INCHIESTA AL SAPOR DI BUFALA (ALTRA TEGOLA PER SANTORO) - ARCHIVIATA LA MAXI-INDAGINE SULLA MOZZARELLA DELLA CAMORRA - I PM SI ERANO AFFIDATI ALLE RICOSTRUZIONI DI “SERVIZIO PUBBLICO” DEPOSITANDO IL DVD DAVANTI AL RIESAME (CHE L'HA CESTINATO)
DAGOREPORT
Inseguivano la mozzarella, ma hanno preso una... bufala. A due anni esatti dalla scoppiettante inchiesta della Dda di Napoi, il gip Anita Polito ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla stessa Procura per il fascicolo aperto nei confronti di una trentina di imprenditori lattiero-caseari (tra cui Giuseppe Mandara, l'“Armani della mozzarella”) accusati di associazione per delinquere aggravata dall'aver agito per agevolare il clan dei Casalesi, e di frodi alimentari.
Per la Procura, “gli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari non appaiono idonei a sostenere l'accusa in giudizio”. La vicenda risale al 2012 quando i pm chiesero al gip una raffica di ordinanze di custodia cautelare in carcere e di sequestri dei caseifici, ma l'istanza non fu accolta per carenza dei gravi indizi di colpevolezza. Successivamente la Procura propose appello al Riesame, ma il responso non fu diverso: niente arresti e niente sequestri.
Ci provarono allora con la Cassazione, i magistrati, ma anche in questo caso “niet”: restarono tutti a piede libero. A questo punto, prima ancora che le motivazioni della Suprema Corte venissero depositate, i pm hanno gettato la spugna chiedendo l'archiviazione. Le pronunce dei giudici di merito avevano anche censurato la contestazione iniziale dell'aggravante mafiosa la cui cancellazione aveva di fatto spostato la competenza presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Da dove, però, il fascicolo per questioni procedurali era ritornato a Napoli nei mesi scorsi per essere poi definitivamente archiviato, su richiesta dello stesso pubblico ministero, dal gip che ha escluso l'esistenza non solo della presunta associazione per delinquere ma anche della frode alimentare, accusa anch'essa contestata agli indagati. L'indagine (soprannominata “Oro bianco”) fu oggetto anche di una puntata della trasmissione televisiva “Servizio pubblico”, e il relativo dvd fu addirittura depositato dai pm al Riesame. Inutilmente.
MICHELE SANTORO PRIMA E DOPO LA TINTA
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