serbia kosovo

BALCANI IN FIAMME! IL PRESIDENTE SERBO, ALEKSANDAR VUCIC, HA MESSO IN STATO DI MASSIMA ALLERTA L'ESERCITO E HA ORDINATO AI MILITARI DI AVVICINARSI AL CONFINE CON IL KOSOVO (ANNAMO BENE!) - LA TENSIONE SI È ALZATA DOPO GLI SCONTRI TRA ALCUNI MANIFESTANTI SERBI E LA POLIZIA KOSOVARA A ZVECAN (CITTÀ A MAGGIORANZA SERBA) – GLI AGENTI HANNO SPARATO GAS LACRIMOGENI CONTRO CHI PROTESTAVA...

Estratto da www.europa.today.it

 

aleksandar vucic

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha messo l'esercito del Paese in stato di massima allerta e ha ordinato alle unità dell'esercito di avvicinarsi al confine con il Kosovo. La decisione è arrivata dopo che sono scoppiati nuovi scontri tra manifestanti e polizia in una città a maggioranza serba nel Paese vicino.

 

vladimir putin aleksandar vucic

"È stato ordinato un movimento urgente di truppe verso il confine con il Kosovo", ha dichiarato il ministro della Difesa Milos Vucevic in una trasmissione televisiva in diretta. "È chiaro che il terrore contro la comunità serba in Kosovo è in atto", ha aggiunto.

 

Il presidente serbo Aleksandar Vucic

La polizia ha sparato gas lacrimogeni nella città di Zvecan per disperdere una folla che si trovava davanti a un edificio comunale. I manifestanti stavano cercando di impedire al neoeletto sindaco di etnia albanese di entrare in carica dopo un'elezione che i serbi del Kosovo avevano boicottato.

 

Circa 50mila serbi residenti in quattro municipalità del Kosovo settentrionale, tra cui Zvecan, hanno evitato il voto del 23 aprile per protestare contro il mancato accoglimento delle loro richieste di maggiore autonomia, una nuova battuta d'arresto per l'accordo di pace di marzo tra Pristina e Belgrado, che era stato siglato dopo mesi di scontri e proteste grazie alla mediazione di Ue e Usa.

 

kosovo serbia tensione

In un comunicato, la polizia del Kosovo ha dichiarato che cinque dei suoi agenti sono stati leggermente feriti quando i manifestanti li hanno colpiti con pietre e altri oggetti. Quattro veicoli della polizia sono stati attaccati, uno dei quali è stato dato alle fiamme. Nell'area sono stati uditi anche degli spari.

 

blocchi stradali kosovo serbia

Blerim Vela, capo dello staff del presidente del Kosovo VjosaOsmani, ha accusato "le strutture illegali e criminali della Serbia" di aver inasprito le tensioni e le azioni contro le forze dell'ordine. "La violenza non prevarrà. La Serbia è pienamente responsabile dell'escalation", ha dichiarato in un comunicato. […]

SERBIA KOSOVOkosovo serbia grafico ispi

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA