"MA CHE SO' ARRIVATI I REALI DI SPAGNA?" - NEI PALAZZI DEL POTERE DI ROMA FUNZIONARI E POLITICI SONO IN VISIBILIO PER L'ARRIVO DEL SOVRANO IBERICO FELIPE E DELLA REGINA LETIZIA (SAVOIA O NO, I REALI PIACCIONO SEMPRE) - IL RE PARLA A MONTECITORIO, DOVE SPICCA IL MONARCHICO TAJANI: SENATORI E DEPUTATI RIUNITI IN SEDUTA COMUNE OMAGGIANO FELIPE CON DUE STANDING OVATION - LE BATTUTE SUL PRIMO MINISTRO SANCHEZ DURANTE I COLLOQUI E LE LODI DI FELIPE A MATTARELLA, A CUI È STATO CONSEGNATO IL "COLLARE DI CARLOS III", IMPORTANTE ONORIFICENZA...

1 - IL TRIBUTO DEI REALI SPAGNOLI

Estratto dell'articolo di Mario Ajello per "Il Messaggero"

 

re felipe vi sergio mattarella

Loro si sentono a casa, perché «Roma è la culla della civiltà». E Roma, che ne ha viste tante, si sente incuriosita da loro. S'è creata una sorta di connessione sentimentale tra il re e la regina di Spagna, Felipe e Letizia, in vista in questa città e chi questa città la rappresenta - Mattarella, Meloni, Gualtieri - e la abita.

 

«Ma che sono arrivati i re di Spagna?», dicevano ieri mattina molti romani nella zona dei palazzi istituzionali vedendo lo spiegamento delle forze dell'ordine, le vie chiuse, i cordoncini rossi del divieto di parcheggio e quell'atmosfera da grande evento che rende ogni volta la Capitale più vuota, più maestosa e ancora più bella.

 

 

S'è fermata la politica, tutti uniti e plaudenti (sei battimani e due standing ovation) ad ascoltare Felipe VI in Parlamento in seduta comune per deputati e senatori, e non era mai accaduto che a un monarca, a parte papa Wojtyla nel 2002 ma non si trattava di un sovrano laico, venisse messa a disposizione l'aula di Montecitorio. Così come le Cortes spagnole omaggiarono tre anni fa il presidente Mattarella, ecco un riconoscimento dello stesso livello per Felipe e per Letizia.

re felipe e la regina letizia di spagna con giorgia meloni a roma foto lapresse

 

Lui, dallo scranno del presidente della Camera, con Fontana e La Russa ai suoi fianchi, racconta: «Non sono nato a Roma come mio padre, ma comincio il mio discorso in italiano che è una lingua meravigliosa». E il riferimento al genitore, Juan Carlos, suona familiare a molti di noi che ricordano che il sovrano emerito nacque il 5 gennaio del 1938 nella prestigiosa clinica angloamericana sulla via Nomentana, fu battezzato dal cardinale Eugenio Pacelli, che diventerà papa Pio XII, e viveva in un palazzo ai Parioli.

 

 

Il marito parla a Montecitorio dallo scranno più alto e la regina è seduta in mezzo all'emiciclo proprio di fronte al banco del governo dove il ministro Tajani è la figura centrale. Indossa un tailleur rosa Letizia. Lo stesso che ha sfoggiato per il pranzo alla palazzina governativa in Villa Pamphili con Meloni (in rosa a sua volta). Alla cena al Quirinale, ma anche prima, Felipe non fa che ripetere: «Mattarella è un punto di riferimento per l'Italia e gli italiani, nonché per molti Capi di Stato tra i quali mi annovero anch'io». [...]

RE FELIPE ALLA CAMERA DEI DEPUTATI

 

«Ci piacerebbe tornare durante il Giubileo», azzardano i sovrani. Di sicuro: «Non vediamo l'ora di tornare». Lo dicono parlando in italiano a chi li accompagna nel gran tour. E affacciandosi dal terrazzino dello studio del sindaco Gualtieri (con cui ha parlato di Giubileo) a picco sui fori imperiali, Felipe si fa quasi poeta [...]

 

Mattarella fa sentire a casa il re e la regina: «L'Italia e la Spagna sono unite naturalmente e storicamente da un legame profondo». Anche economico. Basti pensare che l'Italia è il terzo cliente delle esportazioni spagnole, il quarto Paese fornitore e il quinto Paese in termini di investimenti in Spagna.

 

E in tutti gli incontri, anche conviviali, Felipe si è sentito chiedere: «Ma come fa la Spagna ad essere così in forma economicamente, anche se il governo socialista di Sanchez sta sempre per cadere?». Lui sorride.

re felipe vi roberto gualtieri

 

Ma per lui parlano i dati. Si prevede che il Pil cresca del 2,9 per cento, persino oltre gli Stati Uniti. E il gran successo spagnolo si deve anzitutto al basso costo dell'energia (il prezzo è la metà la metà di quello italiano). Grazie ai suoi rigassificatori e ai sette reattori attivi in cinque centrali nucleari. [...]

 

2 - AL PRESIDENTE IL COLLARE DI CARLO III (COME L’EREDE LEONOR)

Estratto dell'articolo di Enrica Roddolo per il “Corriere della Sera”

 

Re Felipe VI cita Manzoni e parla italiano a Montecitorio, in fondo il padre Juan Carlos venne alla luce nel 1938 (nipote di Alfonso XIII), nella Città Eterna. E c’è ammirazione per il nostro Paese, il Presidente Sergio Mattarella «punto di riferimento per l’Italia e gli italiani, nonché per molti capi di Stato tra i quali mi annovero anch’io», come scandisce il re che al Quirinale gli consegna il Collar de la Real y Distinguida Orden Española de Carlos III . [...]

 

re felipe con roberto gualtieri foto lapresse

L’onorificenza è la stessa che Felipe mise al collo della figlia ed erede al trono, Leonor, un anno fa al giuramento davanti alle Cortes. E a proposito di Leonor, amatissima in Spagna tanto da scatenare una «Leonormania», secondo quanto risulta al Corriere , si lavora già a una futura visita dell’erede al trono in Italia, a fine 2025 o nel 2026.

 

«Il Collare di Carlos III è riservato a pochissimi: i membri della famiglia reale, capi di Stato e di governo», spiega Luis de Leòn Barga, scrittore e storico giornalista di Efe che ha insegnato alla giovane Letizia il mestiere di giornalista, prima del sì reale, «per un anno sono stato il suo caporedattore». Dopo Roma, re Felipe che nel 2024 festeggia 10 anni di regno arriva a Napoli per una Lectio magistralis all’Università Federico II. E ad accoglierlo a Villa Rosebery, oggi una delle residenze del Presidente sarà Mattarella. [...]

re felipe e la regina letizia di spagna con giorgia meloni a roma foto lapresse

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...