stefano accorsi silvio berlusconi

CORSI E ACCORSI - L’ATTORE A “CIRCO MASSIMO”: "UN SUCCESSO DI BERLUSCONI MI FAREBBE SOFFRIRE. QUANDO VINSE NEL '94 PER ME FU UNO SHOCK - HA ALLEATI SENZA GRANDE CREDIBILITÀ - IL CAMBIAMENTO PROPOSTO DAL M5S CREA PAURA O SPERANZA? PER ME, NON CREA SPERANZA. IN POLITICA PREFERISCO PERSONE COMPETENTI A CHI HA SOLO BUONI PROPOSITI"

Da “Circo Massimo” di Massimo Giannini per “Radio Capital”

 

STEFANO ACCORSI

"Raccontiamo l'Italia di oggi": a Circo Massimo, su Radio Capital, Stefano Accorsi riassume così "Made in Italy", il film di Luciano Ligabue uscito ieri nelle sale e di cui l'attore bolognese è protagonista. "Diamo voce a quelle che Ligabue chiama 'brave persone'. A me, come attore, è capitato molto di rado a dar voce a un personaggio così 'normale'", racconta Accorsi.

 

Nell'Italia di oggi, però, si muove un grande protagonista della politica di ieri, Berlusconi: "Quando vinse nel '94 per me fu uno shock: vedevo la sua campagna elettorale e non ci credevo, era una campagna di marketing, mi sembrava evidente e pensavo che sembrasse evidente a tutti... e invece non è stato così. Mi ha sempre sorpreso tantissimo", racconta l'attore, "che le uniche due volte che Berlusconi ha perso è stato contro Prodi, quello considerato meno telegenico, meno comunicativo. E in quei casi la vittoria è determinata da una piccola forchetta di elettori che decide all'ultimo momento chi votare: una cosa curiosa".

BERLUSCONI PRODI

 

Il giudizio sul ventennio berlusconiano non può che essere negativo: "Non mi sembra che siano stati grandi anni di governo". Se nel '94 fu uno shock, vederlo vincere di nuovo farebbe di nuovo soffrire Accorsi? "Sì, ma in un modo diverso da allora. Si è alleato con delle forze politiche che secondo me non hanno una grande credibilità. Per me sarebbe il momento in cui i politici dovrebebro mettere da parte il loro ego e narcisismo e cominciare a dirsi che bisogna fare qualcosa per questo paese. Oggi c'è un paese che ha veramente bisogno di una classe dirigente all'altezza e soprattutto di una classe politica che pensi, in un atto anche di umiltà, al bene dell'Italia".

stefano accorsi

 

Un cambiamento, quindi. E di cambiamento parla il Movimento 5 Stelle: cosa pensa Accorsi? Il cambiamento proposto dal movimento ingenera paura o speranza? "In una parte paura, in un'altra speranza. In me, non speranza. Purtroppo oggi le parole 'politica' o 'politici' hanno preso accezioni negative. La politica, fatto in senso alto, è un mestiere di grande difficoltà e anche di una certa nobiltà, perché mettersi al servizio della propria società è bellissimo come concetto.

 

beppe grillo luigi di maio

È un mestiere difficile che bisogna saper fare, non si può improvvisare", dice Accorsi, "da cittadino voglio che ci siano persone competenti a fare quel mestiere, non persone che magari hanno ottimi propositi ma che poi si fanno mangiare da chi invece non ha quegli ottimi propositi ma ha molta più esperienza di loro. Io voglio qualcuno che nel caso sappia bloccare quelli lì, dicendogli 'cerco di fare il bene di questo paese e forse sono anche più furbo di te'".

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