snob

QUASI QUASI ME LA TIRO! LO SNOBISMO, GRAZIE A FACEBOOK, È DIVENTATO UN FENOMENO DI MASSA - LO PROVA IL SUCCESSO DEL BESTSELLER "THE NEW BOOK OF SNOBS" DI D.J. TAYLOR: OGNUNO PENSA DI ESSERE MIGLIORE DEGLI ALTRI E LO OSTENTA SULLA PROPRIA BACHECA SOCIAL

THE NEW BOOK OF SNOBSTHE NEW BOOK OF SNOBS

Vittorio Sabadin per “la Stampa”

 

Lo scrittore inglese Evelyn Waugh, i cui libri criticano l'aristocrazia e l'alta società britannica, abitava a Londra nel quartiere popolare di Golders Green. Ogni volta che doveva spedire una lettera, andava in autobus fino ad Hampstead perché sulla busta fosse stampato il prestigioso codice postale NW3, invece del NW11 che avrebbe rivelato la sua condizione sociale. Non c'è niente da fare: se persino l'autore che più ha criticato lo snobismo era uno snob, allora vuol dire che lo siamo proprio tutti.

 

In questi giorni è molto venduto a Londra «The New Book of Snobs», un libro di D. J. Taylor che vuole essere una versione moderna del «Book of Snobs» di William Makepeace Thackeray, uscito nel 1846. Leggendolo, si scopre che da allora niente è cambiato. Lo snobismo resta una caratteristica fondamentale non solo della classista società britannica, ma permea i comportamenti di ogni persona nel mondo: tutti sosteniamo l' unicità di quello che siamo, tutti pensiamo che il nostro modo di fare le cose sia il migliore.

 

ALTERIGIA SNOBALTERIGIA SNOB

IL CASO INGLESE

Si dice che in Gran Bretagna il comunismo non abbia trovato terreno fertile proprio perché ogni cittadino è così convinto di essere superiore agli altri da rendere impossibile qualunque azione comune. Taylor racconta persino di essere andato a cena dal figlio di un conte, che nel corso della conversazione si è lamentato del fatto che la regina Elisabetta fosse troppo «classe media».

SNOB E INSTAGRAMSNOB E INSTAGRAM

 

Uno snob giudica le altre persone al primo sguardo, cosa che un po' facciamo tutti. In Gran Bretagna è importantissimo l'accento, poi si osservano le scarpe, i vestiti, l'orologio, l'auto. Al ristorante si guarda con orrore chi ordina il vino della casa e si mette al proprio posto il personale che mostra qualche pretesa di eguaglianza. Nel 2012, un membro del governo conservatore, Andrew Mitchell, fu costretto a dimettersi per avere definito «plebeo» un poliziotto che lo aveva fermato davanti a Downing Street: un autentico snob non pensa di essere superiore, è proprio convinto di esserlo.

THE BOOK OF SNOBSTHE BOOK OF SNOBS

 

DUE CATEGORIE

Thackeray aveva notato che alcune persone sono «snobbish» soltanto in alcune circostanze e altre lo sono invece sempre, dalla nascita alla tomba. La seconda categoria è quella sempre pronta a rovinarsi per acquistare qualcosa di inutile ma prestigioso, o ad allestire cene a base di tartufo e champagne guardandosi bene dall'invitare persone della classe sbagliata.

 

Oggi prevale invece la prima categoria, quella degli snob a tema: ci sono ad esempio gli snob del sale, che hanno in casa quello alle erbe, quello rosa dell'Himalaya, quello celtico e quello kosher. Ci sono gli snob dei vasi di fiori rari sul terrazzo, quelli che vanno in bici con qualunque tempo, quelli che non leggono per principio alcuni libri e quelli che sfilano dal giornale il supplemento letterario e gettano via con ostentazione le altre pagine.

SNOBSNOB

 

Uno snob si distingue ovviamente anche da come parla. Nancy Mitford, una delle sei terribili figlie del barone Redesdale, aveva già elencato nel libro «Noblesse Oblige» le parole dalle quali si capisce se sei «U» (upper class) o no. Chi pronuncia ad esempio «garage» con l'accento sulla prima sillaba non è «U»; chi pone l'accento sulla seconda lo è. Lo snob dice poi conserva e non marmellata, trapassare e non morire, camposanto e non cimitero, salvietta e non tovagliolo.

 

VECCHIO E NUOVO

Un esperto di snobismo vecchio e nuovo è Julian Fellowes, il geniale autore di «Downton Abbey», la serie tv sugli snobissimi aristocratici inglesi tra le due guerre (insuperabile la Contessa madre di Maggie Smith, le cui citazioni piene di ironica alterigia, non a caso, sono virali su Facebook).

 

SNOB  SNOB

Fellowes agli snob ha anche intitolato un suo romanzo: storia di una odierna arrampicatrice sociale tra vittorie e sconfitte. Virginia Woolf pensava che l'unico scopo dello snobismo fosse quello di fare colpo sugli altri. Da questo punto di vista, non c'è mai stato un periodo migliore per essere snob: Facebook è diventato il forum ideale nel quale esibire le proprie vacanze, la propria casa, i propri bambini nella luce migliore. Il controllo delle informazioni che si postano consente non solo di fare colpo, ma anche di usare Facebook per salire un poco nella scala sociale allo stesso modo di Evelyn Waugh quando andava ad imbucare le sue lettere.

 

eco snob eco snob

E poi c' è un nuovo snobismo di massa, sostiene Taylor, attraverso il quale persone che si vestono allo stesso modo, ascoltano la stessa musica e vanno negli stessi luoghi si sentono superiori a chi non lo fa. Lo snob è in fondo un pioniere che non può mai fermarsi, alla continua ricerca com' è di occasioni sempre nuove per guardare qualcuno dall' alto in basso.

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