TUTTI GLI UOMINI DI “AL-LESSA” MARCUZZI – DUE FIGLI CON SIMONE INZAGHI E FRANCESCO FACCHINETTI E ORA UN ALTRO MARITO - "IO SONO MATTA, È DURA STARMI VICINO: PER ME DEVE ESSERE SEMPRE TUTTO WOW" - "AVREI VOLUTO FARE L' ATTRICE. HARVEY KEITEL MI DIEDE DELLE DRITTE PER FARE L' ACTOR' S STUDIO IN AMERICA MA POI HO INCONTRATO SIMONE INZAGHI E CI HO FATTO SUBITO TOMMASO…”
Chiara Maffioletti per il “Corriere della Sera”
Una mente vivace è un dono con un' eredità. Chi la possiede è quasi sempre condannato a una certa irrequietezza. «È così», conferma Alessia Marcuzzi con la sua parlata che va ai mille all' ora, quasi ad afferrare ogni pensiero prima che scappi via, sostituito da un altro. «Ho idee in continuazione, da quando sono piccola». Ha costruito così la sua carriera nello spettacolo.
Poi il suo blog di moda, poi la sua app, poi la sua linea di borse... «Già da bambina avevo una vitalità non normale. Ho iniziato a leggere da sola Topolino , a 3 anni e mezzo. Dopo che lo hanno scoperto, mi hanno messa in una primina e a 16 anni e mezzo ho finito il liceo».
Non era una secchiona, «ma avevo un talento nell' apprendere. I miei mi hanno dato molti stimoli e molte regole: sono state fondamentali...io non riesco a imporle troppo ai miei figli».
Con Tommaso (il maggiore, ndr ), adolescente, i dilemmi più grandi: «Gli ho dato il telefonino ma poi lo controllo. Gli ho installato l' app per vedere dove va: una volta ha saltato scuola e l' ho subito beccato. Mi ha detto: se lo facevi tu non ti scoprivano. Ha ragione. È tutto un lavoro di acceleratore e freno». Su una cosa però non transige: «Non ammetto i cellulari a tavola».
Questione di priorità. Fissarle è indispensabile se gli impegni sono tanti. «Essere così curiosa non mi rende serena: è come se non fossi mai del tutto soddisfatta, cerchi sempre qualcosa che ti entusiasmi di più». Un' attitudine che si riflette nelle relazioni: «Ho avuto due figli con due uomini diversi, ora sono sposata con un altro. Non ho fatto come mamma e papà, che si sono fidanzati a 16 anni e sono ancora insieme: un modello che mi piaceva ma non ho saputo replicare. Non riesco a placarmi».
Nemmeno l' ipotesi del quieto vivere l' ha mai tentata: «Non sono mai stata con qualcuno se non mi andava. Ma a un certo punto bisogna sapersi fermare: non si possono provare le farfalle nello stomaco per sempre e nemmeno dettare il bello o cattivo tempo in eterno».
Se lo ripete «da quando sono più grande. E ci credo, anche se di base resto una irrequieta. Se c' è una giornata negativa per me è finito tutto: ciao, puoi andare...». Uno spirito libero: «Ho iniziato a guadagnare soldi miei da giovane, non ho mai dovuto chiedere niente a un uomo, quindi sono stata sempre libera di scegliere». Anche sul lavoro: «Non mi è mai mancato un piano B. Al momento è la mia linea di borse: le produco in Italia, vado a vedere i pellami. Mi prende tanto.
Credo ai percorsi alternativi: non ho invidia verso chi potrebbe prendere il mio posto in tv. E nemmeno un sentimento di lesa maestà se si punta su una persona più giovane. Ma il piano B serve, è una scappatoia». Lei ha anche il piano C, D, E... «Perché la vita è una e va vissuta in tutte le sue sfumature. Non ha senso accartocciarsi in situazioni che non fanno essere sereni».
Quando si cambia spesso, ci si può domandare come sarebbero andate le cose se al posto di una scelta se ne fosse fatta un' altra: «Le sliding doors sono una costante dei miei pensieri». I ricordi vanno così al 1998, era sul set di Il mio west : «La recitazione è la mia vera passione, avrei voluto fare l' attrice. In quel film ero al fianco di David Bowie e Harvey Keitel: proprio lui mi diede delle dritte per fare l' Actor' s Studio in America». Stava per partire, ma «ho incontrato Simone (Inzaghi, ndr ), me ne sono innamorata perdutamente al punto da farci subito Tommaso. Mi sono domandata milioni di volte come sarebbe andata altrimenti. Certo sarei volata in America».
Non l' ha fatto. «Anzi, avevo lasciato tutto, anche la tv. Volevo solo sposarmi e fare la mamma. Ero la casalinga perfetta». Ma ancora una volta, quando pensava di essere su un binario, ecco un incrocio inatteso: «Dal nulla mi chiamarono per condurre Le Iene ».
La sua carriera è proseguita e il rapporto con Inzaghi non è stato per sempre. «Non mi sono mai sentita intrappolata dalle mie scelte, ma ora so che in coppia un po' di sforzo bisogna farlo. Poi io sono matta, è dura starmi vicino: per me deve essere sempre tutto wow ». Capire che non funziona per forza così è stata una conquista, «ma è anche una fatica. Non ti senti quasi mai contenta al 100 per 100. Però ho vissuto intensamente e vedo i miei ragazzi sereni in questa famiglia allargata».
Un' armonia non scontata: «Merito delle donne intelligenti con cui ho a che fare, e mi riferisco alle nuove compagne dei padri dei miei figli... a volte parlo più volentieri con loro che con i mei ex», ride di nuovo. «Con entrambi mi sono lasciata quando i bimbi erano molto piccoli e in tutti e due i casi sono rimasta incinta per decisioni prese nell' impeto iniziale: dopo tre mesi di fidanzamento con Simone e quattro con Francesco (Facchinetti, ndr ). E meno male».
Con suo marito, per ora, non desidera altri figli: «Paolo si è preso un pacchetto complicato. Con lui sono stata più ponderata, gli ho detto che volevo concentrarmi su Tommaso e Mia. Visto che biologicamente non ho tutto questo tempo, era una cosa del tipo: prendere o lasciare». Ha preso. Dopo una rincorsa durata anni: «Ci conoscevamo già da ventenni. Ci guardavamo da lontano, eravamo sempre fidanzati nei momenti sbagliati. Si liberava lui e mi impegnavo io. Quando ci siamo trovati mi ha confidato che, anni fa, credeva fosse la volta buona: stava per farsi avanti quando sono usciti i giornali in cui io e Francesco ci baciavamo sui monti. E ha detto: ma come?!».
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Alla fine il loro momento è arrivato. Ma non è stato un percorso indolore: «Mio padre e mia madre mi hanno dato sempre la serenità di scegliere quello che era più giusto per me, è stato fondamentale». Un discorso fatto da suo papà, poi, le è rimasto nel cuore: «Gli stavo parlando di come mi sentivo, gli dicevo che forse non ero più innamorata, però come facevo, avevo un bambino piccolo, dovevo resistere... Non dimenticherò mai la sua risposta. Mi ha detto: tu devi essere felice Alessia. Credi che l' amore che provo per te è lo stesso che provo per tua mamma? No, è diverso. Quello per i figli non verrà mai a mancare, nessun cambiamento potrà metterlo in discussione. Quindi, vivi».
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