andrea orcel giuseppe castagna

NON SI SA ANCORA SE L’OPERAZIONE UNICREDIT-BPM ANDRÀ IN PORTO: COME SI POSSONO GIÀ QUANTIFICARE I LICENZIAMENTI? – LA BANCA GUIDATA DA ANDREA ORCEL “SMENTISCE” LA SUA PREDA: “IL NUMERO DI 6MILA ESUBERI INDICATO DA BANCO BPM È PURA CONGETTURA. SPECULARE IN QUESTA FASE È FUORVIANTE” – IL MINISTRO GIORGETTI FA IL PARA-GURU SUL GOLDEN POWER: “ESISTE UNA LEGGE, ESISTE IL MERCATO, E UNA LEGGE DI MERCATO. POI ESISTE UNA LEGGE, CHE NON HO SCRITTO IO, CHE È LA LEGGE DEL GOLDEN POWER, E CHE IL GOVERNO VALUTERÀ PERCHÉ DEVE VALUTARE, LO PREVEDE LA LEGGE, NIENTE DI STRANO…”

UNICREDIT, 6000 ESUBERI IN BANCO BPM È PURA CONGETTURA

ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

(ANSA) - "Il numero indicato da Banco Bpm è pura congettura. Speculare su tali dettagli in questa fase è solo fuorviante". Lo afferma un portavoce di UniCredit dopo le parole di ieri dell'ad Castagna.

 

"UniCredit ha una comprovata esperienza nel proteggere e investire nella sua rete e nelle sue filiali, così come nella gestione delle sue persone, del loro sviluppo e della loro formazione, garantendo sempre occupabilità attraverso programmi di reskilling e redeployment, grazie a un continuo, positivo e costruttivo dialogo con tutti i sindacati che ha permesso sempre di raggiungere accordi con l'utilizzo di misure socialmente responsabili".

 

GIANCARLO GIORGETTI - FOTO LAPRESSE

UNICREDIT-BPM, GIORGETTI: “LA LEGGE PREVEDE DI VALUTARE IL GOLDEN POWER”. SALVINI: “IL GOVERNO LO ATTUERÀ”

Estratto da www.lastampa.it

 

«Esiste una legge, esiste il mercato, e una legge di mercato. Poi esiste una legge, che non ho scritto io, che è la legge del golden power, e che il governo valuterà perché deve valutare, lo prevede la legge, niente di strano. Lo sa addirittura l'interessato perché nel prospetto presentato al punto 1.4 c'è scritto che chiederanno l'autorizzazione per il golden power».

 

andrea orcel di unicredit

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, torna a parlare del ruolo che può avere il governo nel valutare l’offerta pubblica di scambio promossa da Unicredit su Banco Bpm.

 

Ribadisce, quindi, quello che aveva già detto a caldo lunedì, quando l’amministratore delegato di Unicredit, Andrea Orcel, ha lanciato l’Ops: parlando di azione «comunicata ma non concordata col governo» e che l’esecutivo avrebbe fatto le sue «valutazioni perché come è noto esiste il golden power».

 

GIUSEPPE CASTAGNA MASSIMO TONONI

Parole che indirettamente rispondono anche a quanto sottolineato dall’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, intervistato dal direttore de La Stampa, Andrea Malaguti nell’ambito dell’iniziativa del gruppo editoriale “L’Alfabeto del Futuro” in mattinata a Torino.

 

andrea orcel

«Credo che il pallino di queste operazioni debba essere dal punto di vista della supervisione nelle mani della Bce e dal punto delle decisioni nelle mani degli azionisti, poi è chiaro che se ci sono temi di sicurezza nazionale interviene il governo. In questa operazione che ci siano elementi di sicurezza nazionale, per le conoscenze che io ho, mi sembra difficile poterlo argomentare» risponde Messina. […]

carlo messina all evento L’Alfabeto del futuro - la stampa - gruppo gedi

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…