PENSIONATI DI LUSSO, IL TITANO VI TENDE LA MANO – SAN MARINO VUOLE DIVENTARE IL PARADISO FISCALE PREFERITO DEI RICCONI CHE SI RITIRANO DAL LAVORO: PER CHIEDERE LA “RESIDENZA ATIPICA” BASTANO (SI FA PER DIRE) UN REDDITO DI 120MILA EURO O UN PATRIMONIO IMMOBILIARE DI CINQUECENTOMILA – L’IMPOSTA È MOLTO VANTAGGIOSA: SARÀ DEL 6% PER I PRIMI DIECI ANNI CON OPZIONI DI RINNOVO, MA…
Estratto dell’articolo di Enea Conti per www.corriere.it
«Vogliamo continuare ad attrarre pensionati dall’estero. San Marino è un posto tranquillo, sicuro, con un buon clima, un buon cibo e la Romagna alle porte». Così parlava all’inizio della scorsa primavera Marco Gatti, il Segretario di Stato per le Finanze e il bilancio (l’equivalente del ministro italiano) della piccola Repubblica del monte Titano.
Passati otto mesi, alla fine dell’anno si può dire che l’obiettivo è stato raggiunto: dall’inizio di gennaio sono state concesse ben 99 nuove residenze atipiche per pensionati. Erano state 67 nel 2023. È una crescita notevole tanto che il governo può permettersi il lusso di alzare per il 2025 i requisiti minimi per poter richiedere la residenza atipica e sperare di potersi concedere un buen retiro, «paradisiaco» soprattutto dal punto di vista fiscale.
[…] L’obiettivo resta sempre quello di attrarre nuovi pensionati. La premessa è che i requisiti sono sempre stati onerosi: fino a quest’anno imponevano che il «candidato» disponesse di un reddito lordo non inferiore ai 50 mila euro o in alternativa di un patrimonio immobiliare non inferiore ai 300mila euro. Dall’anno prossimo si cambia, con quest’ultimo tetto alzato a quota cinquecentomila euro. Attenzione però, perché anche il tetto del reddito lordo crescerà e non di poco, dato che il nuovo requisito minimo è fissato a 120mila euro, più del doppio del precedente.
[…]
Il Segretario Gatti è stato chiaro. «Diciamo che l’ambizione — ha spiegato — è quella attrarre pensionati, si passi il termine, “di qualità”». Anche perché ad esempio in Italia (ma tutti i cittadini Ue e della Svizzera possono fare richiesta) gli stipendi alti latitano […] .
[…] Fino al 2024 l’imposta che i pensionati «atipici», già super ricchi, dovevano versare era fissata al 6% tra i 50mila e i centomila euro. Sopra i centomila euro si scendeva addirittura al 3%. Dall’anno prossimo sarà del 6% per i primi dieci anni con opzioni di rinnovo ma sono previste agevolazioni al 3% per i super redditi (ancora da definire i tetti).
E ci sono anche altre clausole che permettono e permetteranno di godere degli sgravi fiscali. Una tassazione al 3% è e sarà concessa ad esempio a ex dirigenti e funzionari degli organismi internazionali.
L’obiettivo è attrarli per spingerli a collaborare con le imprese locali trasferendo il loro know how nelle aziende, per farle crescere. Il meccanismo è quello del do ut des, tanto che chi entra con il requisito del patrimonio immobiliare deve trasferirlo almeno per un terzo in una banca nazionale della Repubblica o in alternative investirlo in titoli di Stato o in altri strumenti finanziari.