NETANYAHU SA CHE RESTERA' AL POTERE FINO A CHE CI SARA' LA GUERRA - IL PRIMO MINISTRO ISRAELIANO CONTINUA A BOMBARDARE IL LIBANO E GAZA NONOSTANTE STATI UNITI E FRANCIA PROVINO A FERMARLO - LA CHIAMATA DI FUOCO CON MACRON, CHE HA ACCUSATO ISRAELE DI SPINGERE IL MEDIORIENTE VERSO LA GUERRA. "BIBI" HA RISPOSTO CHE È TEMPO CHE LA FRANCIA AUMENTI LA PRESSIONE SU HEZBOLLAH - ALLA CASA BIANCA LAVORANO "PER UNA DE-ESCALATION"
LA CASA BIANCA “NO ALL’APERTURA DI UN ALTRO FRONTE A NORD”
Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “La Repubblica”
EMMANUEL MACRON BENJAMIN NETANYAHU
Gli Usa non rinunciano a cercare un cessate il fuoco a Gaza, ma proprio per questo vogliono evitare l’escalation che porterebbe con sé un’operazione di terra israeliana in Libano. È la posizione presa dal presidente Biden, dopo le operazioni degli ultimi giorni.
Parlando a margine di una riunione del gabinetto, affiancato dal segretario di Stato Blinken e da quello alla Difesa Austin, il capo della Casa Bianca ha commentato così le voci pubblicate dal Wall Street Journal, secondo cui l’amministrazione ha perso la speranza di un accordo prima delle elezioni del 5 novembre o la fine del suo mandato: «Non rinunciamo a lavorare per la tregua a Gaza. Molte cose non sembrano realistiche, finché non le realizziamo. Dobbiamo continuare a lavorare».
Quanto alla nuova crisi lungo il confine settentrionale, Biden ha assicurato l’impegno «per garantire che sia le persone nel Nord di Israele, sia quelle nel Sud del Libano, possano tornare alle loro case sane e salve. Il Segretario di Stato, il Segretario alla Difesa, tutta la nostra squadra sta lavorando con la comunità dell’intelligence, cercando di raggiungere questo obiettivo. Continueremo a farlo finché non lo realizzeremo».
Il portavoce John Kirby è sceso un po’ nei dettagli, ribadendo che gli Usa non hanno avuto alcun ruolo nelle recenti operazioni condotte da Israele. Quindi ha aggiunto: «Non vogliamo vedere un’escalation, non vogliamo l’apertura di un secondo fronte al confine con il Libano. Tutto ciò che facciamo è finalizzato a prevenirlo. Non c’è ragione per considerare inevitabile un allargamento della guerra in Libano inevitabile. Ci stiamo lavorando».
MACRON A NETANYAHU, SPINGI LA REGIONE VERSO LA GUERRA
Estratto da www.rainews.it
Il Presidente francese, Emmanuel Macron, ha parlato con il primo ministro Benjamin Netanyahu dell'escalation in Libano. Nella loro discussione, Macron ha accusato Israele di spingere la regione verso la guerra. Netanyahu ha risposto che, invece di fare pressione su Israele, è tempo che la Francia aumenti la pressione su Hezbollah.
Un funzionario politico francese ha affermato che la Francia ritiene che i recenti sviluppi della sicurezza in Libano abbiano ulteriormente aumentato le possibilità di guerra, mentre sono convinti che esista ancora una soluzione diplomatica.
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