WALTER PEDULLÀ RICORDA L'INGRATITUDINE – “ANGELO GUGLIELMI, CHE ERA DI RITO COMUNISTA, NON ERA CONSIDERATO AFFIDABILE DAI COMPAGNI DI PARTITO. MI CHIESE DI AIUTARLO, L’AIUTAI. E DIVENNE DIRETTORE DI RAI 3 - QUALCHE TEMPO DOPO GUGLIELMI SI OPPOSE ALLA MIA CONFERMA ALLA PRESIDENZA RAI. NON GLI HO MAI CHIESTO LA RAGIONE DEL SUO COMPORTAMENTO. MA SE LO AVESSE FATTO IMMAGINO CHE MI AVREBBE RISPOSTO CON LA RISATA NERVOSA CHE GLI FA RIPETERE CINQUE VOLTE LO STESSO SPEZZONE DI FRASE: “IL MOTIVO È SEMPLICE: IO SONO COMUNISTA E TU SEI SOCIALISTA” - IL SOCIALISMO CONTIENE IL COMUNISMO MA NON SUCCEDE MAI IL CONTRARIO...”
Tratto dal libro di Walter Pedullà, ''Il pallone di stoffa. Memorie di un nonagenario''. Rizzoli.
Critico letterario, socialista, ex presidente della Rai.
ELOGIO DI UNA RACCOMANDAZIONE
Quando mi domandano se ho raccomandato qualcuno in RAI, io ho la risposta pronta: le mie più efficaci raccomandazioni sono quelle a favore di Angelo Guglielmi. Cominciai quando i nostri partiti erano fratelli, ma proseguii anche quando tra il PCI e il PSI erano stati estratti i coltelli. La verità è che Angelo, oltre che bravo come recensore, era un eccezionale homo televisivus….
Angelo Guglielmi aveva idee perentorie e propositi non modesti, aspettava l’occasione buona per avere il ruolo che le sue doti legittimavano. Ogni mezzo era ammesso per mostrare cosa sapeva fare… La franchezza perfida lo rende simpatico. E’ molto spregiudicato, non si pone limiti e non va per il sottile. Mi chiese di aiutarlo, l’aiutai, non mi sono pentito. E’ un ingrato? Non ha mai negato di esserlo.
Walter Pedulla, Il pallone di stoffa
Guglielmi che era di rito comunista non era considerato affidabile dai compagni di partito e trovò l’ostilità dei compagni quando si candidò per dirigere la sede Rai di Roma… ma io fui ostinato nel difendere la causa di Guglielmi, caratterizzato da una spigolosità del carattere che se la chiamiamo arroganza, lui non si offende…
E divenne direttore anche di Rai 3: “Brutto carattere il tuo amico. Spinoso più di un fico d’India”, mi dicevano i consiglieri Rai. Lo sapevo bene: aveva punto spesso e volentieri anche me. Guglielmi respingeva ogni ideologia… era un empirico per cui esiste solo ciò che conta in questo preciso momento. La Terza Rete aveva un finanziamento inferiore alla prima e alla seconda Rete: lui trasmise film spazzatura sdoganandoli con il suo linguaggio da critico d’avanguardia.
Guglielmi fu abile nel cercarsi alleati, come Beniamino Placido, che dalle colonne di “Repubblica” collaborava come critico televisivo e sosteneva la Terza Rete trovandoci anche quello che non c’era… E Beniamino, che si considerava un campione solitario, fu anzitutto il portavoce e l’interprete più compiacente di Angelo.
Qualche tempo dopo Roberto Zaccaria mi rivelò che Guglielmi si oppose alla mia conferma alla presidenza Rai. Non gli ho mai chiesto la ragione del suo comportamento. Ma se lo avesse fatto immagino che mi avrebbe risposto con la risata nervosa che gli fa ripetere cinque volte lo stesso spezzone di frase: “Il motivo è semplice: io sono comunista e tu sei socialista”: Il socialismo contiene il comunismo ma non succede mai il contrario.
angelo guglielmi foto di baccoBENIAMINO PLACIDOROSELLINA BALBI, GOLINO, PLACIDO E VILLARIroberto zaccaria 1walter pedulla