andrea orcel unicredit commerzbank

ORCEL COL VENTO IN POPPA PUNTA ALLA GERMANIA – IL CEO DI UNICREDIT ANNUNCIA DATI RECORD PER L'ISTITUTO MILANESE: NEI 9 MESI DEL 2024 L'UTILE NETTO È DI 7,7 MILIARDI DI EURO, IN RIALZO DEL 16% RISPETTO AL 2023, NEL TERZO TRIMESTRE L'UTILE È DI 2,5 MILIARDI (+8%) – E TORNA SULLA POSSIBILE SCALATA A COMMERZBANK: “ABBIAMO FATTO UN INVESTIMENTO IN COMMERZBANK CHE POTREBBE O MENO, INFINE, CONDURRE AD UNA COMBINAZIONE COMPLETA. UNICREDIT E COMMERZBANK SONO ALTAMENTE COMPLEMENTARI"

UNICREDIT RECORD, IN 9 MESI UTILE SALE A 7,7 MILIARDI

ANDREA ORCEL - FOTO LAPRESSE

(ANSA) - Unicredit mette a segno risultati record. Nei 9 mesi l'utile netto è di 7,7 miliardi di euro, in rialzo del 16% rispetto al pari periodo dello scorso anno. Nel terzo trimestre l'utile è di 2,5 miliardi in rialzo dell'8% e sopra le stime che indicavano 2,2 miliardi. E' il quindicesimo trimestre consecutivo di crescita.

 

La crescita dei ricavi netti è del 2,6% anno su anno nel terzo trimestre, sostenuta da commissioni per 1,9 miliardi, in rialzo del 8,5% rispetto all'anno precedente grazie all'attività della clientela, e da un margine di interesse resiliente pari a 3,6 miliardi di euro. 

 

UNICREDIT COMMERZBANK

"Tutte le nostre regioni stanno contribuendo al nostro successo, beneficiando a loro volta della partecipazione ad un gruppo più ampio", sottolinea il ceo di Unicredit, Andrea Orcel. La banca ora inaugura "la nuova fase del piano" e "dopo il successo della nostra trasformazione, abbiamo ancora davanti - si legge nella nota sui conti - una crescita sostenibile di qualità".

 

Nel dettaglio della trimestrale il Cet1 ratio al 16,1% "è sostanzialmente invariato rispetto al trimestre precedente nonostante l'impatto degli investimenti strategici, grazie ad una generazione organica di capitale pari a 3,5 miliardi che fissa un altro record trimestrale", aggiunge Orcel. Il costi si sono ridotti ulteriormente nel terzo trimestre anno su anno, portando il rapporto costi/ricavi al di sotto del 37% nei 9 mesi E' confermata l'"eccellente" qualità degli attivi con un costo del rischio pari a 15 punti base nel terzo trimestre mantenendo circa 1,7 miliardi di overlay (cuscinetto ndr).

 

unicredit commerzbank

L'accantonamento per la distribuzione nei 9 mesi è pari a 7,7 miliardi, ovvero il 100% dell'utile netto. L'acconto dividendo per cassa è di circa 1,4 miliardi , ovvero 92,61 euro/cent dividendo per azione, in aggiunta al riacquisto di azioni proprie di circa 1,7 miliardi già in fase di esecuzione, entrambi a valere sui risultati del 2024.

 

In merito alle esposizioni sovrane detenute dal gruppo al 30 settembre 2024, il valore di bilancio delle esposizioni della specie rappresentate da 'titoli di debito' ammonta a 117.779 milioni di euro (di cui 113.441 milioni classificati nel portafoglio bancario), oltre iI 77% del quale concentrato su otto Paesi. L'Italia, con 42.096 milioni, rappresenta una quota pari a circa il 36% del totale.

 

Commerzbank

UNICREDIT ALZA LA STIMA SULL'UTILE 2024 A OLTRE 9 MILIARDI 

(ANSA) - Unicredit alza la guidance per l'utile netto del 2024 incrementandolo a oltre 9 miliardi di euro, o circa 10 miliardi aggiustato. Lo si legge nella nota. La distribuzione relativa al 2024 è confermata in linea con il il 2023. (ANSA).

 

ORCEL, CON COMMERZ NOZZE POTREBBERO ESSERCI O NON 

(ANSA) - "Durante il trimestre, abbiamo impiegato parte del nostro capitale in eccesso e abbiamo fatto un investimento in Commerzbank che potrebbe o meno, infine, condurre ad una combinazione completa". Lo sottolinea nella nota sui conti, il ceo di Unicredit, Andrea Orcel. "Questo è in linea con il nostro approccio disciplinato verso le opzioni inorganiche, che continuiamo a valutare secondo criteri finanziari stringenti, mantenendo al contempo opzionalità per il futuro", aggiunge Orcel. 

 

ORCEL, 'PRIORITÀ UNICREDIT ACCELERARE INDISCUSSA LEADERSHIP'

ANDREA ORCEL

(ANSA) - "La nostra priorità su base quotidiana resta comunque l'impegno ad accelerare la nostra indiscussa leadership nel settore e a raggiungere le nostre ambizioni di crescita organica". Lo dice nella nota sui conti il ceo di Unicredit, Andrea Orcel. "Siamo molto orgogliosi di quello che abbiamo conseguito per i nostri clienti, per le nostre comunità e per i nostri azionisti, e le nostre persone non perderanno la determinazione a conseguire risultati eccellenti per tutti i nostri stakeholders", aggiunge Orcel. (ANSA).

 

UNICREDIT, 'CON COMMERZBANK COMPLEMENTARI IN GERMANIA'

(ANSA) - "Unicredit e Commerzbank sono altamente complementari" in Germania, "con bassi rischi di concentrazione, e una potenziale combinazione potrebbe aumentare il livello di servizio". Lo scrive Unicredit nelle slide predisposte per la call con gli analisti. La quota di mercato corporate è al 4,7% per Commerzbank contro il 4,3% di UniCredit. I prestiti Mittlestand sono a 60 miliardi di euro per il gruppo tedesco contro i 55 miliardi di euro della banca italiana. 

UNICREDIT COMMERZBANK

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…