ARIDATECE IL PENTAPARTITO E LA PRIMA REPUBBLICA! I NOSTALGICI DEL PROPORZIONALE “TIFANO” PER LA CONSULTA

Alessandra Sardoni per "il Foglio"

A dispetto del memo di Napolitano - "ricordate che sul porcellum è chiamata a pronunciarsi la Consulta e non sarebbe bello delegarle la riforma" - nel Pd come nel Pdl va allargandosi il fronte trasversale di coloro che, messo da parte l'orgoglio per il ruolo del Parlamento, tutto sommato sarebbero ben lieti di lasciare alla Corte suprema l'onore e l'onere di cambiare la legge elettorale.

Il motivo, dal loro punto di vista, è che solo la Consulta potrebbe precostituire il terreno per il ritorno, poco dicibile, a un sistema proporzionale puro che piace a molti più attori politici di quanto si possa pensare. La mappa interessa l'area del Pd che va da Dario Franceschini (non ostile anche Enrico Letta) a Gianclaudio Bressa, anime ex dc, a Luciano Violante a Massimo D'Alema (saltuariamente bipolarista, prevalentemente "tedesco").

In area Pdl? Dal pragmatico Silvio Berlusconi a Gaetano Quagliariello fino a Cicchitto. Passando per Beppe Grillo, sicuramente avvantaggiato, nella fase calante, da uno schema proporzionale. Come dice Osvaldo Napoli "senza premio di maggioranza, riesci ad avere molti più parlamentari, lo sa Berlusconi e lo sa anche M5s".

Riflessioni ben presenti ai fautori del bipolarismo: allarmatissimi, temono che la lentezza del percorso parlamentare della commissione per le Riforme possa essere studiata o comunque congeniale all'attesa delle mosse dei giudici della Consulta previste per l'autunno.

Gli indizi di grandi manovre sotto traccia sono ravvisabili nelle pieghe del dibattito teorico sulle riforme. E solo la pesantezza lessicale li ha messi al riparo dalla scenaristica corrente. "Sento puzza di bruciato", dice al Foglio Roberto Giachetti, bipolarista del Pd che contro la legge Calderoli ha digiunato per settimane: "Ricordo che Franceschini e Quagliariello avevano chiuso un accordo per l'abolizione del premio di maggioranza già alla fine di maggio e, se non si fosse lacerato il Pd, il ‘maialinum' sarebbe cosa fatta".

Valerio Onida, costituzionalista molto ascoltato al Quirinale e membro del comitato dei saggi, che non ha mai fatto mistero della sua predilezione per il parlamentarismo spinto, ha sostenuto di recente che la Corte costituzionale potrebbe tranquillamente ammettere il ricorso della Cassazione (sollevato da un gruppo di cittadini-elettori guidati dall'avvocato Aldo Bozzi) e decidere di pronunciarsi sul porcellum, dichiarando incostituzionale, questa l'ipotesi di Onida, il premio di maggioranza.

La risultante sarebbe per l'appunto una legge proporzionale pura, per di più con la possibilità per le forze politiche di continuare con le liste bloccate, perché, sempre secondo questa scuola di pensiero, la Corte non si occuperebbe della questione "nominati".

Altri, vedi Stefano Ceccanti anche lui saggio del Pd nel comitato dei trentacinque, la vedono in modo diametralmente opposto: "I giudici costituzionali non dovrebbero ammettere il ricorso della Cassazione perché non è previsto un accesso diretto dei cittadini alla Consulta", ha detto al convegno dell'Associazione dei costituzionalisti italiani.

Il pessimismo di Arturo Parisi "Sarebbe un golpe", arriva a sussurrare qualcuno, "sarebbe come stabilire che solo una legge proporzionale è costituzionale", spiegava qualche giorno fa un altro professore che preferisce non entrare con nome e cognome nella contesa. Poco teorica e molto politica. "Temo che Ceccanti pecchi di ottimismo", osserva Arturo Parisi.

"La verità è che la Consulta può disporre di argomenti tecnici sufficienti che corrispondano alle attese del fronte restauratore proporzionalista", dice al Foglio. "In un colpo solo può affondare definitivamente anche il mattarellum che, prevedendo collegi uninominali, salverebbe il principio dell'alternanza e la restituzione ai cittadini del diritto di scegliere i propri rappresentanti".

Un ritorno al proporzionale, osservano i bipolaristi del Pd, sarebbe inoltre poco consono ai progetti di leadership di Matteo Renzi. Il che, naturalmente, contribuisce a saldare il fronte di chi spera nella Corte. E spinge i renziani alla Giachetti a promettere battaglia. Nel Pdl invece, per evitare di spaccare il partito tra falchi e colombe, urge "evitare le preferenze". Berlusconi sembra avere in mente uno schema tutto proporzionale quando descrive il ritorno di Forza Italia "all'interno di una coalizione di centrodestra".

Secondo queste letture, insomma, la Consulta ha a disposizione molto più che un pungolo: una supplenza destinata a far discutere ma gradita ai partiti in difficoltà, preoccupati di sopravvivere e magari tentati, nonostante le reiterate invocazioni presidenzialiste, dalla possibilità di rinviare a dopo le elezioni la scelta del premier e di contare anche in futuro su riedizioni delle larghe intese.

 

MASSIMO DALEMA Franceschini, Quagliariello e LettaBerlusconiGRILLO A ROMAMATTEO RENZIsede consulta

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni economia recessione

DAGOREPORT – ASPETTANDO L'OPPOSIZIONE DE' NOANTRI (CIAO CORE!), VUOI VEDERE CHE LA PRIMA BOTTA DURISSIMA AL GOVERNO MELONI ARRIVERA' DOMANI, QUANDO L'ECONOMIA ITALIANA SARÀ FATTA A PEZZI DAI DAZI DI TRUMP? - QUALCUNO HA NOTIZIE DEL FAMOSO VIAGGIO DELLA DUCETTA A WASHINGTON PER FAR CAMBIARE IDEA AL TRUMPONE? SAPETE DOVE E' FINITA LA “MERAVIGLIOSA GIORGIA” (COPY TRUMP), "PONTE" TRA USA E UE? SI E' DOVUTA ACCONTENTARE DI ANDARE DA CALENDA! E GLI ELETTORI INIZIANO AD ACCORGERSI DEL BLUFF DA “CAMALEONTE” DELLA PREMIER: FRATELLI D’ITALIA È SCESO AL 26,6%, E IL GRADIMENTO PER LA STATISTA FROM GARBATELLA È CROLLATO AI MINIMI DAL 2022 – IL PNRR A RISCHIO E LA PREOCCUPAZIONE DEL MONDO ECONOMICO-FINANZIARIO ITALIANO...

ing banca popolare di sondrio carlo cimbri steven van rijswijk andrea orcel - carlo messina

DAGOREPORT: OPA SU OPA, ARRIVEREMO A ROMA! - AVVISO AI NAVIGATI! LE ACQUISIZIONI CHE STANNO INVESTENDO IL MERCATO FINANZIARIO HANNO UN NUOVO PLAYER IN CAMPO: IL COLOSSO OLANDESE ING GROUP È A CACCIA DI BANCHE PER CRESCERE IN GERMANIA, ITALIA E SPAGNA - ED ECCO CHE SULLE SCRIVANIE DEI GRANDI STUDI LEGALI COMINCIANO A FARSI LARGO I DOSSIER SULLE EVENTUALI ‘’PREDE’’. E NEL MIRINO OLANDESE SAREBBE FINITA LA POP DI SONDRIO. SÌ, LA BANCA CHE È OGGETTO DEL DESIDERIO DI BPER DI UNIPOL, CHE HA LANCIATO UN MESE FA UN’OPS DA 4 MILIARDI SULL’ISTITUTO VALTELLINESE - GLI OLANDESI, STORICAMENTE NOTI PER LA LORO AGGRESSIVITÀ COMMERCIALE, APPROFITTERANNO DEI POTERI ECONOMICI DE’ NOANTRI, L’UNO CONTRO L’ALTRO ARMATI? DIFATTI, IL 24 APRILE, CON IL RINNOVO DEI VERTICI DI GENERALI, LA BATTAGLIA SI TRASFORMERÀ IN GUERRA TOTALE CON L’OPA SU MEDIOBANCA DI MPS-MILLERI-CALTAGIRONE, COL SUPPORTO ATTIVO DEL GOVERNO - ALTRA INCOGNITA: COME REAGIRÀ, UNA VOLTA CONFERMATO CARLO MESSINA AL VERTICE DI BANCA INTESA, VEDENDO IL SUO ISTITUTO SORPASSATO NELLA CAPITALIZZAZIONE DAI PIANI DI CONQUISTA DI UNICREDIT GUIDATA DAL DIABOLICO ANDREA ORCEL? LA ‘’BANCA DI SISTEMA’’ IDEATA DA BAZOLI CORRERÀ IL RISCHIO DI METTERSI CONTRO I PIANI DI CALTA-MILLERI CHE STANNO TANTO A CUORE A PALAZZO CHIGI? AH, SAPERLO…

andrea orcel giuseppe castagna anima

DAGOREPORT LA CASTAGNA BOLLENTE! LA BOCCIATURA DELL’EBA E DI BCE DELLO “SCONTO DANESE” PER L’ACQUISIZIONE DI ANIMA NON HA SCALFITO LE INTENZIONI DEL NUMERO UNO DI BANCO BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, CHE HA DECISO DI "TIRARE DRITTO", MA COME? PAGANDO UN MILIARDO IN PIÙ PER L'OPERAZIONE E DANDO RAGIONE A ORCEL, CHE SI FREGA LE MANI. COSÌ UNICREDIT FA UN PASSO AVANTI CON LA SUA OPS SU BPM, CHE POTREBBE OTTENERE UN BELLO SCONTO – IL BOTTA E RISPOSTA TRA CASTAGNA E ORCEL: “ANIMA TASSELLO FONDAMENTALE DEL PIANO DEL GRUPPO, ANCHE SENZA SCONTO”; “LA BCE DICE CHE IL NOSTRO PREZZO È GIUSTO...”

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….