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VISTE L’EUROCANDIDATURE DI CURZIO MALTESE E BARBARA SPINELLI, DITE A EZIO MAURO DI METTERE SOTTO CHIAVE I SUOI GIORNALISTI SENNÒ, CON LE ELEZIONI ALLE PORTE, LA REDAZIONE GLI SI SVUOTA

Stefano Di Michele per "Il Foglio"

Maltese. Curzio, non Corto. Peccato. Curzio. Maltese, non Malaparte. Peccato. Curzio. Maltese, non Alberto Quadrio. Pazienza. Solo Curzio e solo Maltese. Curzio Maltese - da Largo Fochetti (RM). Così Curzio si candida. Pure lui. Va in Europa, Curzio, diventa continentale. Gliele canterà, Curzio, a Strasburgo. Pure a Bruxelles gliele canterà, Curzio, c'è da scommetterci.

Che la pacchia è finita, lassù al nord se ne accorgeranno appena in Avenue du Président Robert Schuman (peraltro, rispetto a Largo Fochetti una svolta toponomastica mica da ridere), vedranno sbucare Curzio fresco eletto. Chiaro che quello, se gli gira, gli conta pure i pretzel alla buvette. Insomma, Curzio sta in lista. L'altra sera, intanto, stava da Formigli lì a "Piazza pulita", e ogni volta che uno ha la fortuna di incrociare Maltese - "Scusi, Corto?". "No, Curzio!".

"Ah, peccato..." - in televisione sempre di tre quarti lo becca, quasi stravaccato sulla poltrona, che fissa dal basso verso l'alto il conduttore (tutt'altra scuola, tanto di pensiero quanto di posizionamento, per dire, rispetto alla collega Concita De Gregorio, sempre composta come se tenesse in mano simultaneamente un bignè fritto e una tazza di tè in porcellana Sèvres), in fraterno tinello di casa, con la barba e gli occhiali che insieme danno profondità di pensiero e d'immagine: fisiognomicamente, un po' Umberto Eco fenomenologico e un po' Nando Adornato diligente/dirigente figicciotto.

Per adesso, nessuno può dire, nonostante il contributo internazionalista di moussaka e feta, quale sarà la sorte elettorale della tormentata lista Tsipras, questo colpo di genio para/ellenico - tra chi va e chi arriva pare la portineria di Largo Fochetti quando Mauro riceve - ma certo, come si dice a Roma, con Curzio i greci hanno fatto "er mejo acchiappo" a ovest del Peloponneso dai giorni del Leone d'oro a Venezia ad Angelopoulos.

Opportunamente schierato lassù a nord-ovest, Curzio già si pone come monito roccioso e squillante allerta verso il fronte settentrionale tutto. Mica a caso disse di lui Giorgio Bocca che trattasi di "penna che taglia e scopre", praticamente cronista e barbiere insieme, Bic e Gillette - e comunque non uomo né professionista di facile contentamento. Nella lettera di accettazione della candidatura, con solennità degna di Alfredo Reichlin, passa con tono virile in rassegna tanto l'Spd quanto il Pd, Hollande e i "dogmi liberisti delle banche centrali", la Merkel e il possibile "confronto tra conservatori e reazionari".

Così, tra tanto democratico patire si concede, "da riformista aderisco alla lista Tsipras" - e associato alla candidatura di Barbara Spinelli, "ci metto la faccia" (quasi una sorta di "lista Mauro" ad honorem), potrebbe provocare un certo spopolamento redazionale tra Largo Fochetti e la Cristoforo Colombo (resterebbero a disposizione Tommaso Ciriaco e Carmelo Lopapa, per le provinciali). Il futuro on. Maltese - "Herr Maltese?". "Ja!". "Corto?". "Nein, Curzio!". "Ahi, ahi, ahi!" - avrà di sicuro modo di ben figurare. Con maglia pesante, sciolina e galosce.

 

Curzio Maltese CURZIO MALTESE BARBARA SPINELLILUCREZIA LANTE DELLA ROVERE CONCITA DE GREGORIO CONCITA DE GREGORIO LUCREZIA LANTE DELLA ROVERE Concita De Gregorio

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