CAVILLE-RAI! - L’AVVOCATURA DELLO STATO PREPARA UN PARERE CONTRO IL TETTO AI COMPENSI, ‘PRIMA’ LI PUBBLICA TUTTI, DAI 2 MILIONI L'ANNO DI CARLO CONTI E FAZIO AGLI 800MILA DI LUCIANA LITTIZZETTO - FABIOLO IN OGNI CASO ANNUNCIA, A DUE GIORNI DAL TETTO, CHE ‘OVUNQUE SARÒ FARÒ IL PRODUTTORE DI ME STESSO’. COSÌ POTRÀ VENDERE I PROGRAMMI CHIAVI IN MANO E AGGIRARE OGNI TETTO
1.COMPENSI ALLE STAR DELLA RAI, ECCO NOMI, COGNOMI E CONTRATTI MILIONARI
Le prestazioni artistiche vanno considerate in maniera distinta, non gravano sul canone e i compensi vanno valutati considerando la necessità di garantire alla Rai di operare in regime di parità concorrenziale. Questi i contenuti di un parere che, a quanto apprende l’agenzia Ansa, la Presidenza del Consiglio ha chiesto all’Avvocatura dello Stato e che prospetta forti dubbi sulla possibilità di applicare il tetto di 240mila euro ai compensi degli artisti in Rai.
A stabilire il tetto è una delibera del Cda della Rai in vigore dal 30 aprile che estende agli artisti reclutati esternamente i limiti fissati al trattamento economico di amministratori, personale dipendente, collaboratori e consulenti la cui prestazione professionale non sia stabilita da tariffe regolamentate.
Ma l’Avvocatura dello Stato esprime perplessità: prima di tutto da un punto di vista normativo le prestazioni artistiche sono tenute distinte dalle altre. In secondo luogo i compensi agli artisti non gravano sul canone, ma sono coperti dalla raccolta pubblicitaria. C’è poi la questione legata alla concorrenza, perché, in sostanza, la Rai si troverebbe ad applicare per gli artisti un tetto, un limite, li dove i competitor non lo applicano, avendo così uno svantaggio sul piano della competitività.
2.RAI:DUBBI AVVOCATURA STATO SU TETTO COMPENSI ARTISTI
(ANSA) - Le prestazioni artistiche vanno considerate in maniera distinta, non gravano sul canone e i compensi vanno valutati considerando la necessità di garantire alla Rai di operare in regime di parità concorrenziale. Questi i contenuti di un parere che - a quanto si apprende - la Presidenza del Consiglio ha chiesto all'Avvocatura dello Stato e che prospetta forti dubbi sulla possibilità di applicare il tetto di 240mila euro ai compensi degli artisti in Rai.
fabio fazio luciana littizzetto
A stabilire il tetto è una delibera del Cda della Rai in vigore dal 30 aprile che estende agli artisti reclutati esternamente i limiti fissati al trattamento economico di amministratori, personale dipendente, collaboratori e consulenti la cui prestazione professionale non sia stabilita da tariffe regolamentate.
Ma l'Avvocatura dello Stato esprime perplessità. Innanzitutto da un punto di vista normativo le prestazioni artistiche sono tenute distinte dalle altre. In secondo luogo i compensi agli artisti non gravano sul canone, ma sono coperti dalla raccolta pubblicitaria. C'è poi la questione legata alla concorrenza, perché, in sostanza, la Rai si troverebbe ad applicare per gli artisti un tetto, un limite, li dove i competitor non lo applicano, avendo così uno svantaggio sul piano della competitività.
3.RAI: FAZIO, OVUNQUE SARÒ FARÒ PRODUTTORE DI ME STESSO
(ANSA) - "In una tv che cambia, bisogna assumersi responsabilità e nuovi rischi. D'ora in poi, ovunque sarà, vorrei essere produttore di me stesso". E' il tweet di Fabio Fazio che sembra ipotizzare un futuro fuori dalla tv pubblica. Nessun annuncio di voler lasciare la Rai, né un addio a Endemol che produce Che tempo che fa, ma piuttosto una reazione all'ingerenza della politica nelle scelte aziendali. Sarebbe questo il senso - secondo quanto si apprende - del tweet di Fabio Fazio che ipotizzava "d'ora in poi, ovunque sarà", di diventare produttore di sé stesso.
Un'uscita che, non a caso, è arrivata dopo il parere dell'avvocatura dello stato che esprime dubbi sull'estensione del tetto di 240mila ai compensi agli artisti e potrebbe aprire la strada a un marcia indietro sul tema. Quello che sembra emergere dal messaggio, dunque, è la consapevolezza che, a prescindere dall'applicazione del tetto, nel nuovo clima un rapporto da dipendente finisca con l'essere necessariamente in balia della politica. Da qui la valutazione sull'opportunità di mettersi in proprio, come già fanno molti altri protagonisti del mondo dello spettacolo e del giornalismo. Tutte ipotesi che potrebbero concretizzarsi a giugno, quando scadrà il contratto di Fazio con la Rai.