berlino ostello

TURISTI PER CAOS - MA LO SA CHI DORME AL 'CITY HOSTEL BERLIN' CHE FINANZIA IL PROGRAMMA NUCLEARE DI CICCIO KIM? I LOCALI DEL PIU' FREQUENTATO OSTELLO DELLA GIOVENTU' BERLINESE APPARTENGONO ALL'AMBASCIATA NORDCOREANA CHE INCASSA 38.000 EURO D'AFFITTO MENSILI E NON LI HA MAI DICHIARATI AL FISCO TEDESCO

ostello berlinoostello berlino

Annabelle Georgen per “LesInRocks

 

Chi va a Berlino e non vuole spendere molti soldi per dormire, opta per un letto al “City Hostel Berlin”, 17 euro a notte. Spartano ma economico, e in pieno centro, quartiere Mitte. L’ostello della gioventù offre 475 letti, dal 2004 è strapieno di turisti, e quasi nessuno di loro sa di alloggiare nei locali della ambasciata nordcoreana, che incassa circa 38.000 euro d’affitto mensili.

ostello berlino nei locali nordocreaniostello berlino nei locali nordocreani

 

Date le tensioni sul nucleare tra la comunità internazionale e la Corea del Nord, il governo tedesco ha chiesto all’ambasciata nordcoreana di cessare la sua attività commerciale nei locali berlinesi. E’ importante prosciugare le fondi di finanziamento del programma nucleare.

KIM JONG UNKIM JONG UN

 

L’affitto dei locali è solo uno dei mezzi con cui gli ambasciatori foraggiano le imprese di Kim Jong-un. Dispongono di ristoranti in una dozzina di paesi nel mondo, e sono coinvolti in traffici di ogni genere: avorio, oro, droga, macchine di lusso, biglietti falsi, armi.

la corea del nord ha tonnellate di armi chimichela corea del nord ha tonnellate di armi chimiche

 

Prima della caduta del muro, il regime nordcoreano era uno dei principali alleati della Repubblica Democratica Tedesca, disponeva di un centinaio di diplomatici alloggiati a Berlino Est. Oggi nella capitale ce ne sono rimasti una dozzina.

kim jong unkim jong un

 

Malgrado la richiesta del governo tedesco, l’ostello continua ad accogliere turisti. L’ambasciata nordcoreana sta rischiando grosso: se le autorità passano all’azione e chiudono l’albergo, non perderà solo una fonte di finanziamento, ma dovrà versare una decina di milioni di euro al fisco perché non ha mai denunciato gli introiti di quell’attività.

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