SBALLO ACIDO – TORNA IL ‘MAGICAL MISTERY TOUR’ GRIFFATO TOM WOLFE: UN VIAGGIO LISERGICO TRA ACID TEST E BUS MULTICOLORE ATTRAVERSO GLI STATI UNITI PER CELEBRARE L’ EPOCA PSICHEDELICA DEGLI ANNI SESSANTA

Marco Belpoliti per ‘La Stampa'

Un gran bagliore al centro dell'autorimessa. Tom entra e vede uno scuolabus che brilla: «arancione, verde, magenta, lavanda, blu, cloro, ogni color pastello fluorescente immaginabile in migliaia di motivi decorativi, sia grandi che piccoli, come un incrocio tra Fernand Léger e Doctor Strange che strepitano insieme e vibrano l'uno per l'altro come se qualcuno avesse dato a Hieronymus Bosch cinquanta secchi di vernice Day-Glo e uno scuolabus International Harvest del 1939 e gli avesse detto di mettersi all'opera».

Siamo in Harriet Street a San Francisco, e mentre Tom Wolfe, reporter del Washington Post, futuro scrittore di successo, inventore del «new journalism», sente la voce di Bob Dylan strascicata e catarrosa, che esce da una cassa, può finalmente scorgere il mitico «Further», l'autobus con cui Ken Kesey e Neal Cassady insieme ai Pranksters, i Burloni, hanno viaggiato attraverso gli Stati Uniti per propagandare l'uso del Lsd nel corso del 1966. È l'«Acid Test» e il «Magical Mystery Tour».

Pubblicato nel 1968, prontamente tradotto da Feltrinelli con il titolo L'Acid Test al Rinfresko Elettriko, il reportage-romanzo di Wolfe è stato uno dei libri culto di un'intera generazione, uno dei libri più straordinari che siano mai stati scritti in quel periodo: rapido, dettagliato, comico, incessante, ritmico, ossessivo, poetico, delirante, rapsodico, analitico, sensitivo, debordante, essenziale, unico. Sembra che il suo autore si sia lasciato contagiare dai suoi personaggi, dalle droghe che ingerivano, che il reportage sia stato scritto sotto l'effetto di un allucinogeno, il perfetto prodotto dell'oramai lontana epoca psichedelica, più volte celebrata in mostre e libri, più volte persa e ritrovata.

Sta tornando? Nella nota acclusa al testo, e compresa nella nuova edizione Mondadori, che riprende il titolo originale, The Electric Kool-Aid Acid Test (ritradotta ottimamente quarantacinque anni dopo da Stefano Mazzurana, pp. 431, € 12), Wolfe spiega che non ha solo cercato di raccontare cosa facevano Kesey e i Pranksters, «ma anche di ricreare la relativa atmosfera mentale o realtà soggettiva». Così, pagina dopo pagina, sembra d'essere nella testa dell'autore di Qualcuno volò sul nido del cuculo (1962), mentre parla con Mountain Girl o qualcuno dei suoi amici, Babls, comandante di elicotteri in Vietnam, o Foster, genio del computer.

Sono gli eroi psichedelici che percorrono l'America sull'autobus bevendo sorsate di aranciata tagliata con Lsd conservata nel frigorifero dell'autobus. Le pagine più straordinarie non sono quelle degli incontri con Kerouac e Ginsberg a New York, e neppure l'arrivo nella villa dove Timothy Leary sta sperimentando le «sostanze» e la meditazione trascendentale, piuttosto quelle dei vari Acid Test, con le fantasie di Kesey per la Cupola geodetica ispirata a Buckminster Fulller, o con Owsley, l'incredibile fornitore di Lsd, non ancora proibito legalmente. O quando Wolfe descrive la polizia che circonda la casa dei Burloni ed entra per arrestarli. Seguono le avventure di Ken che alza continuamente la posta, fregandosene del primo arresto, passando di festa in festa.

Ci si smarrisce a tratti dentro il trip di scrittura imbastito da Tom Wolfe; si leggono pagine di versi, altre tempestate di puntini o parole dilatate, tuttavia il racconto, invece di collassare verso l'incomprensibile, decolla trascinando con sé il lettore. Divertentissima la fuga in Messico di Kesey, e i giornalisti, compreso lo stesso Wolfe, che lo cercano; poi il ritorno in patria su un cavallo fingendosi un cow boy sfigato turlupinato dai messicani.

Una sarabanda di vicende con dentro i Grateful Dead, la band del gruppo, i Beatles attesi per una seduta di Acid Test, poi il film girato dai Pranksters durante il viaggio, finito in nulla. Infine, la stessa storia di Kesey, stimato scrittore trentenne, che ha già al suo attivo due romanzi, e si trasforma nel propagandista del nuovo Baccanale, orgia visiva, sonora, psichica, fisica, come la interpreta Wolfe, simile ai riti delle antiche religioni.

Troppo giovane per essere un Beat e troppo vecchio per diventare un hippy, Ken Kesey tornerà, dopo un curioso processo, e la relativa pena scontata, a vivere dentro il fienile riattato della sua famiglia nell'Oregon, scrivendo libri sino alla fine della sua vita a sessantasei anni, nel 2001. Guida spirituale per una stagione soltanto, ma che stagione! Ken è grande e Tom il suo profeta. Un libro indimenticabile.

 

 

TOM WOLFE ELECTRIC KOOL AID ACID TEST Acid Test ACID TEST POSTER ACID TEST tumblr inline mhq LU a qz rgp acidTest acid test by fractilatedwormhole d csi k kesey KEAN KESEY E BUS MULTICOLORE FURTHER

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)