IL VIRUS IN UNA STANZA - GINO PAOLI LE CANTA AGLI ITALIANI: "MI SEMBRA DI AVERE A CHE FARE CON UN POPOLO DI BIMBI, ZUCCONI ED EGOISTI, NON DOVREBBE ESSERCI BISOGNO DI PROIBIRE PERCHE' STARE A CASA OGGI E’ L’UNICO PENSIERO CIVILE POSSIBILE. SEMBRA CHE LA GENTE NON CAPISCA. AD ESEMPIO IERI MIA MOGLIE…" - LA SPERANZA: "DA QUESTO MOMENTO PUÒ INIZIARE IL RINASCIMENTO DEL PAESE"
Da Un Giorno da Pecora
Come vivo questi giorni in casa? “Io non esco quasi mai in generale, non mi piace. E poi mi sembra di aver a che fare con un popolo di bambini, zucconi ed egoisti. La questione è semplice: io non esco perché non voglio far del male a nessuno. Se la si pensa così, nell'unico modo civile possibile, non c'è bisogno di proibire niente. Invece sembra di esser di fronte ad una classe di bambini che non capiscono...” A parlare è Gino Paoli, che oggi è intervenuto a Un Giorno la trasmissione di Rai Radio1 condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro.
“Sembra che la gente non capisca che non osservando un certo tipo di regole si può far del male agli altri. Ad esempio ieri - ha proseguito Paoli a Rai Radio1 - mia moglie è scesa a fare la spesa e c'era un mercato, non di generi alimentari, che bloccava tutto, pieno di gente. Può darsi che fosse una cosa permessa ma mi lascia perplesso...” Questa momento difficile può insegnarci qualcosa? “Ogni volta che è successo qualcosa di drammatico come quel che sta succedendo ora è poi iniziato una sorta di rinascimento, perché la gente si guarda dentro e capisce quanto si è sbagliati in questo strambo mondo”.