placido migliorino luigi di maio paola de micheli

PERCHÉ LE VERIFICHE SULLE STRADE IN LIGURIA NON SONO STATE FATTE DURANTE IL LOCKDOWN? – BELPIETRO: “IL CROLLO DEL MORANDI RISALE A DUE ANNI FA, E DOPO QUEL DISASTRO NE SONO VENUTI ALTRI. CHE CI VOLEVA A ORDINARE DELLE ISPEZIONI E POI, SE NECESSARI, DEGLI INTERVENTI A TUTELA DI CHI VIAGGIA?” – “A PRESCINDERE SE DAVVERO PLACIDO MIGLIORINO SIA RESPONSABILE DEI RALLENTAMENTI E SIA PURE UN FAN SFEGATATO DI DI MAIO, LA DE MICHELI HA UNA SOLA SOLUZIONE…”

1 – SIETE CURIOSI DI CAPIRE PERCHE’ IL TRAFFICO IN LIGURIA E’ PARALIZZATO? CHIEDETE A PLACIDO MIGLIORINO, RESPONSABILE UFFICIO ISPETTIVO DEL MINISTERO DEI TRASPORTI, NONCHÉ CONSULENTE DELLA PROCURA DI GENOVA, PERCHE’ 20 GIORNI FA HA CAMBIATO LE REGOLE DELLE ISPEZIONI NELLE GALLERIE DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA, STRACCIANDO UN PROTOCOLLO CHE LUI STESSO AVEVA FIRMATO 3 MESI FA – LO SA LA MINISTRA PAOLA DE MICHELI CHE MIGLIORINO È UN GRILLINO SFEGATATO AL PUNTO DI FARE UNA RACCOLTA FIRME SU CHANGE PER ‘’DI MAIO PREMIER’’?

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/flash-ndash-siete-curiosi-capire-perche-rsquo-traffico-liguria-241298.htm

 

 

2 – C'È UN MINISTRO CHE HA BLOCCATO LA LIGURIA

Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

placido migliorino 2

Non so se sia vero ciò che ieri riportava il sito di Roberto D'Agostino, secondo cui a bloccare la circolazione sulle autostrade della Liguria sarebbe stato, con una curiosa e improvvisa decisione, un funzionario del ministero delle Infrastrutture molto vicino a Luigi Di Maio, tanto vicino da aver raccolto le firme per una sua nomina a presidente del Consiglio.

 

Secondo Dagospia il dirigente Placido Migliorino venti giorni fa avrebbe cambiato le regole delle ispezioni nelle gallerie di Autostrade per l'Italia, stracciando un protocollo che lui stesso aveva firmato tre mesi prima, contribuendo così a paralizzare di fatto la circolazione.

 

la raccolta firme di placido migliorino per luigi di maio presidente del consiglio

Le cronache di questi giorni riferiscono di code chilometriche e di ritardi record per percorrere il tratto da Milano a Genova. I due capoluoghi di regione distano meno di 150 chilometri, che di regola non richiedono più di un'ora e 50 minuti. Da giorni invece, causa cantieri e controlli, se ne impiegano più del doppio, ossia anche quattro ore, il che equivale a una velocità media che non raggiunge i 40 chilometri l'ora: un viaggio che pare una Via crucis e per il quale è pure richiesto un pedaggio.

 

liguria code in autostrada

Di fronte all'ingorgo in pieno periodo vacanziero e per di più in una regione che trae dalle ferie e dai weekend buona parte del suo Prodotto interno lordo, la ministra dei Trasporti Paola De Micheli, parlamentare di rito piddino-bersaniano-zingarettiano e anche un po' renziano, ha spiegato che i controlli lungo la rete autostradale ligure non potevano essere rinviati.

 

paola de micheli.

«Vogliamo la sicurezza, perché non accada più quello che purtroppo è avvenuto in passato, quando è stato pagato un tributo inaccettabile», ha scritto su Facebook pensando di rabbonire gli italiani rimasti imbottigliati. Peccato che la dichiarazione social sia peggio di un'ammissione di colpevolezza, perché dopo giorni di code senza fine l'unica cosa che sa dire la De Micheli è che bisogna evitare un'altra tragedia tipo quella capitata, proprio a Genova, con il disastro del Ponte Morandi. Certo.

 

luciana lamorgese paola de micheli giuseppe conte luigi di maio

È ovvio che bisogna di regola impedire che i viadotti crollino, soprattutto se quando cedono ci sono sopra le macchine. E al tempo stesso si deve pure evitare che le gallerie caschino seppellendo chi vi viaggia all'interno. Diciamo che l'appello della ministra è degno di monsieur de La Palice: se un automobilista imbocca l'autostrada e si rassegna a pagare una tariffa, per altro alta, di sicuro non lo fa per mettersi in fila e procedere a passo d'uomo e men che meno lo fa per finire giù dal ponte a bordo del proprio veicolo.

ponte morandi a genova

 

La sicurezza dunque viene prima di qualsiasi altra cosa, perfino della necessità di raggiungere, pagando, una località in tempi brevi. E tuttavia, pur non avendo nulla da obiettare sui controlli per far sì che i viaggiatori non rischino la pelle superando un casello autostradale, ci domandiamo una cosa. A leggere le cronache risulta che Placido Migliorino, il dirigente che, secondo Dagospia, sarebbe all'origine del blocco autostradale, sia stato inviato in Liguria all'inizio di gennaio, allo scopo appunto di verificare la tenuta di gallerie e ponti.

 

placido migliorino

Da gennaio a oggi sono passati sei mesi, almeno tre dei quali sono stati trascorsi dagli italiani nelle loro rispettive abitazioni, costretti agli arresti domiciliari dal coronavirus. Se c'erano da fare - come pare a sentire Paola De Micheli - verifiche sulla sicurezza, i controlli non si potevano eseguire quando le autostrade erano praticamente deserte? Che ci fossero problemi lungo la rete, di certo al ministero dei Trasporti non l'hanno scoperto ieri. Il crollo del Morandi risale a due anni fa, e dopo quel disastro ne sono venuti altri, che hanno riguardato ancora una volta la Liguria.

 

danilo toninelli placido migliorino

Che ci voleva a ordinare delle ispezioni e poi, se necessari, degli interventi a tutela di chi viaggia? L'attuale ministro, succeduto a Danilo Toninelli, è in carica da settembre scorso, e dunque ha avuto tutto il tempo di ambientarsi nel nuovo incarico. Soprattutto ha avuto modo di disporre un'ispezione già a gennaio. Ma se era urgente la messa in sicurezza di ponti e gallerie, perché non anticiparla? Perché non approfittare del blocco?

 

Le nostre sono certo domande banali, ma crediamo che siano quelle che si rivolge ogni italiano, il quale si interroga sulla necessità di scegliere per i lavori proprio il periodo più frequentato dal traffico e dai vacanzieri. Per di più in una regione che vive di vacanze e che quest' anno, causa coronavirus, ha già perso molti habitué dei luoghi.

 

Placido Migliorino

Possibile che al ministero non si siano resi conto che ridurre le sedi stradali e rallentare la circolazione sarebbe stato un danno grave per una regione già duramente provata? La conclusione a noi pare una sola, a prescindere se davvero mister Placido sia il responsabile dei rallentamenti e sia pure un fan sfegatato di Di Maio, cioè del leader di un partito che è contro le opere pubbliche. Visto ciò che è successo e l'assoluta indifferenza davanti a disagi degli italiani che viaggiano, la ministra dei Trasporti ha una sola soluzione: trasportare al più presto sé stessa altrove. Probabilmente non riusciremo a liberare subito le strade, ma almeno ci libereremo di una presenza ingombrante e, soprattutto, dannosa.

placido migliorino 1Placido Migliorinogenova ponte morandigenova ponte morandi liguria code in autostrada 1il ponte morandi a genovale macerie dopo il crollo del ponte morandi a genovaliguria code in autostrada 3Placido Migliorinopaola de micheli. PAOLA DE MICHELI paola de michelimappa delle limitazioni autostrade in liguria liguria code in autostrada6liguria code in autostrada 2liguria code in autostrada 5 Placido Migliorino

Ultimi Dagoreport

woody allen ian bremmer la terrazza

FLASH! – A CHE PUNTO E' LA NOTTE DELL’INTELLIGHENZIA VICINA AL PARTITO DEMOCRATICO USA - A CASA DELL'EX MOGLIE DI UN BANCHIERE, SI È TENUTA UNA CENA CON 50 OSPITI, TRA CUI WOODY ALLEN, IMPEGNATI A DIBATTERE SUL TEMA: QUAL È IL MOMENTO GIUSTO E IL PAESE PIÙ ADATTO PER SCAPPARE DALL’AMERICA TRUMPIANA? MEGLIO IL CHIANTISHIRE DELLA TOSCANA O L’ALGARVE PORTOGHESE? FINCHE' IL POLITOLOGO IAN BREMMER HA TUONATO: “TUTTI VOI AVETE CASE ALL’ESTERO, E POTETE FUGGIRE QUANDO VOLETE. MA SE QUI, OGGI, CI FOSSE UN OPERAIO DEMOCRATICO, VI FAREBBE A PEZZI…”

meloni musk trump

DAGOREPORT – TEMPI DURI PER GIORGIA - RIDOTTA ALL'IRRILEVANZA IN EUROPA  DALL'ENTRATA IN SCENA DI MACRON E STARMER (SUBITO RICEVUTI ALLA CASA BIANCA), PER FAR VEDERE AL MONDO CHE CONTA ANCORA QUALCOSA LA STATISTA DELLA GARBATELLA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO PER OTTENERE UN INCONTRO CON TRUMP ENTRO MARZO (IL 2 APRILE ENTRERANNO IN VIGORE I FOLLI DAZI AMERICANI SUI PRODOTTI EUROPEI) - MA IL CALIGOLA A STELLE E STRISCE LA STA IGNORANDO (SE NE FOTTE ANCHE DEL VOTO FAVOREVOLE DI FDI AL PIANO “REARM EUROPE” DI URSULA). E I RAPPORTI DI MELONI CON MUSK NON SONO PIÙ BUONI COME QUELLI DI UNA VOLTA (VEDI IL CASO STARLINK), CHE LE SPALANCARONO LE PORTE TRUMPIANE DI MAR-A-LAGO. PER RACCATTARE UN FACCIA A FACCIA CON "KING DONALD", L'ORFANELLA DI MUSK (E STROPPA) E' STATA COSTRETTA AD ATTIVARE LE VIE DIPLOMATICHE DELL'AMBASCIATORE ITALIANO A WASHINGTON, MARIANGELA ZAPPIA (AD OGGI TUTTO TACE) - NELLA TREPIDANTE ATTESA DI TRASVOLARE L'ATLANTICO, OGGI MELONI SI E' ACCONTENTATA DI UN VIAGGETTO A TORINO (I SATELLITI ARGOTEC), DANDO BUCA ALL’INCONTRO CON L'INDUSTRIA DELLA MODA MILANESE (PRIMA GLI ARMAMENTI, POI LE GONNE)... 

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT: ELLY IN BILICO DOPO LA VERGOGNOSA SPACCATURA DEL PD ALL’EUROPARLAMENTO (UNICA VOCE DISSONANTE NEL PSE) SUL PIANO "REARM" DELLA VON DER LEYEN – SENZA LE TELEFONATE STRAPPACUORE DI ELLY AI 21 EUROPARLAMENTARI, E LA SUCCESSIVA MEDIAZIONE DI ZINGARETTI, CI SAREBBERO STATI 16 SÌ, 2 NO E TRE ASTENUTI. E LA SEGRETARIA CON 3 PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SI SAREBBE DOVUTA DIMETTERE – NEL PD, CON FRANCESCHINI CHE CAMBIA CASACCA COME GIRA IL VENTO E COL PRESIDENTE BONACCINI CHE VOTA CONTRO LA SEGRETARIA, E’ INIZIATA LA RESA DEI CONTI: PER SALVARE LA POLTRONA DEL NAZARENO, SCHLEIN SPINGE PER UN CONGRESSO “TEMATICO” SULLA QUESTIONE ARMI - ZANDA E PRODI CONTRARI: LA VOGLIONO MANDARE A CASA CON UN VERO CONGRESSO DOVE VOTANO GLI ISCRITTI (NON QUELLI DEI GAZEBO) – A PROPOSITO DI "REARM": IL PD DI ELLY NON PUÒ NON SAPERE CHE, VENENDO A MANCARE L'OMBRELLO PROTETTIVO DEGLI STATI UNITI TRUMPIANI, CON QUEL CRIMINALE DI PUTIN ALLE PORTE, IL RIARMO DEI PAESI MEMBRI E' UN "MALE NECESSARIO", PRIMO PASSO PER DAR VITA A UNA FUTURA DIFESA COMUNE EUROPEA (PER METTERE D'ACCORDO I 27 PAESI DELLA UE LA BACCHETTA MAGICA NON FUNZIONA, CI VUOLE TEMPO E TANTO DENARO...)

davide lacerenza giuseppe cruciani selvaggia lucarelli

TE LO DÒ IO IL “MOSTRO”! – SELVAGGIA LUCARELLI, CHE SBATTE AL MURO GIUSEPPE CRUCIANI, REO DI ESSERE NIENT’ALTRO CHE IL “MEGAFONO” DI LACERENZA, DIMENTICA CHE L’AUTORE DEL PRIMO ARTICOLO CHE HA PORTATO ALLA RIBALTA LE NEFANDEZZE DELLO SCIROCCATO DELLA GINTONERIA E’ PROPRIO LEI, CON UNA BOMBASTICA INTERVISTA NEL 2020 SULLE PAGINE DI T.P.I. (“LA ZANZARA” ARRIVA SOLO NEL 2023) – POI TUTTI I MEDIA HANNO INZUPPATO IL BISCOTTO SULLA MILANO DA PIPPARE DI LACERENZA. IVI COMPRESO IL PALUDATO “CORRIERE DELLA SERA" CHE HA DEDICATO UNA PAGINATA DI INTERVISTA AL "MOSTRO", CON VIRGOLETTATI STRACULT (“LA SCOMMESSA DELLE SCOMMESSE ERA ROMPERE LE NOCI CON L’UCCELLO, VINCEVO SEMPRE!”) - ORA, A SCANDALO SCOPPIATO, I TRASH-PROTAGONISTI DELLE BALORDE SERATE MILANESI SPUNTANO COME FUNGHI TRA TV E GIORNALI. SE FILIPPO CHAMPAGNE È OSPITE DI VESPA A “PORTA A PORTA”, GILETTI RADDOPPIA: FILIPPO CHAMPAGNE E (DIETRO ESBORSO DI UN COMPENSO) LA ESCORT DAYANA Q DETTA “LA FABULOSA”… - VIDEO

andrea scanzi

DAGOREPORT - ANDREA SCANZI, OSPITE DI CATTELAN, FA INCAZZARE L’INTERA REDAZIONE DEL “FATTO QUOTIDIANO” QUANDO SPIEGA PERCHÉ LE SUE “BELLE INTERVISTE” VENGONO ROVINATE DAI TITOLISTI A LAVORO AL DESK: “QUELLO CHE VIENE CHIAMATO IN GERGO ‘CULO DI PIETRA’ È COLUI CHE NON HA SPESSO UNA GRANDE VITA SOCIALE, PERCHÉ STA DENTRO LA REDAZIONE, NON SCRIVE, NON FIRMA E DEVE TITOLARE GLI ALTRI CHE MAGARI NON STANNO IN REDAZIONE E FANNO I FIGHI E MANDANO L'ARTICOLO, QUINDI SECONDO ME C'È ANCHE UNA CERTA FRUSTRAZIONE” - “LO FANNO UN PO’ PER PUNIRMI” - I COLLEGHI DEL “FATTO”, SIA A ROMA CHE A MILANO, HANNO CHIESTO AL CDR DI PRENDERE INIZIATIVE CONTRO SCANZI - CHE FARA’ TRAVAGLIO? - LE SCUSE E LA PRECISAZIONE DI SCANZI - VIDEO!