BANANA POWER? FACCE RIDE! - RENZIANI, NEMICI INTERNI E AMICI DI SILVIO CREDONO CHE SUL QUIRINALE, QUANDO IL GIOCO SI FARÀ DURO, SVENTOLERÀ BANDIERA BIANCA DAVANTI AL NOME CHE GLI FARÀ MATTEUCCIO

Ugo Magri per “La Stampa

 

berlusconi renzi grazie amoreberlusconi renzi grazie amore

La sola idea che Berlusconi possa resistere ai diktat di Renzi fa sorridere, nell’ordine: 1) i renziani di provata fede; 2) i nemici interni del Cavaliere; 3) i suoi amici di più antica data. Tutti scommettono che, non appena il gioco si farà duro, l’uomo di Arcore sventolerà bandiera bianca.

 

E finirà anzi per «adottare» la candidatura che gli verrà imposta da Renzi, addirittura giurando di avere puntato sempre su quella. A titolo di esempio, nel giro pugliese di Fitto e di D’Alema circola la tesi che perfino l’attuale supplente, Pietro Grasso, avrebbe ottime chance di farcela, a patto si capisce che Renzi lo voglia sul Colle più alto: da Berlusconi non arriverebbe un no pur essendo Grasso un magistrato, per giunta di sinistra.

berlusconi renziberlusconi renzi

 

La versione di Arcore

È chiaramente opposta. Da quelle parti di esclude qualunque proposito di resa. Si ribadisce che sul Colle Berlusconi vedrebbe assai bene Amato, in subordine Casini. Del resto l’ha detto pubblicamente. E in ogni conciliabolo il Cav si mostra convinto del fatto suo, sicuro che il giovane Matteo non avrà il fegato di negargli questo favore dopo che lui è stato super-leale, dopo che ha rispettato alla lettera gli accordi del Nazareno e sulla legge elettorale è andato perfino oltre il pattuito.

 

GRILLO RITWITTA IL FOTOMONTAGGIO VECCHIOTTO DI RENZI E BERLUSCONI FUSI INSIEME GRILLO RITWITTA IL FOTOMONTAGGIO VECCHIOTTO DI RENZI E BERLUSCONI FUSI INSIEME

Berlusconi ha pure i numeri dalla sua, nel senso che l’apporto di Forza Italia (nonché di Area Popolare) risulterà decisivo nella corsa al Colle. Per cui sembra quasi un controsenso che, avendo la pistola carica in mano, e potendo strappare con le cattive ciò che Renzi non volesse dargli con le buone, Berlusconi suonasse la ritirata senza neppure un cenno di resistenza. Con chi osa parlare di sconfitta, Silvio alza la voce. Fitto se l’è sentito urlare nel loro ultimo tempestoso colloquio: «Il Presidente sarà Giuliano Amato, lo vuoi capire che eleggeremo lui, anzi è praticamente fatta?».

 

Cattive notizie

Non pare affatto che il premier converga su Amato. Idem per quanto riguarda Casini. A Renzi nessuno dei due piace per via del «gap» generazionale. Berlusconi proverà a insistere, spenderà tutti i suoi migliori argomenti, ma alle 19 di martedì rischia di sbattere contro un muro. È fissato a quell’ora l’incontro col premier per entrare nel merito sul Quirinale. E se il Cav insisterà su Amato, tutto fa immaginare che le rispettive strade si divideranno.

MARCO PANNELLA GIULIANO AMATO E GIANNI LETTA MARCO PANNELLA GIULIANO AMATO E GIANNI LETTA

 

Cosa accadrebbe a quel punto, nessuno lo sa, nemmeno i protagonisti. Dice la sfera di cristallo che Renzi sarebbe costretto a puntare su nomi di sinistra. Potrebbe farcela, e per Berlusconi sarebbe una doppia figuraccia: in un quarto di secolo non è mai riuscito a piazzare un moderato nell’ex palazzo dei Papi; e non c’è riuscito nemmeno dopo le concessioni sulla legge elettorale. Qualora invece Renzi venisse sconfitto a colpi di franchi tiratori (ecco il dubbio tormentoso che circola ad Arcore) Berlusconi avrebbe l’applauso di Fitto e di Minzolini. Ma si sarebbe divorato, da Caimano, un interlocutore politico. L’unico, in fondo, che gli ha dato retta.

Pierferdinando Casini Pierferdinando Casini

 

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – NEL VIAGGIO DELLA MELONI A WASHINGTON C’È SOLO L’INVITO "INFORMALE" DI TRUMP: LA DUCETTA NON PUÒ CERTO SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO SALTARE GLI OTOLITI AL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA...

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”