SGOMORRA! IL PENTITO DEI CASALESI ANTONIO IOVINE SMONTA L'IPOTESI DELL'ATTENTATO A SAVIANO: NESSUNO VOLEVA UCCIDERLO - IL BANANA SULLA GRATICOLA: I PM PRENDONO TEMPO PER FORMALIZZARE L'ACCUSA DI OLTRAGGIO A MAGISTRATO

Dagoreport

 

1. PROFEZIE ANTIMAFIA

E se fin dall'inizio avesse avuto ragione l'ex capo della Mobile Vittorio Pisani? In una intervista a Vittorio Zincone su “Magazine”, nell'ottobre 2009, il superpoliziotto aveva detto: “A noi della Mobile fu data la delega per riscontrare quel che Saviano aveva raccontato a proposito delle minacce ricevute. Dopo gli accertamenti demmo parere negativo sull’assegnazione della scorta”.

antonio iovineantonio iovine

 

Apriti cielo: dopo quell'intervista, Pisani venne preso di mira dai fan di Roberto, nonostante avesse al suo attivo più arresti di chiunque altro sul fronte della lotta alla camorra. Quasi dovette scusarsi, per aver detto la verità.

 

Ieri, in aula, nel corso del processo per le minacce allo scrittore e alla giornalista (oggi senatrice Pd) Rosaria Capacchione, il pentito Antonio Iovine ha riferito sostanzialmente la stessa cosa. L'ex boss è stato interrogato in merito alla minacciosa istanza di remissione del processo Spartacus presentata dal suo ex legale, avvocato Michele Santonastaso (imputato anch'egli in questo processo e sott'inchiesta per presunte collusioni coi Casalesi), smentendo qualsiasi suo coinvolgimento in azioni violente contro l'autore di Gomorra.

 

“Dell'istanza di remissione - ha detto il pentito - seppi da una intervista al telegiornale del procuratore Roberti. Capii che era successo qualcosa. Sentivo il peso dell'opinione pubblica sulle spalle e il clamore, stavamo tutti i giorni sui giornali e in televisione. Ritenevo che la Corte non avesse la giusta serenità per affrontare il processo Spartacus...

SAVIANO ALLA GUIDA DELLA MEHARI DI GIANCARLO SIANI SAVIANO ALLA GUIDA DELLA MEHARI DI GIANCARLO SIANI

 

Se Santonastaso avesse evitato di parlare di Saviano sarebbe stata una cosa buona che non avrebbe agitato gli animi. Io non conosco Saviano, il mio giudizio è basato su quello che mi è stato detto”. Iovine ha anche escluso che l'altro boss dei Casalesi Francesco Bidognetti volesse preparare un “attentatuni”, pur definendolo un mafioso e un uomo senza scrupoli. “Bidognetti è sempre Bidognetti, quando si dicono delle cose si può innescare una reazione perché Saviano e Capacchione possono comunque dare fastidio”.

 

E ora che cosa diranno i professionisti della lotta alla camorra? Che Iovine è un bugiardo? Ah, piccolo particolare: ad arrestare Iovine, dopo quindici anni di latitanza, è stato proprio Pisani. Strana la vita, certe volte...

 

2. PAUSA DI RIFLESSIONE

Roberto Saviano Roberto Saviano

(ANSA) Slitta la decisione della procura di Napoli sulle frasi fortemente polemiche nei confronti della magistratura che l'ex premier Silvio Berlusconi pronunciò giovedì scorso nell'aula della sesta sezione del Tribunale di Napoli deponendo come testimone al processo Lavitola. Il procuratore Giovanni Colangelo, insieme con i pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, dovranno esaminare la trascrizione del verbale di udienza per valutare l'adozione di eventuali iniziative. Secondo indiscrezioni, i magistrati ipotizzerebbero una probabile configurazione del reato di oltraggio a magistrato in udienza che comporterebbe, in ogni caso, la trasmissione del verbale alla procura di Roma in quanto i magistrati del Tribunale di Napoli risulterebbero persone offese.

 

L'avvocato Michele Cerabona, uno dei legali di Berlusconi, si è recato in procura per chiedere un colloquio con il procuratore Colangelo ma il magistrato non era in sede. La procura, secondo le voci raccolte, potrebbe anche trasmettere il verbale al Tribunale di Sorveglianza di Milano che concesse a Berlusconi il beneficio dell'affidamento ai servizi sociali indicando alcune regole da osservare, tra cui quella di non rivolgere attacchi alla magistratura.

 

Berlusconi al termine della sua testimonianza, rivolgendosi al presidente della sesta sezione del Tribunale Giovanna Ceppaluni, aveva detto: “La magistratura è incontrollata, incontrollabile, irresponsabile e ha l'impunità piena”.

 

3. LE NOZZE GAY SARANNO TRASCRITTE, DIRETTIVA DEL SINDACO AGLI UFFICI

Antonio Di Costanzo per “Repubblica”

 

Berlusconi a NapoliBerlusconi a Napoli

Le nozze gay celebrate all'estero saranno registrate dal Comune. La svolta «storica» in tema di diritti civili è annunciata dal sindaco Luigi de Magistris durante la presentazione del Gay pride che si svolgerà sabato prossimo. La formula scelta, per quello che il primo cittadino indica come provvedimento “rivoluzionario”, è quella della direttiva che dispone, al personale del servizio anagrafe, stato civile ed elettorale del Comune, la trascrizione anche dei matrimoni tra coppie omosessuali celebrati all'estero.

 

In pratica, il sindaco esercitando le funzioni di ufficiale di stato civile, dispone la trascrizione di queste nozze al fine di rendere pubblico un atto già di per sé valido secondo la legge dello Stato in cui è stato posto in essere.

 

KAREN DE GRACIA - VALTER LAVITOLA - DEBBIE CASTANEDAKAREN DE GRACIA - VALTER LAVITOLA - DEBBIE CASTANEDA

“Con questo provvedimento – puntualizza de Magistris – vogliamo affermare il principio di uguaglianza tra le diversità perché la diversità è una ricchezza. Il legislatore italiano non ha ancora attuato come dovrebbe la Costituzione repubblicana e invece Napoli è sempre di più città dei diritti, della libertà, della solidarietà, dell'amore e della felicità. Sono soddisfatto per il lavoro realizzato dall'amministrazione che ha affrontato il tema con impegno».

 

La direttiva varata dal sindaco, che entra immediatamente in vigore, prende spunto da trattati internazionali e indicazioni dell'Unione europea, ma scatena comunque polemiche. Il vicecoordinatore regionale di Forza Italia, Amedeo Laboccetta parla di «atto di sciacallaggio» e attacca: «Le nozze gay e le unioni civili sono un argomento troppo delicato per essere lasciato agli spot promozionali del sindaco dell'effimero Luigi de Magistris».

 

CLAUDIO E LUIGI DE MAGISTRIS  .pngCLAUDIO E LUIGI DE MAGISTRIS .png

L'esponente forzista sostiene di non volerne fare una questione di merito «ma contesto l'autore del provvedimento, perché de Magistris ha provocato fin troppi disastri, a Napoli, dall'infausto giorno della sua elezione. Sfruttare, ora che in consiglio comunale non ha quasi più una maggioranza, un argomento come le unioni omosessuali per guadagnare se non punti, almeno considerazione nel suo elettorato di riferimento è l'ennesima dimostrazione della sua sfacciataggine e della sua spregiudicatezza politica. Non resta dunque che rispondergli come già aveva fatto, in precedenza, il cardinal Crescenzio Sepe: pensi a tappare le 100 mila buche di Napoli».

 

Tornando al “Mediterranean Pride of Naples”: il corteo partirà sabato alle 15 da piazza Dante e, dopo aver attraversato il centro della città, si concluderà sul lungomare. La manifestazione è organizzata dal coordinamento Campania Rainbow, che raccoglie numerose associazioni del mondo Lgbt, in collaborazione con il Comune. Madrina dell'evento sarà l'attrice Giuliana De Sio. A sfilare personaggi dello spettacolo e dello sport (come Vanni Piccolo, Roberta Calandra, Alessandro Baracchini, Massimiliano Rosolino, Franco Porzio, Patrizio Oliva, Leilo Arena, Antonello del Giudice ) e i sindacati Cgil e Uil.

MATRIMONI GAY IN INGHILTERRAMATRIMONI GAY IN INGHILTERRA

 

«Napoli - dice Antonello Sannino, portavoce della manifestazione - è città cuore del Mediterraneo per quanto riguarda i diritti delle persone Lgbt e sabato rivendicheremo quei diritti che non sono ancora stati acqui siti dalla cittadinanza gay, lesbo e trans. Vogliamo chiedere alla politica che si adoperi affinché questi diritti possano essere ottenuti al più presto».

 

Da qui l'invito a partecipare al corteo rivolto al senatore Nitto Palma, presidente della commissione Giustizia dove è in esame la legge sull'omo-transfobia già approvata alla Camera. Alla presentazione, tra gli altri, hanno partecipato il consigliere comunale Simona Marino, delegata alle Pari opportunità, Neri Lauro, presidente del coordinamento Campania Rainbow e Carlo Cremona presidente dell'associazione i Ken.

 

vesuviosegreto@gmail.com

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