figliuolo burioni

VOGLIAMO I COLONNELLI! BURIONI BATTE I TACCHI E FORNISCE ALCUNI CONSIGLI NON RICHIESTI AL GENERALE FIGLIUOLO (“FACCIA COME CHURCHILL E CHIEDA AIUTO A TUTTI”) IN UNA LETTERA PUBBLICATA DAL "CORRIERE" – IL PROF CHIEDE L’EPURAZIONE DEI SANITARI CHE RIFIUTANO I VACCINI E INVOCA LA CENSURA DEI “CIARLATANI” CHE OCCUPANO LA PRIMA SERATA TV - "LA COSTITUZIONE GARANTISCE CHE CHI AFFERMA CHE SARS-COV-2 CAUSA UNA "SEMPLICE INFLUENZA" NON VENGA ARRESTATO MA NON CONFERISCE IL DIRITTO DI..." - E PER NON FARSI MANCARE NULLA INFILA ANCHE UNA DIGRESSIONE SULLA "GRANDE GUERRA..."

Roberto Burioni per il Corriere della Sera

 

 

vaccino burioni

Carissimo generale Figliuolo, chi le scrive è una persona che ha grandissima fiducia nelle nostre Forze Armate e che ripone - come sono certo la maggior parte degli italiani - grandi speranze nel suo operato. Per questo, da cittadino che a causa della sua professione (sono un medico e insegno Virologia all'Università) ha dovuto seguire sin dal primo giorno questa terribile pandemia, mi permetto di condividere con lei alcune rispettose considerazioni.

 

FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO

Ci sono persone che rifiutano ideologicamente l'uso delle armi. In guerra possono essere utili a decrittare codici segreti o nelle retrovie a organizzare la logistica, ma non posso prestare servizio in prima linea: non essendo armati metterebbero in pericolo non solo loro stessi, ma pure i loro commilitoni e potrebbero pregiudicare l'esito finale del conflitto. Allo stesso modo i sanitari che rifiutano i vaccini devono essere trasferiti. Non possono stare a contatto con i pazienti perché potrebbero contagiarli e quindi dovranno essere assegnati a qualche mansione che non metta a rischio la loro salute e quella delle persone che assistono.

 

Dico di più: chi rifiuta un vaccino che la scienza ha definito sicuro ed efficace nel proteggere contro una malattia pericolosissima certamente non è un bravo sanitario. Fargli cambiare lavoro potrebbe essere un'ottima soluzione sia per lui, sia per i cittadini. Alla fine del mese di maggio del 1940 i soldati alleati si trovarono circondati dai nazisti a Dunkerque, senza speranza di rompere l'assedio.

 

BURIONI LAZIO

A quel punto sulla costa francese c'erano la prigionia o la morte, mentre per chi riusciva a oltrepassare la Manica arrivando in Inghilterra si apriva la prospettiva non solo della salvezza, ma anche l'opportunità di combattere di nuovo il nemico nel futuro. In quella occasione Churchill «arruolò» qualunque cosa galleggiasse per portare in salvo il maggior numero possibile di soldati sulle coste inglesi. Non fece distinzioni tra navi militari, tra barche pubbliche e private, tra marinai professionisti e volontari. Chiese aiuto a tutti. Noi ci troviamo in una situazione identica.

 

ROBERTO BURIONI BABBO NATALE BY VUKIC

Da una parte, la malattia con il suo carico di dolore e morte, dall'altra (la sponda del vaccino) la salvezza e la possibilità di aiutare gli altri a combattere la malattia. Faccia lo stesso. Nei prossimi mesi arriveranno molti milioni di vaccini e la priorità assoluta è somministrarli a più persone possibile nel più breve tempo possibile, come non importa. L'importante è riuscirci, ed è questione di vita o di morte. Qualcuno le dirà che i vaccini sono pochi, ma lei sa che in periodo bellico si fanno cose impossibili per salvare la Patria. Nei primi 5 mesi della Grande Guerra il Regno Unito produsse in 5 mesi 500.000 proiettili per artiglieria.

 

Nella primavera dell'anno successivo ci si accorse che erano pochissimi: in un bombardamento di 35 minuti nella battaglia di Neuve Chapelle si erano sparati più proiettili che nell'intera guerra Anglo-Boera. Si arrivò al punto che nel maggio 1915 ogni cannone non poteva utilizzare più di 4 colpi al giorno. A quel punto gli inglesi si misero al lavoro, trovarono un nuovo modo di produrre gli esplosivi utilizzando anche i fermentatori delle birrerie e nei sei mesi successivi del 1915 produssero oltre 16 milioni di proiettili.

 

burioni

Nel 1917 i proiettili prodotti diventarono 50 milioni all'anno, e consentirono all'Intesa di vincere la guerra. Per i vaccini regoliamoci nello stesso modo: invece di essere strumenti di morte come i proiettili dei cannoni sono strumenti di pace e di salute, ma ci servono a tutti i costi. Senza vaccini, non importa quanto terremo duro, non importa quanti sacrifici faremo: la guerra è persa. A proposito dell'Intesa che vinse la Grande Guerra, era composta da diversi Paesi, ma su ogni fronte il comando era unificato.

 

francesco paolo figliuolo mattarella

Pensare di vincere questo virus con venti piani vaccinali diversi - uno per regione - è una pericolosa illusione. La battaglia è una e le regole devono essere identiche in tutto il Paese, altrimenti sarà molto difficile portare a termine questo difficile compito. Infine, «loose lips sink ships» , dicevano durante la seconda guerra mondiale gli inglesi: i chiacchieroni affondano le navi. Chi in una situazione di grave emergenza parla sconsideratamente può causare - anche involontariamente - danni incalcolabili. Incredibilmente capita di vedere in televisione, nelle ore di maggiore ascolto, individui che raccontano bugie pericolose, dicendo che Covid-19 non esiste, che le mascherine sono inutili, che i vaccini sono tossici e inefficaci.

 

I VIROLOGI

La Costituzione - che insieme alla libertà di opinione per noi è sacra anche in guerra - garantisce che chi afferma che Sars-CoV-2 causa una «semplice influenza» non venga arrestato all'alba ma non conferisce a ogni ciarlatano il diritto di potere esporre la sua ignoranza in prima serata televisiva. I cittadini dopo un anno di sacrifici che nessuno di noi avrebbe potuto immaginare sono stanchi, sfiduciati, increduli, diffidenti. Molti hanno perso persone care e quasi tutti hanno avuto danni economici che per non pochi sfortunati hanno significato la catastrofe di un progetto di vita. Tutto questo rende difficile questo ultimo periodo nel quale ognuno di noi deve tenere duro in attesa del completamento della campagna vaccinale.

 

winston churchill 1

Per questo è importante che la comunicazione riguardo alla situazione della pandemia, ai pericoli, alle varianti, ai vaccini sia autorevole, precisa, basata su dati solidissimi, semplice ma soprattutto convincente. Non basta dire le cose giuste, bisogna anche dirle nel modo giusto, quello che riesce a convincere. Perché se la gente non si convince non crede a quello che sente, con conseguenze catastrofiche. Concludo con il mio in bocca al lupo e con la massima fiducia nelle sue capacità, sperando che presto «i resti di quello che fu uno dei più potenti virus del mondo risalgano in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza». Buon lavoro, generale.

francesco paolo figliuolofabio fazio roberto burioniFRANCESCO paolo figliuolo francesco paolo figliuoloFRANCESCO paolo figliuoloROBERTO BURIONI

 

FRANCESCO PAOLO FIGLIUOLO

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....