1. IL VERO, GRANDE PROBLEMA PER IL GOVERNO LETTA? ABBIAMO PIU’ CULI CHE POLTRONE 2. L’ERA DEL GOVERNO LETTA PUÒ COMINCIARE CON UN PROBLEMA IN MENO PER IL BERLUSKAZZI: LA CONSULTA RIMANDA LA SENTENZA DEL PROCESSO MEDIASET (SONO 17 MESI CHE SLITTA!) 3. NON È ANCORA NATO IL GOVERNISSIMO CHE MEDIASET ALZA LA VOCE 3. UN ALTRO PASSO VERSO IL LENTO ADDIO ALLA FIAT DA PARTE DEGLI ELKANN-AGNELLI

a cura di Colin Ward e Critical Mess (Special guest: Pippo il Patriota)

AVVISI AI NAVIGATI
Non è ancora nato il governissimo che Mediaset alza la voce e Fedele Confalonieri chiede che il Biscione "sia lasciato libero di difendere le sue attività". "Vecchia e nuova politica non distruggano la tv" (Repubblica, p. 26), dice l'alter ego del Banana, pur senza spiegare quali siano le minacce.

A leggere in controluce le sue parole a margine della presentazione dei conti 2012 si capisce che il Confa vuole l'abolizione della par condicio, meno vincoli sugli spot e un qualche aiutino di Stato. Ed ecco il suo avvertimento al governo che verrà: "Nuovissimi e vecchissimi uomini della politica devono smettere di giocare con fantasie distruttive e dirigiste che rischiano di desertificare uno dei pochi settori in Italia non ancora spazzato via dai raider stranieri" (Repubblica, p. 26). Chiede protezione da Murdoch e compagnia? Mediaset è sotto attacco e nessuno ne sapeva niente?

E a proposito di favori, come scrive oggi Marco Travaglio, "La Corte costituzionale, che ha per le mani il processo Mediaset per un conflitto di attribuzioni, doveva sbloccarlo ieri con una sentenza: ma ha fatto sapere che non è il momento, se ne occuperà un'altra volta, ci farà sapere, non c'è fretta. Il tutto per bocca del relatore Sabino Cassese, giurista insigne, già consigliere del Colle e candidato del Colle al Colle, nonché accompagnatore e tutor della brillante carriera universitaria di Giulio Napolitano" (FQ, p. 1).

L'era del governo Letta può cominciare con un problema in meno, mentre il Cav si tiene una spada di Damocle, o un premietto, sulla capoccia asfaltata. Sono 17 mesi che la Consulta rimanda la sentenza.

PIU' SEDERI CHE POLTRONE
E' battaglia sui ministri, come titola in prima pagina la Repubblica degli Illuminati. Se Mediaset mette le mani avanti, il Pdl tira calci preventivi: "Blitz contro la Cancellieri, il Pdl vuole Schifani e scoppia il caso Viminale. La ‘colpa': sciolti troppi comuni vicini al centrodestra" (p. 4). La Stampa racconta "Pdl in ebollizione, pressing dei falchi. L'ira del Quirinale. Alfano lancia la linea dura su ministri e programma" (p. 8). Pessimista il Giornale di Berlusconi: "La missione disperata del ‘nipote d'arte': far convivere Pd e Pdl. Letta ci prova, strada già in salita" (pp. 2-3).

Toto-ministri di Repubblica: "Severino, Violante o una sorpresa di Silvio alla Giustizia"; "Ballottaggio al Welfare tra Brunetta e Treu"; "Il nodo Comunicazioni divide Romani e Passera"; Pier Carlo Padoan probabile all'Economia. Per il Corriere, duello Schifani-Lupi-Cancellieri agli Interni; Padoan-Saccomanni-Amato all'Economia; Amato o Monti alla Farnesina; Severino-Cancellieri-Violante alla Giustizia; Franceschini o Chiamparino allo Sviluppo (p. 11).

Più o meno gli stessi nomi per la Stampa, che vede Amato all'Economia e la Severino salda alla Giustizia (p. 9). Sul Messaggero, "Esteri, duello Amato-D'Alema. Saccomanni verso l'Economia. Alfano e Mauro vicepremier. Braccio di ferro sulla Giustizia. Il Pdl spinge per Brunetta, Cicchitto, Gelmini, Romani e Schifani" (pp. 1-5). Se vi gira la testa, ricordate che il bello del toto-ministri sono i trombati.

CASINO DEMOCRATICO
Adesso che si profila un governo con Schifani e Alfano (ma cosa si aspettavano?) c'è chi improvvisamente si preoccupa a Largo del Nazareno. "Nel Pd la paura del governissimo. L'altolà di prodiani e giovani turchi. Bersani: ‘Dovevo parlare prima'. Democratici divisi. Resa dei conti all'assemblea nazionale. Civati: "Che vi aspettavate? Noi mettiamo il nostro vicesegretario e il Pdl le scamorze?" (Repubblica, p. 10). Il giornale diretto da Eziolo Mauro parla anche di un "patto segreto tra Matteo e Enrico. Renzi: io al partito fino al voto. Ipotesi Epifani per la reggenza" (p. 11).

NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
La crisi di governo è quasi finita (forse), quella economica invece non dà tregua. "Giovani senza lavoro, mai così da 35 anni. Tasso di disoccupazione al record assoluto (35,3%). Nel Sud è raddoppiato. Per l'Istat il commercio al dettaglio crolla del 4,8% e 16 milioni di famiglie tagliano le spese alimentari" (Corriere, p. 29). Con una situazione del genere, il prossimo governo dovrà forse chiedere qualche allentamento del rigore a Bruxelles.

MONTE DEI PACCHI DI SIENA
Il Cetriolo Quotidiano va a scartabellare le sovvenzioni del Monte dei Pacchi di Siena nel biennio 2008-2009 e trova l'universo mondo, tra fondazioni e amministrazioni rosse: "Siena, regali a Brunetta e Craxi. Dalle casse della fondazione Montepaschi sono usciti un mare di soldi nell'era Mussari-Mancini. Regali milionari a esponenti di destra e sinistra" (p. 11).

PADANI D'ALTO BORDO
Con calma e per favore, finisce dentro l'ex cassiere della Sega Nord. E spuntano nuove gesta, dopo gli investimenti in Tanzania. "Superyacht a Riccardo Bossi con i soldi destinati alla Lega'. Belsito in cella. ‘Quella barca costò 2,5 milioni'. L'ex tesoriere del partito in carcere con l'imprenditore Bonet" (Corriere, p. 18). Sulla Stampa, "Belsito, dal ‘cerchio magico' all'arresto. L'ex tesoriere della Lega in manette con tre ‘soci in affari': l'accusa è di associazione a delinquere" (p. 19)

SACRI PALAZZI
Altro bell'avvertimento di papa Francesco alla Curia romana, specializzata in pasticci e intrighi. "La Chiesa non è un'impresa'. Il Papa prepara la riforma dello Ior. Ai dipendenti della banca: ‘Uffici necessari fino a un certo punto'. Ma il pontefice sarebbe contrario alla chiusura" (Stampa, p. 17). Il progetto è quello di rendere la banca del Papa più trasparente. Un buon inizio sarebbe la chiusura dei conti laici.

LINGOTTI IN FUGA
Bel pezzo del Sole 24 Ore che spiega cosa bolle in pentola a Torino. "Fiat verso Wall Street con l'aumento. Tra le ipotesi sul tavolo di Marchionne il collocamento di azioni dopo la fusione con Chrysler. L'operazione contribuirebbe a ricapitalizzare il gruppo dopo il matrimonio. Tra i nodi c'è la possibile diluizione della quota Exor. Il Lingotto negozia con le banche i fondi necessari all'acquisto della quota Veba. Oggi in Delaware arbitrato sul prezzo dell'opzione" (p. 21). Un altro passo verso il lento addio all'auto da parte degli Elkann-Agnelli?

GIORNALISMO STRANO MA VERO
"Dimmi come abbaia e ti dirò cosa pensa, ecco il test per capire la mente del cane", imperdibile paginone di Repubblica (25).

 

SILVIO BERLUSCONI E FEDELE CONFALONIERI NEGLI ANNI OTTANTA berlusconi jogging CONFALONIERI SABINO CASSESE E GIULIO NAPOLITANO - Copyright PizziBERLUSCONI E CONFALONIERIgiorgio napolitano e sabino cassese ENRICO LETTA E BERLUSCONI ENRICO E GIANNI LETTA RENZIBrunetta e la cravatta extralongCECCUZZI MUSSARI AMATO MARIO MONTI E LA MOGLIE ELSA CON PAPA BERGOGLIO E BERTONE jpegSERGIO MARCHIONNE E JOHN ELKANN FOTO ANSA

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