IL MISTERO DI MACCANICO JR – IL MANAGER (CON DOPPIO STIPENDIO DI AD E DG GRAZIE A FRANCESCHINI) LASCIA CONTI FLOP A CINECITTA’ E SI RITROVA UN INCARICO TOP DIVENTANDO AD DI FREMANTLE - MA NELL’ULTIMO BILANCIO DELLA SOCIETA’ DEGLI STUDI CINEMATOGRAFICI CI SONO 3 MILIONI DI EURO IN UNA NOTA DI CREDITO PER FREMANTLE, DI CUI NESSUNO SAPEVA NIENTE - E ORA SI PONE IL TEMA DELLA COMPATIBILITA' DELLA NOMINA: SERVIRA' IL PARERE DELL'ANTICORRUZIONE - IL CONSIGLIERE DI CINECITTA’ SPA GIUSEPPE DE MITA, CARO ALLE MELONI, HA RINUNCIATO ALLA POLTRONA DI AD PERCHÉ SAPEVA QUALCOSA?
Vincenzo Bisbiglia E Thomas Mackinson per il Fatto Quotidiano - Estratti
nicola maccanico foto di bacco
Nel giro di soli tre mesi, il manager Nicola Maccanico passa dalla guida di Cinecittà Spa – interrotta con le dimissioni arrivate a giugno 2024 – alla nomina, annunciata ieri, a Ceo di Fremantle Italia, il colosso privato della produzione tv che in questi anni è stato proprio il principale cliente della società di proprietà del Mef.
Fremantle è l’unico cliente con il quale negli ultimi anni Cinecittà abbia sottoscritto un accordo per l’utilizzo “continuativo” dei celebri studios romani.
Un salto da una parte all’altra della barricata, quello annunciato ieri, che ha fatto molto rumore a Cinecittà Spa. Al Fatto risulta che il nuovo management abbia avviato una due diligence sui conti dell’azienda e in particolare sui rapporti commerciali tra Cinecittà e Fremantle. L’istruttoria prende il via dalla nota di credito – di cui ha scritto il Domani l’8 agosto scorso – da 3 milioni di euro per la Fremantle, risalente alla fine del 2023, a cui sono stati destinati vari sconti per spazi e scene.
La nota però non è contabilizzata nel bilancio 2023. Così la nuova governance – guidata dall’attuale Ad Manuela Cacciamani – ha dovuto riaprire il documento finanziario e l’utile di 1,3 milioni probabilmente si trasformerà in una perdita di quasi 1 milione. Prima di rimettere mano ai conti, dunque, gli attuali vertici – nominati a luglio scorso – vogliono approfondire l’intero rapporto finanziario con il colosso britannico.
giuseppe de mita foto mezzelani gmt53
L’accordo quadro è stato annunciato nel febbraio 2022. Accanto all’affitto continuativo dei sei teatri di posa, l’intesa prevede “l’uso di locali accessori, sartorie, attrezzerie, e la possibilità di utilizzo della post-produzione digitale”.
Fonti di Fremantle assicurano che in questi due anni e mezzo la società ha versato nelle casse di Cinecittà circa 50 milioni di euro, assicurando – come riportato nel bilancio 2023 dell’azienda del Mef – “un fatturato costante e incrementale rispetto a tutte le linee di business”. Dall’altro lato, fonti di Cinecittà sospettano che l’accordo – che continuerà fino al 2026 – non sia stato del tutto redditizio. Anzi.
Andrea Scrosati - ceo europeo del gruppo Fremantle
Il Fatto ieri ha provato a contattare Nicola Maccanico, che però non ha potuto rispondere alle domande, trovandosi a Londra per un incontro con la casa madre, guidata da Andrea Scrosati (con cui l’ex Ad di Cinecittà ha lavorato in passato).
Qui si pone anche un tema di compatibilità della nuova nomina.
(...) Fonti di Fremantle spiegano però al Fatto che la società “è cliente e non fornitore di Cinecittà”, ma che eventualmente sarà chiesto un ulteriore parere ad Anac.
manuela cacciamani 2Andrea Scrosati - ceo europeo del gruppo Fremantle
nicola maccanico foto di bacconicola maccanico foto di bacco