11 SETTEMBRE, PARTE DUE - ALLERTA A NEW YORK E WASHINGTON PER POSSIBILI ATTACCHI TERRORISTICI IN COINCIDENZA CON IL DECENNALE - IL PIANO: AUTOBOMBE SUI PONTI E NEI TUNNEL DURANTE LE CELEBRAZIONI - È UNA “MINACCIA CREDIBILE MA NON CONFERMATA” PER LE FORZE DELL’ORDINE - ACCANTO AL CADAVERE DI BIN LADEN VENNERO RITROVATI DOCUMENTI CHE IPOTIZZAVANO L’ATTACCO…

Da "Lastampa.it"

Allerta a New York e Washington per possibili attacchi terroristici in coincidenza con il decennale dell'11 settembre. Nella serata di mercoledì l'intelligence americana ha ricevuto una segnalazione "specifica e credibile ma non confermata" sull'intenzione di far esplodere delle autobombe sui ponti e nei tunnel di New York e Washington in coincidenza con le celebrazioni per l'anniversario dell'attacco terroristico di Al Qaeda contro gli Stati Uniti che fece quasi tremila vittime.

L'intenzione del piano è di far affogare nelle acque dell'Hudson o dell'East River migliaia di newyorkesi. Il ministero della Sicurezza Interna conferma che si tratta di "minaccia specifica e credibile ma non confermata" adoperando lo stesso linguaggio del sindaco di New York, Michael Bloomberg, che però ha deciso di non elevare il livello di allerta in città.

In particolare, l'intelligence sta dando la caccia a tre persone entrate di recente negli Stati Uniti e che potrebbero costituire delle minacce. Janice Federcyk, capo della divisione dell'Fbi a New York, parla di "arrivo di numerose informazioni" sui possibili attacchi, pur prenunendosi nel sottolineare che "avviene spesso in coincidenza con date ed anniversari specifici" come nel caso dell'11 settembre.

I timori di un possibile attacco di Al Qaeda contro gli Stati Uniti in coincidenza con l'11 settembre emersero per la prima volta durante la notte del 1 maggio l'uccisione di Osama Bin Laden nella villa di Abbottabad, in Pakistan, perché accanto al suo corpo vennero ritrovati documenti che la ipotizzavano.

Barack Obama ha ricevuto ieri un dettagliato briefing sull'allarme in atto e non ha voluto cambiare la propria agenda per l'11 settembre, che lo vedrà sostare in raccoglimento su tutti e tre i luoghi dove morirono le vittime: il prato di Shanksville in Pennsylvania, il lato del Pentgono investito da un aereo e Ground Zero a New York.

 

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