‘VALLE’ DI LACRIME – NON APRONO LA PORTA AGLI AGENTI DELLA DIGOS: ‘VISITA INASPETTATA’ - DENUNCIATI GLI OKKUPANTI DEL TEATRO VALLE – ENTRO IL 12 FEBBRAIO IL PREFETTO DEVE ESPRIMERSI SULLA FONDAZIONE

Mauro Favale e Maria Elena Vincenzi per ‘La Repubblica-Roma'

L'ultima volta che la Digos aveva bussato alle loro porte era stato nei primi giorni dell'occupazione, giugno 2011. Per questo, ieri nessuno al Teatro Valle si aspettava la visita di una decina di agenti accompagnati da tecnici della Asl.

Una visita «inaspettata», come raccontano gli stessi occupanti, che li ha colti alla sprovvista. Dentro, nel teatro si stavano svolgendo due corsi di formazione per professionisti e una sessione di studio. Anche per questo, spiegano, e dopo una telefonata con alcuni avvocati, «abbiamo deciso di non farli entrare».

Un atteggiamento che non ha provocato reazioni immediate da parte degli agenti della Digos ma che comporterà una denuncia nei confronti di chi ha impedito «un sopralluogo autorizzato dalla magistratura». In procura, infatti, da un anno è stato aperto un fascicolo per occupazione abusiva sulla base di un esposto presentato dall'allora sindaco di Roma Gianni Alemanno.

L'inchiesta è nelle mani del pm Luca Palamara e quella di ieri doveva essere un'ispezione di routine per verificare lo stato della struttura. Insieme alla Digos c'erano infatti ispettori del lavoro e tecnici della Asl. «Abbiamo deciso di non farli entrare - scrivono in una nota dal Valle - e, alla nostra richiesta di chiarimenti, gli agenti hanno risposto che i controlli erano ordinati dalla magistratura in seguito a un'indagine per occupazione».

L'episodio di ieri arriva a ridosso di una scadenza che gli occupanti del teatro in attività più antico della capitale definiscono «cruciale: la fondazione Teatro Valle bene Comune è stata costituita presso il notaio il 17 settembre 2013 e ora è in attesa di una risposta da parte del Prefetto che dovrà esprimersi entro il 12 febbraio». Ma dal Valle denunciano «l'incapacità delle amministrazioni pubbliche a svolgere il loro ruolo di interlocuzione nei confronti della società civile»

 

TEATRO VALLE OCCUPATOgianni alemanno Luca Palamara

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