trump hillary clinton

AMERICA FATTA A MAGLIE - ''TRUMP NON SARÀ MAI PRESIDENTE, VERO?''. ''NO, NOI LO FERMEREMO'': A PARLARE DUE AMANTI ALL'FBI, E UNO È L'ALTISSIMO PAPAVERO PETER STRZOK, CHE GESTIVA L'INDAGINE SULL'EMAIL-GATE DI HILLARY CLINTON - ''SIAMO IN UN POSTO DI PRIVILEGIO E POTERE, PERCHÉ POSSIAMO INTERVENIRE E PROTEGGERE IL PAESE DA QUESTA MINACCIA, OVVERO TRUMP'' - COSA NASCONDEVANO QUELLE MIGLIAIA DI EMAIL CANCELLATE DA HILLARY?

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

hillary clinton legge l odiografia su trump fire and fury

Scum, feccia, è il termine definitivo con cui il presidente degli Stati Uniti bolla il comportamento e la persona dell'ex direttore del fbi, James Comey, e precisa quel che si evince con chiarezza delle 500 e più pagine di rapporto del Watchdog del dipartimento di Giustizia, Michael Horowitz,sulla famigerata inchiesta sulle email di Hillary Clinton, ovvero che il Federal Bureau of Investigation a partire dal suo capo si è comportato in modo il subordinato, che si era ridotto a comportamenti faziosi, scorretti e animati da pregiudizio nei suoi confronti ad altissimo livello, “ad top level”, e che ha complottato contro la sua elezione.

 

L'intera indagine, che ha carattere di ufficialità, ha come conseguenza minima la conclusione che a licenziare Comey il presidente ha fatto bene, altro che ostruzione alla giustizia, ma mette anche in evidenza la malafede che ha ispirato l'inchiesta denominata Russia Gate e, se non personalmente lo special counsel, il procuratore speciale Robert Mueller, sicuramente il suo entourage fino ai collaboratori più stretti, in grado di gestire comunicazioni riservate e modificare i risultati dell'inchiesta.

 

hillary clinton donald trump il town hall

Una storia così non era mai accaduta Washington, non che in passato il deep state non abbia complottato, ma così vistosamente, così illegalmente, tradendo così il compito istituzionale, non credo che sia mai accaduto.

 

Ho letto oggi su alcuni giornali italiani, come Il Fatto Quotidiano, che Trump ha festeggiato un compleanno amaro tra denunce del procuratore Distrettuale di New York e assoluzione di Comey da parte del Watchdog. Io ho visto un altro film.

 

Il rapporto dell'ispettore generale è di grande danno per la reputazione dell’ FBI e per quella personale di Comey, e’ una condanna definitiva; l’unico addebito che non arriva a muovere all'ex direttore riguarda le ragioni politiche che lo avrebbero motivato nel comportarsi scorrettamente, ovvero il desiderio di favorire Hillary Clinton contro il candidato Donald Trump. Ma allora perché lo avrebbe fatto? Perché avrebbe consentito al suo vice collaboratori di congiurare e mestare? Perché avrebbe violato ripetutamente protocolli e regole? O in malafede o totalmente imbecille, difficile credere che si arrivi a quel livello essendo un imbecille.

 

Come prima conseguenza del rapporto, l'avvocato di Trump, Rudy Giuliani, fa sapere che dubita che sia il caso di far presentare il suo assistito a testimoniare sul Russia Gate. Perché, si domanda Giuliani, dovrei fare intervistare il presidente da una struttura di investigazione corrotta? È ora di fare pulizia nell'FBI e di lasciare in pace il presidente. L'argomento, se anche fosse specioso, è forte. Basterebbe la conclusione sia pur cauta del l'ispettore generale, quando scrive che la reputazione del FBI è intaccata e che c'è una nube sulla investigazione che riguardava le mail di Hillary Clinton.

ROBERT MUELLER JAMES COMEY

 

Giudicate voi se si tratta di una soluzione quando si scrive che i messaggi tra gli agenti dell’FBI “non sono solo indicativi di uno stato mentale fazioso ma, ancor più seriamente, implicano una volontà di intraprendere azioni ufficiali per incidere sulle prospettive elettorali del candidato presidenziale ”.

 

E il bias, il pregiudizio, la volontà di incidere negativamente contro Trump ha avuto gli stessi protagonisti prima del voto a gestire l'uso di server privati di posta elettronica da parte di Hillary Clinton quando era segretario di stato, contemporaneamente un lavoro di intelligenza per danneggiare Trump durante la campagna elettorale del 2016, che ha portato alle accuse di presunta collusione tra la Campagna Trump e la Russia, infine alla istituzione di una commissione di inchiesta guidata dal procuratore speciale Mueller, con le intenzioni di portare all’impeachment del presidente’

 

Sono notizie che su questo sito avete letto fino alla nausea comprensibile, c'è da augurarsi che cominciate a leggerle anche sui giornaloni e a sentirle in tv.

Intanto Sentite questa ancora una volta. Pezzo grosso dell FBI in corrispondenza con la sua amante, avvocato dell' FBI

 

-Page a Strzok: “(Trump’s) not ever going to become president, right? Right?!”

-Strzok: “No. No he’s not. We’ll stop it”.

FBI

Non diventerà mai presidente, giusto? Giusto? No, No non lo diventerà. Lo fermeremo.

Il pezzo grosso, ’agente Peter Strzok, era a ai vertici dell’indagine sull’emailgate di Hillary Clinton e poi, prima che le mail finissero di dominio del congresso e poi pubblico, prima di essere rimosso, era anche nel team del procuratore speciale Mueller.

 

 Un caso, la semplice espressione di un desiderio? Agosto 2016 altra mail

-Page: “So. This is not to take away from the unfairness of it all, but we are both deeply fortunate people”.

 

-Page: “And maybe you’re meant to stay where you are because you’re meant to protect the country from that menace”

-Strzok: “Thanks. It’s absolutely true that we’re both very fortunate. And of course I’ll try and approach it that way. I just know it will be tough at times. I can protect our country at many levels, not sure if that helps”.

Traduco sintetizzando. Non è un caso che siamo in certi posti di prestigio e potere, perché possiamo intervenire e proteggere il paese da questa minaccia, ovvero Trump. Siamo proprio fortunati.

 

In realtà gli va male ma non si arrendono e in questa mail di maggio 2017 dicono con chiarezza che il momento di finire il compito rimasto a metà

Strzok: “For me, and this case, I personally have a sense of unfinished business. I unleashed it with MYE. Now I need to fix it and finish it”.

loretta lynch

Sono solo due invasati che credevano di tramare ma non avevano in realtà nessun potere? Dice il rapporto che “Il danno causato dalle azioni di questi dipendenti si estende molto oltre l’ambito della Midyear investigation e arriva al cuore della reputazione dell’FBI di inchiesta neutrale e indipendenza politica”.

 

Insieme ai due amanti ci sono altri tre agenti denunciati indagati per comportamento fazioso, Ma di più emerge la corruzione e la faziosità i della ntera istituzione del Federal bureau,dall’assistente dell’ Attorney General Kadzik al vicedirettore McCabe, su su fino alla. Attorney General di Obama, Loretta Lynch, che si incontra con Bill Clinton nell’ Hangar di un aeroporto di nascosto e riceve disposizione sull’emailgate. Tutti, Comey compreso, utilizzano computer personali per comunicazioni ufficiali quando non vogliono essere rintracciati, Hillary Style.

 

Tutti parlano in continuazione con i giornalisti e passano loro documenti riservati, e non lo fanno per amor di Patria o per far sapere segreti che altrimenti resterebbero ingiustamente nascosti, lo fanno perché ricevono in cambio inviti a ristoranti, iscrizioni a Club esclusivi di golf, biglietti per partite di football e baseball. Horowitz nel rapporto la chiama un'attitudine culturale dominante, che poi si chiama corruzione.

 

McCabe

Al centro del mistero resta naturalmente la midyear investigation, l'indagine sulla mail stornate e trafugate dall'allora Segretario di Stato Hillary Clinton e dal suo staff di assistenti. Si riuscirà ancora a capire che cosa c'era in alcune mail? Riguarda la vendita di petrolio alla Russia in cambio di soldi ai Clinton e non solo loro?

 

Riguarda le porcherie della guerra di Libia e le bugie che portarono alla strage di Bengasi quando fu ucciso l'ambasciatore con i suoi uomini di scorta? Presumibilmente in Russia Gate è stato messo in piedi per distogliere l'attenzione proprio da queste domande su una fase delicata della amministrazione Obama. Trump non rinuncia, dalla difesa è passato di nuovo all'attacco. Vedremo come finirà, pensate ancora che Comey sia stato assolto dal rapporto?

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…

elly schlein almasri giuseppe conte giorgia meloni

DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI CHURCHILL PER NON FINIRE NELLA TRAPPOLA PER TOPI TESA ALL'OPPOSIZIONE DALLA DUCETTA, CHE HA PRESO AL BALZO L’ATTO GIUDIZIARIO RICEVUTO DA LO VOI PER IL CASO ALMASRI (CHE FINIRÀ NELLA FUFFA DELLA RAGION DI STATO) PER METTERE SU UNA INDIAVOLATA SCENEGGIATA DA ‘’MARTIRE DELLA MAGISTRATURA’’ CHE LE IMPEDISCE DI GOVERNARE LA SUA "NAZIONE" - TUTTE POLEMICHE CHE NON GIOVANO ALL’OPPOSIZIONE, CHE NON PORTANO VOTI, DATO CHE ALL’OPINIONE PUBBLICA DEL TRAFFICANTE LIBICO, INTERESSA BEN POCO. DELLA MAGISTRATURA, LASCIAMO PERDERE - I PROBLEMI REALI DELLA “GGGENTE” SONO BEN ALTRI: LA SANITÀ, LA SCUOLA PER I FIGLI, LA SICUREZZA, I SALARI SEMPRE PIÙ MISERI, ALTRO CHE DIRITTI GAY E ALMASRI. ANCHE PERCHE’ IL VERO SFIDANTE DEL GOVERNO NON È L’OPPOSIZIONE MA LA MAGISTRATURA, CONTRARIA ALLA RIFORMA DI PALAZZO CHIGI. DUE POTERI, POLITICO E GIUDIZIARIO, IN LOTTA: ANCHE PER SERGIO MATTARELLA, QUESTA VOLTA, SARÀ DURA...