OMICRON AVANZA, LA SCIENZA RISPONDE - PFIZER ANNUNCIA CHE UN VACCINO SPECIFICO CONTRO LA VARIANTE OMICRON SARÀ "PRONTO A MARZO" E CHE L'AZIENDA "HA GIÀ INIZIATO A PRODURRE LE DOSI" - L'AGENZIA EUROPEA PER IL FARMACO STA VALUTANDO LA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE PER L'ENTRATA IN COMMERCIO DELL'ANTIVIRALE PAXLOVID, IL FARMACO PER IL TRATTAMENTO DEL COVID-19 NEGLI ADULTI E NEGLI ADOLESCENTI…
Da "la Stampa"
L'Agenzia europea per il farmaco sta valutando la domanda di autorizzazione per l'entrata in commercio dell'antivirale Paxlovid, il farmaco della Pfizer per il trattamento del Covid-19 negli adulti e negli adolescenti. Lo ha annunciato la stessa Ema che, in una nota, ha spiegato che questa pillola - da assumere entro cinque giorni dai primi sintomi - «riduce la capacità di SARS-CoV-2 di moltiplicarsi nell'organismo». La domanda presentata da Pfizer è per il trattamento del Covid da lieve a moderato in pazienti adulti e adolescenti (di età pari o superiore a 12 anni con un peso di almeno 40 kg) e ad alto rischio di progressione verso la malattia grave.
L'Ema, prosegue la nota, «valuterà i benefici e i rischi di Paxlovid in tempi ridotti e potrebbe emettere un parere entro poche settimane, a seconda se i dati presentati siano sufficientemente solidi o se siano necessarie ulteriori informazioni». Per quanto riguarda i più piccoli, «il comitato per i medicinali per bambini dell'Ema ha emesso il suo parere sul piano di indagine pediatrica dell'azienda, che descrive come il medicinale dovrebbe essere sviluppato e studiato per l'uso nei bambini». Intanto, Albert Bourla, l'amministratore delegato di Pfizer, ha annunciato che un vaccino specifico contro la variante Omicron sarà «pronto a marzo» e che l'azienda «ha già iniziato a produrre le dosi».
Bourla ha spiegato che il vaccino sarà efficace anche contro le altre varianti in circolazione e che non è ancora chiaro se sia necessario o meno un vaccino specifico per l'Omicron o come questo verrebbe utilizzato, ma Pfizer avrà pronte alcune dosi poiché alcuni Paesi vogliono comunque il farmaco pronto il prima possibile. «La speranza - ha ribadito - è riuscire a ottenere qualcosa che dia una protezione migliore, in particolare contro le infezioni, perché la protezione contro i ricoveri e la malattia grave in questo momento è adeguata con gli attuali vaccini con la terza dose».