andrea orcel giuseppe castagna

OPS, CI SIAMO COMPRATI UNA BANCA – COME FUNZIONA L’OFFERTA PUBBLICA DI SCAMBIO, COME QUELLA CHE UNICREDIT HA ANNUNCIATO SU BANCO BPM: VIENE DEFINITA “CARTA CONTRO CARTA”, A DIFFERENZA DELL’OPA, CHE UTILIZZA IL CASH – LA PREDA (IN QUESTO CASO BANCO BPM) RICEVE IN CAMBIO DI UN’AZIONE UN CORRISPETTIVO DI TITOLI DELL’OFFERENTE (UNICREDIT). CHE PER FINANZIARE LA PROPOSTA VARA UN AUMENTO DI CAPITALE PER “GENERARE” LE AZIONI SCAMBIATE…

ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

(ANSA) - L'offerta pubblica di scambio (Ops) è una tipologia di offerta pubblica che utilizza le azioni dell'offerente, in questo caso Unicredit, per comprare quelle della preda. Viene per questo definita 'carta contro carta' a differenza dall'Opa, che utilizza i contanti, e dall'Opas, che avviene in parte in contanti e in parte in 'carta', cioè titoli azionari.

 

Per finanziare la sua proposta l'offerente, a meno che non disponga di un grosso pacchetto di azioni proprie, vara un aumento di capitale al servizio dell'offerta, con il quale genera le azioni che verranno scambiate con quelle della preda.

 

giuseppe castagna

La valorizzazione del titolo destinatario dell'offerta avviene sulla base di quello dell'offerente: Banco Bpm riceverà per ogni sua azione 0,175 azioni Unicredit, che corrispondono a una valutazione di 6,657 euro sulla base del prezzo di Borsa di Unicredit di venerdì (38,041 euro), ultima valutazione antecedente l'annuncio dell'operazione.

 

Di solito un Ops viene apprezzata maggiormente dagli azionisti della società offerente, che non consuma cassa, e meno da quelli della società destinataria, che ricevono titoli azionari - volatili e a rischio - anziché contante. Ma la reazione del mercato dipende anche da altri fattori: il premio che l'offerta incorpora, piuttosto ridotto nel caso di Unicredit, le prospettive industriali dell'aggregazione, giudicate invece positivamente, la presenza di possibili alternative e cavalieri bianchi.

 

banco bpm

Da notare, infine, che in caso di offerta pubblica di scambio, il 'valore' offerto oscilla in relazione all'andamento in Borsa dell'offerente: la valorizzazione di 6,657 euro di Banco Bpm è destinata a modificarsi nel tempo, a seconda di come si muoverà Unicredit in Borsa, mentre la convenienza di un azionista ad aderire varierà in relazione al movimento relativo dei due titoli, come sta accadendo in queste ora per Unicredit e Banco Bpm. Se quella dell'offerente scende e quello della preda sale significa che il mercato chiede una ricalibratura della proposta.

 

banco bpm

giuseppe castagna banco bpmgiuseppe castagna 1andrea orcel

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…