VESPA VELENOSA - "LA ROTTAMAZIONE LA FA IL PUBBLICO. CON L'ECCEZIONE DI BIAGI E SANTORO, SUI QUALI BERLUSCONI SBAGLIÒ, ALLA RAI NON HO MAI VISTO ALLONTANAMENTI FORZATI” – MAI A “PORTA A PORTA”: “EMMA BONINO, NICHI VENDOLA E MAURIZIO LANDINI’’
Dall'intervista di Pierluigi Diaco a Bruno Vespa per www.oggi.it, in edicola domani
«Io credo che la rottamazione vera, se così la vogliamo chiamare, la faccia il pubblico. A parte i casi di Biagi e Santoro, dove indubbiamente Berlusconi commise un errore, alla Rai non ho mai visto allontanamenti forzati. Va anche detto, per amore della verità, che nei confronti di Berlusconi, Biagi e Santoro si espressero con una durezza che a nessun giornalista Rai sarebbe stato permesso. Ciò detto, cacciarli è stato un errore».
Lo sostiene Bruno Vespa in un'intervista concessa al settimanale OGGI, in edicola da domani (anche su www.oggi.it) alla vigilia della puntata speciale di «Porta a porta» per festeggiare i 20 anni del programma.
Vespa sostiene di non essersi affatto stancato di andare in onda: «Soprattutto di questi tempi non ci si annoia mai, non puoi nemmeno immaginare di cosa ti occuperai la sera in tv. Le notizie si alternano rapidamente e io lavoro, ancora divertendomi, a preparare la trasmissione all’ultimo momento. Stare sulla notizia non può annoiare un giornalista».
Vespa racconta anche chi sono stati i politici più facili e difficili da intervistare: «Il più facile è Renzi perché conosce i tempi televisivi e ha ritmo. Se si allunga, se ne accorge subito e cambia registro. Il più difficile è stato il primo Berlusconi: era difficile arginarlo, ma con il tempo è migliorato».
Vespa rivela a OGGI anche chi, in controtendenza rispetto ai tanti che sgomitano per apparire, rifiuta gli inviti: «Emma Bonino, che con straordinaria cortesia e squisita amabilità, ha sempre fatto in modo di non esserci. Poi Nichi Vendola e Maurizio Landini».
Infine, una curiosità sul suo metodo di lavoro: «Al taccuino non rinuncio, ma uso anche iPad e tablet. Sono un vecchio dattilografo e scrivo, con due dita, troppo veloce per il computer».