studio job -lead-a_0

MILANO È MOBILE! - LA MODA HA STUFATO, DA ANNI ORMAI LA VERA ATTRAZIONE SOTTO IL DUOMO E' IIL DESIGN E L'ARREDAMENTO, IL NUOVO ''VESTITO" PER AVERE UNA IDENTITA'

Antonio Risolo per “il Giornale”

 

C'è grande attesa per il Salone del Mobile che aprirà i battenti martedì prossimo. Un Salone che non sarà soltanto arredamento e design. Sarà soprattutto la vetrina mondiale dei giovani: nuove generazioni di imprenditori e designer alla ribalta, e al giudizio degli operatori attesi da ogni angolo del pianeta. Senza dimenticare il Salone Satellite che compie 18 anni.

SALONE DEL MOBILE SALONE DEL MOBILE

 

Un successo firmato Marva Griffin, venezuelana ma milanese di adozione. Non a caso, tra l'altro, membro dell'Architecture & Design Commitee del Museum of Modern Art (MoMa) di New York. E infine la ciligiena sulla torta: nei giorni scorsi, infatti, la Regione Lombardia ha stanziato 1 milione di euro per la nuova sede del Polo Formativo del Legno Arredo (Lentate sul Seveso) e per interventi di manutenzione straordinaria delle aree destinate a servizi pubblici. Ricordiamo che il Polo «Rosario Messina» ospita attualmente circa 60 allievi impegnati su due fronti: formazione in aula e stage nelle aziende. 

SALONE DEL MOBILE SALONE DEL MOBILE


Facciamo il punto sul «Salone dei giovani» con tre imprenditori. Dice Marta Anzani (Poliform): «In 18 anni il Salone Satellite, grazie a Marva Griffin, ha lanciato circa 10mila giovani nelle varie edizioni della rassegna. Una grande vetrina che ha ospitato tanti progetti. Una visione lungimirante in tempi non sospetti. Oggi molti di questi giovani hanno fama internazionale, e alcuni possiamo definirli addirittura archistar.

 

In ogni caso, parlo da imprenditrice e credo di interpretare il pensiero dei miei colleghi (Marta Anzani è presidente del Gruppo Giovani di FederlegnoArredo, ndr), il Salone è un'opportunità enorme, una vetrina internazionale unica nel suo genere. Inutile ricordare quanto il design made in Italy sia apprezzato in tutto il mondo. Insomma, un modo per conoscersi, confrontarsi e soprattutto per fare business.

SALONE DEL MOBILE  SALONE DEL MOBILE

 

Per quanto riguarda il Polo Formativo - aggiunge Anzani - non è solo una scuola professionale. È soprattutto un contatto reale allievi-imprese. In questo momento anche la nostra azienda ospita un giovane allievo della scuola. Una sorta di tirocinio che andrà a completare le sue conoscenze. Guardiamo con speranza alla forza lavoro di domani». 


Nei mesi scorsi 61 giovai designer hanno lavorato con 32 imprese lombarde. Il bando «Design Competition» prevedeva la selezione di progetti realizzati da designer under 35.
«Un grande successo - conclude Marta Anzani - che potremo toccare con mano proprio al Salone del Mobile. Le aziende hanno trasformato le idee innovative in concrete idee di business e in prototipi ingegnerizzabili e commercializzabili». 

SALONE DEL MOBILE   SALONE DEL MOBILE


«Lavoriamo un anno intero per quei sei giorni del Salone - è il commento di Manuela Messina (Flou). E quest'anno, grazie a Expo 2015, ci sarà più movimento del solito. I giovani? Non credo ci sia tanta differenza tra noi giovani imprenditori e la generazione che ci ha preceduti. Per il periodo che viviamo, tutti stiamo lavorando tantissimo. Non possiamo permetterci di sbagliare.

 

I nostri genitori ci hanno trasmesso la cultura del lavoro e dell'azienda, anche come famiglia. La Flou, ad esempio, ha creato il marchio Nativo che si è rivelato una grande opportunità per i giovani designer, soprattutto stranieri. Il Polo Formativo di Lentate? Sarei di parte visto che porta il nome di mio padre. Posso dire che in fiera avremo con noi una ragazza della scuola. Non voglio trovarmi in prima linea... Il Polo lo sta gestendo al meglio FederlegnoArredo.

SALONE DEL MOBILE SALONE DEL MOBILE

 

Devo aggiungere che la scuola rispecchia la filosofia di mio padre e della nostra azienda. Il successo dell'iniziativa è dato dagli iscritti in costante aumento. Il Polo “Rosario Messina”, per farla breve, è semplicemente un filo diretto scuola-imprese. E ancora il Salone Satellite, fucina di giovani talenti. Spesso le aziende traggono spunti dalle nuove idee che di volta in volta vengono proposte. Ci sono progetti davvero molto validi». 


Infine le considerazioni di Pietro Bellotti, numero uno della Bellotti Spa di Cermenate: «Quest'anno per FederlegnoArredo è l'anno in cui, accanto ai settori tradizionali, si inseriscono anche luce e ufficio. E proprio nell'ufficio entrano a pieno titolo gli allievi del Polo Formativo che raccoglie esperienze diverse. Nelle nostre aziende cominciano a mancare le figure dell'artigianalità e della manualità, come in Brianza e nel Triveneto.

SALONE DEL MOBILESALONE DEL MOBILE

 

Ci mancano i falegnami del domani. Il Polo Formativo, tra l'altro, nel settembre scorso ha iniziato un percorso di scuola post diploma (due anni). Proprio da questo nuovo corso abbiamo selezionato accuratamente 21candidati che acquisiranno non solo conoscenze tecniche, ma anche manageriali. In pratica è la scuola che incontra l'impresa. Finalmente gli imprenditori vengono coinvolti come parte attiva nella formazione dei ragazzi».

 

salone del mobile salone del mobile

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE ARRIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin moskva mar nero

DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE UN ACCORDO CHE PERMETTA SIA A PUTIN CHE A ZELENSKY DI NON PERDERE LA FACCIA – SI PARTE DALLA CESSIONE DELLA CRIMEA ALLA RUSSIA: SAREBBE UNO SMACCO TROPPO GRANDE PER ZELENSKY, CHE HA SEMPRE DIFESO L’INTEGRITÀ TERRITORIALE UCRAINA. TRA LE IPOTESI IN CAMPO C'E' QUELLA DI ORGANIZZARE UN NUOVO REFERENDUM POPOLARE NELLE ZONE OCCUPATE PER "LEGITTIMARE" LO SCIPPO DI SOVRANITA' - MA SAREBBE UNA VITTORIA TOTALE DI PUTIN, CHE OTTERREBBE TUTTO QUEL CHE CHIEDE SENZA CONCEDERE NIENTE…