agnelli

“AGNELLI, LASCIA STARE L'ATALANTA. IN EUROPA CI FAI FARE BRUTTA FIGURA” – ZILIANI: “LA JUVE OGNI 5 FINALI CHE GIOCA, 4 NE PERDE. NON VINCE MAI LA COPPA CAMPIONI, OGGI CHAMPIONS LEAGUE. AGNELLI PARLA DELLA NECESSITÀ DI TUTELARE I CLUB CHE DAL 1955-'56 HANNO FATTO LA STORIA DEL TORNEO; SFUGGE PERÒ AI PIÙ L' APPORTO DATO DALLA JUVENTUS. CHE CON 2 TRIONFI IN 34 PARTECIPAZIONI HA UNA MEDIA-VITTORIA PARI A 0,05”

Paolo Ziliani per il “Fatto quotidiano”

andrea agnelli

 

Uno dice: da che pulpito arriva l' intemerata di Andrea Agnelli che da presidente Eca si straccia le vesti per la partecipazione alla Champions League dell' Atalanta, un club "senza storia internazionale" che ottiene l' accesso automatico al torneo "solo perchè appartiene a un grande Paese"? Sta forse parlando il presidente del Real Madrid, che con 13 coppe in bacheca avrebbe, se non altro, i titoli per essere ascoltato? No, parla il boss della Juventus: un club che nella storia della Coppa dei Campioni, oggi Champions League, riveste un ruolo non propriamente significativo, come i numeri (i fatti) dimostrano.

 

 

Non vince mai. Agnelli parla della necessità di tutelare i club che dal 1955-'56 hanno fatto la storia del torneo; sfugge però ai più l' apporto dato dalla Juventus. Che con 2 trionfi in 34 partecipazioni ha una media-vittoria pari a 0,05, fra le peggiori in assoluto nel lotto dei grandi club.

 

Tra chi la coppa l' ha giocata almeno dieci volte, il Real Madrid (13 vittorie in 50 partecipazioni) guida la classifica con una media di 0,26 vittorie (poco più di una coppa vinta ogni quattro tornei giocati), seguito da Milan (7 vittorie su 28) e Liverpool (6 su 24) appaiati a 0,25 (un trofeo ogni quattro) e ancora Barcellona (0,16), Inter (0,15), Bayern (0,13), Manchester United (0,10), Ajax (0,08), Marsiglia e Feyenoord (0,07) e Chelsea (0,06). Sullo stesso, bassissimo, gradino della Juventus (0,05) troviamo invece Stella Rossa Belgrado, Benfica, Porto e Borussia Dortmund.

 

agnelli sarri

Non regge la scena. Ma non è tutto. Quel che impressiona della Juventus è la sua totale incapacità di reggere la scena quando si tratta di giocare una finale: peggio non fa nessuno. Se il Real Madrid, con 13 trionfi su 16 finali giocate, guida anche qui la classifica con una media-vittorie di 0,81 (ne vince 4 ogni 5), tra i club che almeno due volte sono finiti in finale giocando la coppa almeno dieci volte, sulla scia del Real troviamo il Liverpool (0,66) e il Milan (0,63), che vincono all' incirca 2 finali su 3, e poi Barcellona (0,62), Inter, Ajax e Manchester United (0,60), Bayern, Dortmund, Chelsea, Marsiglia, Celtic, Steaua Bucarest (0,50) e Benfica (0,28). A quota 0,22, con 2 finali vinte su 9 giocate (sempre che tale si possa considerare la finale dell' Heysel: ma stendiamo un velo pietoso), ultima e staccatissima ecco Madama Juve. Che numeri alla mano, ogni 5 finali che gioca, 4 ne perde.

 

gasperini percassi

Tracollo continuo. E quindi sì, Agnelli ha ragione: la Juventus è nella storia della Champions perchè almeno in una specialità nessuno riesce a starle dietro, quella delle finali perse. Che sono 7, due più di Benfica e Bayern; ma soprattutto sono 7 su 9 disputate.

 

Nel rapporto finali giocate/finali perse la Juventus vola: è prima e sola con una media di 0,77 sconfitte (perde cioè qualcosa più di 3 finali ogni 4 giocate) seguita da Benfica (0,71), Bayern, Borussia Dortmund, Chelsea, Marsiglia, Celtic, Amburgo e Steaua Bucarest (0,50), e ancora Inter, Manchester e Ajax (0,40), Barcellona (0,37), Milan (0,36), Liverpool (0,33) e infine Real Madrid (0,18, meno di una finale persa ogni 5 giocate).

 

Morale della favola. Caro Agnelli, credi a noi: lascia stare l' Atalanta. E pensa piuttosto a fare della Juve qualcosa di serio. Non so se lo sai, ma in Europa ridono. E non è bello. Ci fai fare brutta figura.

PAOLO ZILIANI

Ultimi Dagoreport

giorgia arianna meloni massimiliano romeo matteo salvini

RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA FACCIA HA RITIRATO DALLA CORSA PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA IN LOMBARDIA IL SUO CANDIDATO LUCA TOCCALINI. E ORA IN LIZZA C’È SOLO MASSIMILIANO ROMEO, UNA VOLTA SUO FEDELISSIMO - UNA MOSSA SOSPINTA SOPRATTUTTO DALL’ASSOLUTO BISOGNO DI SALVINI DI AVERE PIÙ UNITI CHE MAI I CAPOCCIONI DELLA LEGA: PER IL 20 DICEMBRE È ATTESA LA SENTENZA PER IL PROCESSO OPEN ARMS - IL CAPITONE SPERA IN UNA SENTENZA DI CONDANNA: DIVENTARE "MARTIRE DELLA GIUSTIZIA" SUL TEMA DELLA MIGRAZIONE POTREBBE TRASFORMARSI IN UNA MEDAGLIA SUL PETTO PER RISALIRE NEL CUORE DEI LEGHISTI SEMPRE PIÙ DELUSI - DOPO LE SCONFITTE ALLE POLITICHE E ALLE REGIONALI, CON LA LEGGE SULL’AUTONOMIA FATTA A PEZZI, ORA LE SORELLE MELONI VOGLIONO SALIRE ANCHE SUI TRENI, DOVE SALVINI, COME MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, VUOL FARLA DA PADRONE. IL BORDELLO CONTINUA: FINO A QUANDO?

tony effe

DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...