stefano bonaccini elly schlein

NEL PD TIRA DI NUOVO UNA BRUTTA CORRENTE – STEFANO BONACCINI RIUNISCE LA SUA “ENERGIA POPOLARE” PER AVVISARE ELLY SCHLEIN: “SE SIAMO LA SPINA DORSALE DEL PARTITO, DOBBIAMO ESSERE ASCOLTATI SUI TEMI E SULLE CANDIDATURE” – NEL MIRINO LA CENTRALIZZAZIONE DEL POTERE DELLA SEGRETARIA MULTIGENDER: “SE NON VERRÀ MODIFICATA LA LEGGE ELETTORALE E RIPRISTINATE LE PREFERENZE, CHIEDEREMO LE PRIMARIE PER SCEGLIERE I FUTURI CANDIDATI DEL PD AL PARLAMENTO” – IL CAMPO LARGO COME ALLEANZA STABILE E L’INVITO AL GRILLINO STEFANO PATUANELLI, CHE NON SI È PRESENTATO…

Estratto dell’articolo di Francesca Schianchi per “La Stampa”

 

ELLY SCHLEIN E STEFANO BONACCINI

«Guardo a quanti sono gli eletti, a tutti i livelli, tra chi mi ha sostenuto al congresso…», butta lì a metà discorso il presidente del Pd Stefano Bonaccini, guardandosi intorno soddisfatto nella piccola sala di un hotel romano. È la quarta volta che riunisce Energia popolare, la sua corrente, o la sua area, come pudicamente preferiscono definirsi qui, ché corrente sa sempre di vecchio e litigioso: ci sono eurodeputati campioni di preferenze come Antonio Decaro, Pina Picierno e Lello Topo, una batteria di parlamentari da Lorenzo Guerini a Graziano Delrio, amministratori locali.

 

STEFANO BONACCINI - MICHELE DE PASCALE - ELLY SCHLEIN

Posti sold out per un incontro che avrebbe dovuto tenersi in ottobre: fu la segretaria Elly Schlein a chiedere la cortesia, «rinviate a dopo le Regionali, non diamo l'idea di un partito diviso»; Bonaccini accettò. Adesso però le urne sono passate, prima di un anno non ci saranno altri voti: se non ora quando, provare a strutturare questa "area" dei riformisti che, nell'anno e mezzo di segreteria Schlein, è stata talmente collaborativa da far alzare gli occhi al cielo a più di qualcuno, ancora ieri nei corridoi?

 

E allora ecco che quel richiamo ai tanti eletti della sua minoranza ha un significato specifico, è un modo elegante per mandare un messaggio al Nazareno: quando si contano i voti, facciamo la differenza. La sostanza di quello che Bonaccini dice dopo, a porte chiuse, alla platea dei tanti referenti sul territorio venuti da mezza Italia per sentirselo dire: «Se siamo la spina dorsale del partito, dobbiamo essere ascoltati sui temi e sulle candidature», il senso della rassicurazione.

 

ELLY SCHLEIN E GIUSEPPE CONTE - VIGNETTA DI ITALIA OGGI

Non una dichiarazione di guerra alla segretaria, ci mancherebbe, «abbiamo dato un contributo all'unità e per questo approccio sono stato anche criticato, ma resto convinto che i nostri elettori sia questo che apprezzano», ripete fuori e dentro la sala convegni, tanto che ha insistito lui perché Schlein aprisse i lavori, collegata dall'aeroporto mentre sta per volare al congresso del Psoe a Siviglia, «abbiamo sensibilità diverse ma l'importante è darsi un luogo dove comporle», saluta lei.

 

Epperò […] da questa sala […]  arriva la richiesta di più ascolto e più pluralismo. Sui temi, certo, dall'impresa alla crescita alla sicurezza, ma anche nelle candidature: «Se non verrà modificata la legge elettorale e ripristinate le preferenze, chiederemo le primarie per scegliere i futuri candidati del Pd al Parlamento», annuncia Bonaccini ed è forse il passaggio più applaudito della sua relazione.

conte renzi schlein

 

«Perché è importante il rapporto col territorio», spiega poi, ma insomma è anche un modo per mettere in guardia i vertici attuali: le liste, lo strumento di potere più straordinario in mano a chi guida il partito, fonte di notti in bianco e vivaci psicodrammi più o meno ad ogni occasione, dovranno essere condivise.

 

schlein bonaccini

Manca tempo, ma meglio mettere le mani avanti. Come sulle alleanze. «Testardamente unitari», insiste la segretaria sull'idea di una coalizione tra opposizioni al governo Meloni. «Lo schema del "volta per volta", del cosiddetto campo largo, non basta più», allude Bonaccini ai faticosi slalom tra veti e idiosincrasie che i dem si sono sobbarcati fin qui in ogni territorio in cui si è votato, «serve una nuova alleanza di centrosinistra che dia credibilità a una proposta di alternativa».

IL CAMPO LARGO VISTO DA ALTAN

 

Il modello che ha in mente, come spesso accade, è l'Emilia-Romagna dall'alleanza larghissima, e per dare il suo contributo al convegno di ieri erano invitati anche Maria Elena Boschi di Italia viva e Stefano Patuanelli del M5S.

 

Solo che lui poi non si è presentato, motivi di salute ha detto: ma qualcuno in platea si chiede se non sia stata un'assenza strategica, proprio nelle ore di scambi di cortesie tra Pd e Cinque stelle sul voto della Commissione europea, con Conte che parla di «grande errore politico» dei dem e Schlein che assicura «non cediamo di un millimetro». […]

stefano bonaccini bacia elly schlein RICCARDO MAGI - GIUSEPPE CONTE - ANGELO BONELLI - ELLY SCHLEIN - NICOLA FRATOIANNI - FOTO LAPRESSE

 

Ultimi Dagoreport

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”