tutto al femminile. Sto parlando di La casa dei libri, scritto e diretto da Isabel Coixet, con la vecchia Inghilterra cucinata in salsa catalana, film premiatissimo in Spagna con ben tre Goya, i loro David, per Miglior Film, Regia e Sceneggiatura. Tratto da un inglesissimo romanzo di Penelope Fitzgerald, ambientato nel 1959 nel paesino marinaro di Hardborough nel Suffolk, vede il difficile tentativo di Florence, vedova inglese di buone letture e di qualche sostanza economica, interpretata da Emily Mortimer, di portare avanti un raffinato negozio dei libri alla faccia delle stravaganze e dell’ignoranza dei paesani.

LA CASA DEI LIBRI

 

Florence ha avuto però la disgraziata idea di rilevare per la sua libreria un luogo, pensato infestato dai fantasmi, che interessa anche a una ricca signora del posto, Mrs Gamart, interpretata da Patricia Clarkson, che lo vede più adatto per farne un centro d’arte. A difenderla c’è però il, misterioso e potente Mr Brundish, un grande Bill Nighy, che stabilisce con Florence un curioso rapporto romatico letterario.

LA CASA DEI LIBRI

 

Lei gli porta i grandi libri scandalo del momento, perfino “Lolita” di Vladimir Nabokov, e lui la protegge come può. Ma Mrs Gamart è cattiva e ha parenti addirittura in politica. E vede la sfida con Florence come una lotta di classe.

 

Buon film per gli amanti delle buone letture, malgrado l’apparenza inglesissima, è quasi del tutto spagnolo, con interni girati a Barcellona e esterni nel Nord dell’Irlanda. Ma le signore ci cascheranno facilmente. Del resto la Coixet è una buona regista di solida esperienza e sa anche muovere bene le sue protagoniste, anche se è Bill Nighy a svettare. Solo un filo soporifero. In sala da giovedì 27 settembre.

LA CASA DEI LIBRI

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…