AZZ…OLINA CHE PROMOZIONE! – BUFERA SUL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE DOPO CHE IL SUO NOME È COMPARSO NELLA GRADUATORIA DEI 450 NUOVI PRESIDI ASSUNTI CHE DOVREBBERO PRENDERE SERVIZIO DA SETTEMBRE - MENTRE LA SCUOLA È NEL CAOS, LA AZZOLINA SI È ASSICURATA IL PIANO B – SALVINI TUONA: “COME SE IO MI FOSSI ASSUNTO NEI VIGILI DEL FUOCO” – PROPRIO ORA CHE LA PENTASTELLATA SENTE IL FIATO SUL COLLO DELLA BOSCHI…
Brunella Bolloli per "Libero Quotidiano"
Mancano prof e dirigenti scolastici e la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina corre ai ripari: mega infornata tra chi ha passato il concorso («assumeremo 84.808 docenti»). Si scorrono le graduatorie e, sorpresa, tra i 450 nuovi assunti come presidi che dovrebbero prendere servizio da settembre compare lei medesima, Lucia Azzolina, nata il 25 agosto dell'82 a Siracusa: non vi è dubbio che si tratti proprio della pentastellata che siede, con alterne fortune, sulla poltrona più alta di viale Trastevere. Poltrona piuttosto traballante.
Per la Lega, infatti, la ministra si deve dimettere: «Azzolina si autoassume da preside», insorge il partito di Matteo Salvini, che da tempo boccia la grillina, giudicata inadatta al ruolo, specie ora con la grana dei banchi con le rotelle e le lezioni ferme. «La scuola italiana merità di più», dice.
Sulla "promozione" a preside i primi ad andare alla carica sono i due capigruppo del Carroccio, Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Insieme al responsabile Scuola del partito, il senatore Matteo Pittoni, svelano la vicenda che non ha nulla di penalmente rilevante, ci mancherebbe, ma solleva una questione di opportunità politica e soprattutto smaschera l'ennesima ipocrisia dei Cinquestelle, sempre pronti ad alzare il ditino contro gli avversari, a fare i moralizzatori con la patente di purezza; a loro le poltrone facevano schifo e, invece, poi ci si sono seduti sopra e ora non le mollano più, anzi ne vogliono occupare sempre di più.
Dunque, nel giorno in cui la ministra annuncia la firma del Protocollo sulla Sicurezza nelle scuole e trova l'accordo con i sindacati per la ripartenza dopo il Covid; mentre i genitori brancolano ancora nel buio e si preparano ogni mattina a misurare la febbre ai pargoli e non si sa se in classe sarà obbligatorio tenere la mascherina oppure no, attorno alla Azzolina scoppia la bagarre e lei, nel mirino delle opposizioni, è costretta a spiegare.
«Non c'è alcun conflitto d'interessi», dice una nota del ministero. Dopo avere conseguito due lauree (Storia e Filosofia e Giurisprudenza), già docente in vari licei, nel 2017 Lucia Azzolina ha risposto al bando per futuri dirigenti scolastici, e fin qui nessun problema: ne aveva tutti i diritti.
Nel 2018 è entrata in Parlamento nelle fila del M5S e quasi subito, cioè l'anno successivo, è stata catapultata al governo in qualità di sottosegretario all'Istruzione. Nel 2019 ha partecipato al concorso per dirigenti e l'ha passato, il suo nome compare negli elenchi di chi ha superato le prove e del resto è scritto anche nero su bianco sul sito del Miur. Era già deputata nonché membro della commissione Cultura della Camera e nello stesso anno è stata nominata sottosegretario all'Istruzione: perché ha partecipato a quel concorso?
Non c'è una norma che lo vieta, anche qui nulla di illecito, però è curioso che una parlamentare della Repubblica, impegnata al governo, abbia deciso di concorrere, i due ruoli non si conciliano. Forse non credeva neppure lei alla durata dell'esecutivo e voleva un piano B? Adesso, visto che bisogna rispettare il distanziamento, serve personale e le classi pollaio sono abolite, ecco che il ministero ha deciso l'assunzione delle 450 unità vincitrici del concorso del 2017.
In pratica, Azzolina rientrerebbe al liceo da preside anziché da semplice docente. Una bella promozione. Per questo il centrodestra è andato all'attacco. «Il conflitto d'interessi per i 5Stelle vale solo quando riguarda gli altri?», ha tuonato la capogruppo di Fi al Senato, Anna Maria Bernini.
Ironica la collega Licia Ronzulli, che punta il dito sulla prova non proprio da prima della classe della ministra: «Brava com' è... la persona giusta al posto giusto». Di «approssimazione» parla Fabio Rampelli di Fdi. E Salvini aggiunge: «Come se io mi fossi assunto nei vigili del fuoco».
Ma dal dicastero di viale Trastevere stoppano le polemiche: «Non possiamo smettere di assumere solo perché tra i vincitori del concorso figura anche la ministra». E la diretta interessata in serata in tv si difende: «Sono molto orgogliosa di aver fatto il concorso, alzandomi alle 5 per studiare. Mi sono fatta un mazzo quadrato».
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