L’ESSENZA DELLA FELICITÀ? E’ “STICAZZI”! TORNA IN VERSIONE AGGIORNATA “IL METODO STICAZZI”, IL MANUALE PER SOPRAVVIVERE AL LOGORIO DELLA VITA MODERNA - PRIMA LEZIONE? LA DIFFERENZA TRA LO STICAZZI MILANESE E QUELLO ROMANO…
Da “Il metodo sticazzi - Finalmente il manuale che farà di te un perfetto sticazzista” di Carla Ferguson Barberini - Edizioni Imprimatur
AVVERTENZA 1: DIFFERENZE TRA STICAZZI MILANESE E STICAZZI ALLA ROMANA
Repetita juvant: l’Italia in molte cose è spaccata in due. C’è l’Italia dell’ora e dell’adesso. L’Italia del perché (corretto) e del perchè (scorretto). L’Italia della nebbia
e quella dell’andiamo ammare fino a novembre. Quella del burro e quella dell’olio, del maiale e della pecora, della polenta e del purè di fave. E poi c’è l’Italia
dello sticazzi come espressione di sorpresa ed enfasi e quella dello sticazzi come sinonimo, più o meno, di “chi se ne frega”. Naturalmente noi ci riferiamo a quest’ultima accezione per il nostro metodo.
Accezione coniata e utilizzata particolarmente a Roma, mentre quella inversa appartiene invece specificatamente all’universo meneghino. Da questa differenza semantica potrebbero discendere infinite considerazioni antropologiche e culturali e soprattutto si potrebbero erigere barricate, divisioni tra noi e voi. I voi ottimisti di Milano e i noi cinici di Roma; i voi esaltati di Milano e i noi disincantati di Roma; i voi venditori di fuffa di Milano e i noi impermeabili al marketing di Roma.
Ma, lo capirai bene, aspirante sticazzista, che noi andremo oltre queste facili divisioni, nonché sterili dicotomie. Il metodo sticazzi si ispira certamente alla semantica romana, ma purificandola dei suoi accenti più nichilisti e oscurantisti. Non vorremmo mai che lo sticazzi alla romana ci portasse a una chiusura verso il nuovo, a una perdita della curiosità, alla minimizzazione a tutti costi.
Quindi, e questa è una novità assoluta nel nostro percorso interiore di sticazzisti, vorremmo che il nostro sticazzi contenesse una piccola percentuale di stupore e di capacità di entusiasmarsi. Così quando diremo “sticazzi” di qualcosa,
l’enunciato avrà un duplice valore: non mi tocca, ma è pur sempre un’informazione
sul mondo che mi circonda. Sei confuso, vero? Lo capiamo, abbiamo
impiegato cinque anni per arrivare a tali vette di saggezza. Siamo sicuri che a te occorrerà molto meno tempo.
AVVERTENZA 2: LA PRUDENZA NON È MAI TROPPA
Perché ci vuole un manuale? Forse te lo stai chiedendo, o forse no. Anche se non te lo stai chiedendo vogliamo darti una risposta, che poi è l’avvertenza numero 2: se usato male il metodo sticazzi può essere pericoloso. Concorderai con noi che pensare continuamente “E sticazzi” (alla romana) ti renderà apatico, astenico, pure stitico.
Lentamente potresti scivolare in una vita priva, sì, di turbamenti, ma anche priva di significato, egoista e fine a se stessa, anzi, fine a te stesso. Tieni sempre bene a mente l’avvertenza numero 1 e apriti ai nostri suggerimenti, solo così il metodo ti mostrerà nuove prospettive liberandoti dalle inutili zavorre che ti impediscono di spiccare il volo nell’empireo delle anime felici. Ti spiegheremo come quando, dove, perché alzare le spalle sorridendo con superiorità.
I GRANDI PASSI IN AVANTI DELL’UMANITÀ SONO NATI DA UNO STICAZZI
Lo sappiamo, non vedi l’ora di cominciare, ma vogliamo che tu intraprenda questo percorso con grandi motivazioni. Motivazioni più elevate di «non voglio che il capoufficio mi rovini il lunedì». Vogliamo che tu sia consapevole che liberare le tue energie mentali offuscate dai piccoli scazzi quotidiani ti permetterà di raggiungere risultati epocali, rivoluzionari e molto più che straordinari.
Ogni grande passo in avanti dell’umanità è nato da uno sticazzi: sticazzi di ciò che tutti credono essere vero, sticazzi delle difficoltà, sticazzi se tutti dicono che un progetto è impossibile o irrealizzabile. Il nuovo presuppone uno sticazzi di qualcosa di vecchio.
Ma facciamo degli esempi concreti.
DAVIDE CONTRO GOLIA
Palestina, mille anni prima di Cristo: gli israeliti sono in lotta contro i filistei. Tra i filistei ce n’è uno grosso grosso, ma proprio enorme. Nessuno degli israeliti ha il coraggio di affrontare il gigante, che si chiama Golia. Tranne uno: è Davide. Ma chi è questo Davide? Uno scavezzacollo? Uno spaccone imprudente? Uno sconsiderato? No. Semplicemente Davide ha pensato: ma sticazzi se Golia è grosso, io prendo una fionda e da lontano, senza nemmeno bisogno di toccarlo, lo abbatto. E così fa, con una fionda e una pietra, che gli pianta in fronte, butta giù il colosso. Quando Golia è a terra, gli sale sopra, gli frega la spada e, per essere sicuro che quello non si rialzi, gli taglia la testa.
Con uno sticazzi si possono aggirare le difficoltà.
GALILEO GALILEI
Galileo ha pronunciato due importanti sticazzi nella sua vita: il primo gli ha permesso
di confermare la teoria eliocentrica di Copernico con l’osservazione scientifica dei moti dei pianeti. Nonostante la Chiesa credesse nel sistema tolemaico aristotelico per motivi teologici, lui si affidò all’osservazione pensando sticazzi di quello che affermava la dottrina ecclesiastica in ambito astronomico.
Quando poi per la divulgazione delle sue scoperte fu processato dall’Inquisizione, tutti sanno che infine abiurò. Agli occhi dei puri può sembrare una scelta codarda, poco eroica, ma sticazzi! Eh sì, sticazzi dell’eroismo avrà pensato Galileo, meglio sopravvivere e avere la possibilità di continuare a studiare che fare una bruttissima fine in nome di un giuramento. Non dev’essere stato facile abiurare, ma ciò gli ha consentito, per esempio, di scrivere il trattato oggi considerato l’inizio della scienza moderna, i Discorsi e dimostrazioni
matematiche attorno a due nuove scienze attinenti la meccanica e i moti locali.
Può essere che la vita ci metta di fronte a grandi dilemmi che coinvolgono valori altissimi come la dignità, la verità, la coerenza, ma quando si intravede un bene superiore – la vita stessa, per esempio – o una missione che si deve ancora finire di compiere, uno sticazzi ben assestato è la soluzione.