giuseppe conte beppe grillo due per mille 2xmille

IL SILENZIO DI GRILLO È MOLTO RUMOROSO: BEPPE-MAO È INCAZZATO NERO CON CONTE PER LA STORIA DEL DUE PER MILLE. I PARLAMENTARI VICINI ALL’ELEVATO DI TORNO: “SI SENTE TRADITO. CI STIAMO SVENDENDO PER POCHI SOLDI, AL MASSIMO ARRIVEREMO A 500MILA EURO”. INTANTO SUI SOCIAL GIRANO LE FRASI RILASCIATE DAI BIG PENTASTELLATI NEL CORSO DEGLI ANNI CONTRO IL FINANZIAMENTO PUBBLICO (BEI TEMPI…)

Emilio Pucci per “il Messaggero”

 

giuseppe conte 3

La protesta corre sulle chat. Il Movimento 5Stelle fa cadere un altro tabù, con una votazione online dice sì al due per mille ma nei gruppi parlamentari cresce la distanza con il presidente pentastellato Conte. Malessere soprattutto al Senato, ma anche alla Camera emergono dubbi e perplessità sulla nuova direzione di marcia imposta dall'ex presidente del Consiglio.

 

due per mille

«Ci stiamo svendendo per pochi soldi. La Lega prende tre miliardi dal due per mille, noi al massimo arriveremo a 500mila euro», il refrain. Sui social gira un lungo elenco di dichiarazioni che ricordano i principi del Movimento sempre difesi da Grillo. E il più irritato, riferisce chi gli ha parlato, è proprio il Garante che si è chiuso in un lungo silenzio.

 

giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza

«Si sente tradito», spiega una fonte parlamentare. «Vi consiglio di non destinare a nessun partito il 2x1000. Così faremo risparmiare gli italiani», scriveva il 17 maggio 2015 Di Maio, noi non vogliamo soldi pubblici e per questo non ne abbiamo fatto richiesta».

 

«Ogni euro che destinate attraverso il 2x1000 ad una forza politica, è un euro in meno per sanità, scuola ed altri servizi», osservava l'attuale ministro degli Esteri, «i vampiri avevano bisogno di sangue, si sono inventati il 2x1000 facendolo passare per erogazione volontaria». Il 15 dicembre 2013 altro stop: «Si tratta di soldi pubblici che i cittadini potrebbero destinare allo Stato».

IL POST DEL MOVIMENTO 5 STELLE CONTRO IL 2XMILLE (NEL 2014)

 

«LEGGE TRUFFA»

Altri tempi dunque. Il 17 ottobre 2013 il blog delle Stelle parlava di legge truffa che consegna «ufficialmente la politica nelle mani dei grandi potentati economici, delle lobby e persino delle associazioni criminali alla ricerca di nuovi e più redditizi canali di riciclaggio del denaro sporco».

 

giuseppe conte 1

Ancora più netto un post del 1 giugno dello stesso anno: «Non cambieranno mai». Il 9 settembre del 2015: «Le donazioni del 2 per mille sono risorse sottratte allo Stato per finire nei forzieri dei partiti. Una sanatoria sui rendiconti della politica». L'8 dicembre 2014: «Perché non è presente il M5S in questa lista? Perché il nostro non è un partito». Poco più di un anno fa, il 24 novembre 2020, la dichiarazione di Crimi: «Il due per mille? Inattuabile, abbiamo principi precisi».

 

due per mille

I NUMERI

Ora si cambia. Hanno votato 33.967 iscritti su 131.760 aventi diritto al voto. I sì sono stati 24.360, i no 9.531. In occasione della ratifica del nuovo ruolo di Conte l'affluenza era stata doppia. Ma il giurista pugliese, premettendo che «la richiesta» di accedere al 2 per mille «era già sul tavolo», esulta: «C'è stata un'ottima partecipazione e il 72% è a favore. Se accettiamo il principio della democrazia diretta, è questo».

due per mille ai partiti

 

 Il capogruppo M5S a Montecitorio, Crippa, in mattinata aveva espresso riserve: «Il rischio è che il finanziamento che ne consegue sia esiguo e limitato rispetto a togliere un caposaldo di non finanziamento pubblico del Movimento». «Serviva un dibattito più approfondito», afferma il senatore Di Nicola. Ma Conte tira dritto. «Il principio del Movimento 5Stelle - sottolinea - è che gli iscritti si pronunciano su tutti i passaggi più significativi della vita associativa».

giuseppe conte ph luca santese e marco p valli

 

Ora i soldi saranno destinati ad iniziative sul territorio, serviranno a coprire i mancati introiti di quei parlamentari che non versano a fine mese. Per bilanciare la svolta M5S ha votato per destinare 4 milioni di restituzioni a iniziative benefiche di solidarietà Emergency, Gruppo Abele Onlus, Lega del Filo d'oro e Medici senza frontiere in primis - e a progetti di ricerca del Cnr. «M5S per stare al passo con questa nuova fase politica dell'Italia deve fare profondi cambiamenti, Conte ce la sta mettendo tutta», dice Di Maio.

 

«M5S è diventato un partito come gli altri», mette il coltello nella piaga il dem Marcucci. A soffiare sul fuoco sarà Di Battista che sta preparando il nuovo partito per cercare di convogliare tutti i pentastellati delusi. L'ex M5s Villarosa ha già aderito al progetto Su la testa. Il rischio per il Movimento resta la balcanizzazione sul voto del Quirinale. Sul tavolo poi il tema alleanze («Non saremo mai subalterni al Pd», la rassicurazione di Conte) e la nuova struttura del Movimento.

Fico Di Battista Di MaioGIUSEPPE CONTE A OTTO E MEZZO

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