corrado augias

"ESSERE DI DESTRA È FACILE, VUOL DIRE ANDARE INCONTRO ALLE SPINTE ISTINTIVE CHE TUTTI HANNO" - CORRADO AUGIAS, OSPITE A “DIMARTEDÌ”, DA BUON “SINISTRATO”, SEMPLIFICA L’APPARTENENZA IDEOLOGICA E LE SCELTE DEGLI ELETTORI CON IL VECCHIO SCHEMINO MANICHEO BUONI-CATTIVI: “QUEGLI ISTINTI VENGONO MODERATI E INDIRIZZATI MEGLIO DAL RAGIONAMENTO, DALLA CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI, DA UN SENSO NOBILE DI ALTRUISMO, TIPICO DELLA SINISTRA…" - VIDEO

Pina Francone per www.ilgiornale.it

 

corrado augias foto di bacco

"Essere di destra è facile, perché essere di destra vuol dire andare incontro a quelle che sono le spinte istintive che tutti, o quasi, hanno…". Così Corrado Augias pontifica in televisione parlando di destra e di sinistra. Ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, il giornalista (con un passato al Parlamento Europea da indipendente del Partito Democratico della Sinistra) dice la sua sul dibattito sullo ius soli e ius culturae, che in questi giorni sta tenendo banco.

 

Al suo fianco, nello studio del talk show di La7, siede Pier Luigi Bersani in qualità di esponente della sinistra italiana. Lo scrittore, dunque, spiega quella che secondo lui sarebbe la differenza tra essere di destra ed essere di sinistra: "Quelle spinte istintive vengono invece moderate te e indirizzate magari meglio dal ragionamento e dalla conoscenza degli argomenti e da un senso nobile di altruismo, tipico della sinistra". Insomma, la solita doppia morale e presunta superiorità della sinistra rispetto alla destra. L'84enne ex storico volto di Rai Tre veste i panni del professorone pontificando su concetti che appassionano più i salotti radical chic che il Paese reale.

corrado augias foto di bacco

 

Dunque Augias, non pago, prosegue nella sua filippica: "Essere di sinistra è più difficile, perché gioca su un terreno in cui la conoscenza degli argomenti è fondamentale. Quello di destra dice 'a me gli immigrati fanno schifo' e il suo discorso finisce lì...". E aggiunge: "E dico proprio questo perché noi viviamo ancora il trauma del 2016 e del 2017, quando arrivarono 36mila persone in un’estate, tutti profughi. Quello fu un trauma collettivo sottovalutato dalla sinistra: allora, solo l’ex ministro Marco Minniti ci pensò. E noi, oggi, viviamo ancora sull’onda di quel trauma lì…".

 

Augias

È qui che imbeccato dal conduttore, prende parole l’ex segretario del Partito Democratico, che dà la sua chiave di lettura: "Destra e sinistra esistono da sempre, da duemila anni e così sarà anche in futuro. Il punto, semmai, è un altro: ora come ora non si trovano più in giro quelli di destra e di sinistra". E poi fa un esempio quanto mai azzeccato per spiegare il fallimento della sinistra italiana: "Oggi c’è gente che si ritiene di sinistra e vota Salvini…". Infine, Bersani chiosa così: "Allora, quello che conta è il progetto, cioè l’idea di un Paese che possa tirare un po’ da tutte le parti. Io credo più a questo, quindi destra e sinistra ci sono, ma nessuna persona la do mai per persa…".

 

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