1. DOPO CHE LE URNE HANNO CERTIFICATO L’IRRILEVANZA DI NCD, ALFANO ASPETTA CON TREPIDAZIONE UNA TELEFONATA DEL BANANA PER TORNARE ALL'OVILE DI ARCORE 2. BERLUSCONI, CHE NON HA MAI DIGERITO IL “TRADIMENTO”, POTREBBE RIACCOGLIERE L’EX DELFINO PER PROVARE A RIASSEMBLARE QUEL CHE RESTA DEL CENTRODESTRA 3. LA CONDIZIONE? NCD DEVE RESTARE AL GOVERNO ALLARGANDO, DI FATTO, LA MAGGIORANZA A FORZA ITALIA. COSÌ ANCHE RENZI AVREBBE PIÙ GARANZIE AL SENATO 4. UNA PARTE DI NCD NON VEDE L’ORA DI TORNARE SOTTO LA POMPETTA DEL BANANA ED È DISPOSTA A FARLO ANCHE SENZA ALFANO. I “PASDARAN DELLA SCISSIONE” DA ARCORE, INVECE, NON NE VOGLIONO SAPERE: PIUTTOSTO ENTRANO NEL PD 5. ALFANO FIGLIUOL PRODIGO SERVIREBBE A BERLUSCONI ANCHE A NEUTRALIZZARE LE AMBIZIONI DI FITTO: I DUE NON SI SOMMANO, ANZI SI ODIANO

ANGELINO ALFANO BERLUSCONI PASCALE DUDU ANGELINO ALFANO BERLUSCONI PASCALE DUDU

DAGOREPORT

Un uomo all'apparenza ancora potente, sicuro di se', già capace di rompere con chi l'aveva cresciuto politicamente e imposto come leader al recalcitrante partito che fu, guarda con nervosismo sempre maggiore i suoi telefonini, uno in particolare. Aspetta una di quelle telefonate che cambiano, o ricambiano, la vita. La vita politica.

L'uomo è Alfano Angelino, leader per mancanza di prove di Ncd, a sua volta partito entrato per il rotto della cuffia di qualche punto di decimale in Europa alle ultime elezioni, ma facendo eleggere solo tre deputati, di cui uno (Cesa Lorenzo), ultimo superstite di un altro partitino bonsai, l'Udc.

BERLUSCONI E ALFANO AL QUIRINALE FOTO LAPRESSEBERLUSCONI E ALFANO AL QUIRINALE FOTO LAPRESSE

Una delusione totale: Ncd, alla prima prova elettorale, nonostante la debacle di Forza Italia, voti di opinione non ne ha presi, ha mantenuto quelli di alcune clientele del Sud e basta: una prova pessima per rimanere anche in futuro l'alleato di governo di Renzi Matteo, e giustificare tre ministeri di gran peso a se stesso e ai suoi. Poltrone oggi insediate sia da un riequilibrio che il capo del governo e del Pd potrebbe chiedere da un momento all'altro, sia da movimenti parlamentari che potrebbero mettere a rischio la sua "golden share" sul governo stesso.

ALFANO E BERLUSCONIALFANO E BERLUSCONI

Situazione complicata e tesa. Ma chi dovrebbe telefonare ad Alfano Angelino per allungargli la vita, e perché? Secondo quanto si sussurrano i parlamentari più informati di centro destra e del Pd, la telefonata che il ministro degli Interni aspetta e' quella di Berlusconi Silvio, nel tempo che gli resta dalle cure agli anziani a Cesano Boscone e dalle giuste ansie per la nuova vita familiare di Dudu (il quale, come e' noto, deve confrontarsi con una cagnetta della sua razza). E perché il fidanzato della Pascale dovrebbe telefonare al già traditore Alfano?

ALFANO BERLUSCONI GIOVANARDI ALFANO BERLUSCONI GIOVANARDI

Qui, secondo le gole profonde che scrutano il telefonino poco usato per lasciare la linea libera, la cosa si fa politicamente e persino umanamente interessante: anche Berlusconi Silvio ha perso di brutto le elezioni europee, ha visto il presunto coordinatore/portavoce Toti Giovanni annaspare tra gli ex falchi e sta provando invano a mettere in riga Fitto Raffaele che vuole addirittura le primarie per la leadership di Forza Italia, qualcosa di molto vicino al sacrilegio.

BERLUSCONI E GIOVANNI TOTI ALLA BEAUTY FARMBERLUSCONI E GIOVANNI TOTI ALLA BEAUTY FARM

Cosa ci sarebbe allora di meglio che il ritorno del figliol prodigo Alfano in Forza Italia, uno che se non altro sapeva obbedire con grande diligenza e persino con un certo quid? Ma Forza Italia del governo e' all'opposizione, lascerebbe Alfano la sua poltrona agli affari Kazachi per tornare ad Arcore, che ormai gioca in serie C?

Alt, e' proprio qui secondo i bene informati il nodo di tutta la faccenda: l'accordo tra il potenziale figliol prodigo e il suo padrino nobile sarebbe proprio quelle di consentirgli di mantenere la poltrona ministeriale, all'interno di un accordo più stretto tra Renzi e Forza Italia per fare le riforme, provare a scuotere l'economia, assicurare una base di voti al Senato più solida e portare la legislatura alla sua scadenza naturale del 2018.

raffaele fitto consiglio nazionale forza italia foto lapresse raffaele fitto consiglio nazionale forza italia foto lapresse

Con un corollario importante: il figliuol prodigo non riporterebbe tutti i fuoriusciti da Forza Italia alla casa del padre, primo perché alcuni non ci tornerebbero mai (e confluirebbero persino nel Pd pur di evitarlo), secondo perché lo stesso Alfano ne porterebbe sulla zattera telefonica solo alcuni, terzo perché ovviamente sarebbe il padre a indicare chi e' gradito e chi no, quarto perché il vitello da uccidere per festeggiare grasso non è e non basterebbe per tutti.

Raffaele Fitto Raffaele Fitto

Secondo corollario fondamentale: Ncd è a fine corsa: anche se non arrivasse la telefonata, una parte di Ncd sta già lavorando per tornare da Berlusconi, mentre un'altro pezzo vuole andarsene lo stesso ma senza tornare sui propri passi, niente più Forza Italia. Ultimo e fondamentale tassello: Alfano Angelino e Fitto Raffaele non si sommano politicamente, anzi si odiano.

Ce n'è abbastanza per tenere d'occhio il telefonino. Il fatto e' che il sapore della sconfitta e' troppo amaro sia nell'Ncd sia a piazza San Lorenzo in Lucina, sia ad Arcore per restare fermi. E piuttosto che far manovrare Fitto Raffaele o Cicchitto Fabrizio, meglio una telefonata di Silvio ad Angelino, mantenere i ministeri attuali ed evitare nuove possibili attentati alla leadership di Ncd e di Forza Italia.

Raffaele FittoRaffaele Fitto

Quindi, un risultato tattico immediato e uno, peraltro da contrattare ancora con il premier e capo del Pd, più strategico. Ma potrebbe essere anche un'adesione volontaria e unilaterale senza trattativa. Potenza di una telefonata, se dovesse davvero arrivare. E il piacere di sentire alla "Zanzara" di Radio 24 con quale commossi accenti  Santanche' Daniela giustificherà il figliuol prodigo ed il di lui padre dove lo mettete?

Ultimi Dagoreport

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...

donald trump zelensky putin

DAGOREPORT - UCRAINA, LA TRATTATIVA SEGRETA TRA PUTIN E TRUMP È GIA' INIZIATA (KIEV E UE NON SONO STATI NEANCHE COINVOLTI) - “MAD VLAD” GODE E ELOGIA IN MANIERA SMACCATA IL TYCOON A CUI DELL'UCRAINA FREGA SOLO PER LE RISORSE DEL SOTTOSUOLO – IL PIANO DI TRUMP: CHIUDERE L’ACCORDO PER IL CESSATE IL FUOCO E POI PROCEDERE CON I DAZI PER L'EUROPA. MA NON SARA' FACILE - PER LA PACE, PUTIN PONE COME CONDIZIONE LA RIMOZIONE DI ZELENSKY, CONSIDERATO UN PRESIDENTE ILLEGITTIMO (IL SUO MANDATO, SCADUTO NEL 2024, E' STATO PROROGATO GRAZIE ALLA LEGGE MARZIALE) - MA LA CASA BIANCA NON PUO' FORZARE GLI UCRAINI A SFANCULARLO: L’EX COMICO È ANCORA MOLTO POPOLARE IN PATRIA (52% DI CONSENSI), E L'UNICO CANDIDATO ALTERNATIVO È IL GENERALE ZALUZHNY, IDOLO DELLA RESISTENZA ALL'INVASIONE RUSSA...

donnet, caltagirone, milleri, orcel

DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1% DI GENERALI? ALL’INIZIO IL CEO DI UNICREDIT SI POSIZIONERÀ IN MEZZO AL CAMPO NEL RUOLO DI ARBITRO. DOPODICHÉ DECIDERÀ DA CHE PARTE STARE TRA I DUE DUELLANTI: CON IL CEO DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, OPPURE CON IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI? DIPENDERÀ DA CHI POTRÀ DARE PIÙ VANTAGGI A ORCEL - UNICREDIT HA IN BALLO DUE CAMPAGNE DI CONQUISTA: COMMERBANK E BANCO BPM. SE LA PRIMA HA FATTO INCAZZARE IL GOVERNO TEDESCO, LA SECONDA HA FATTO GIRARE LE PALLE A PALAZZO CHIGI CHE SUPPORTA CALTA-MILLERI PER UN TERZO POLO BANCARIO FORMATO DA BPM-MPS. E LA RISPOSTA DEL GOVERNO, PER OSTACOLARE L’OPERAZIONE, È STATA L'AVVIO DELLA PROCEDURA DI GOLDEN POWER - CHI FARÀ FELICE ORCEL: DONNET O CALTA?