beppe grillo giancarlo cancelleri

GRILLISMO ALLA SICILIANA - BEPPEMAO LANCIA IL SUO FEDELISSIMO GIANCARLO CANCELLERI COME CANDIDATO GOVERNATORE IN SICILIA - MA I “MOVIMENTISTI” CONTESTANO LA VOTAZIONE ONLINE SUL BLOG CHE LO HA INCORONATO: “NON C’E’ NESSUNA TRASPARENZA”

beppe grillo davide casaleggiobeppe grillo davide casaleggio

Ilario Lombardo per “la Stampa”

 

Li intravedi dietro al palco, gli unici in giacca da abito, sempre assieme: Luigi Di Maio e il suo avatar siciliano Giancarlo Cancelleri. Il vincitore, atteso, predestinato, confezionato dai vertici del M5S per questa contesa che non regala sorprese, nonostante più di qualcuno tra i militanti di tutta l' isola abbia provato a replicare il ribaltone di Genova. Invece ha vinto chi doveva vincere, chi negli anni ha scalato il cuore di Beppe Grillo, di Davide Casaleggio, di Di Maio.

 

Il candidato alla presidenza della Sicilia che promette «tagli ai vitalizi e agli stipendi dei deputati siciliani», ha un curriculum da fedelissimo, un posto garantito nella nuova dirigenza del M5S che è quanto la tappa palermitana sancisce definitivamente. Gli assenti parlano più dei presenti. Tra i pochi senatori e deputati arrivati a Palermo non c' è nessuno che incarna l' animo più movimentista e più critico in questi tempi in cui anche tra i 5 Stelle non soffiano venti favorevoli ai barconi dei profughi.

beppe grilli giancarlo cancelleribeppe grilli giancarlo cancelleri

 

Invece ci sono Alfonso Bonafede, Riccardo Fraccaro, la zarina ligure, responsabile del pasticcio genovese, Alice Salvatore. Insieme li ritrovi nell' albergo di Grillo, dove Cancelleri è l'unico dei candidati presenti, l'unico anche in aeroporto quando arriva Casaleggio, mentre è ancora in corso la votazione on line. Le proteste di chi ha chiesto più trasparenza e ha preteso che la Casaleggio Associati fornisse i singoli voti presi dai candidati al primo turno, restano come un rumore inascoltato sullo sfondo ma rischiano di trasformarsi in una silenziosa valanga, in una terra che è già stata provata dalle faide grilline.

 

BEPPE GRILLO GIANCARLO CANCELLERIBEPPE GRILLO GIANCARLO CANCELLERI

La storia dei due Movimenti è antica ma sempre attuale. Uno è strutturato attorno a Di Maio, come una cintura a sua tutela. L'altro è lontano da Palermo e, per il momento, tace.

La consacrazione di Cancelleri è la nuova celebrazione del deputato lanciato a divenire il candidato premier, l'unico a salire sul palco a testimoniare che la Sicilia il 5 novembre deve diventare grillina. Qui, dice Di Maio, «inizia la fase 2 del M5S, la fase del governo della Sicilia e poi dell'Italia».

 

Di Maio nega alleanze «con i vecchi partiti» ma lo fa lasciando come suggestione la possibilità che in Sicilia, anche per le regole elettorali, potrà esserci qualche convergenza locale. Sicuramente la fase 2 prevede la costante orazione sull' immigrazione che in un'isola che è frontiera fa subito presa sulla platea.

 

giancarlo cancelleri giancarlo cancelleri

«La Sicilia è stata utilizzata come base per bombardare la Libia e in cambio cosa ha ricevuto? Migliaia di migranti che arrivano sulle sue coste». Di Maio martella sul tema e si prende tanti applausi ma non dimentica l'accoglienza che è nello spirito dei siciliani, rimanendo sempre in bilico tra realismo e opportunità politica: «I salvataggi sono una cosa, ma andare a prenderli in Libia e portarli qui è traghettamento».

 

GIANCARLO CANCELLERI E I GRILLINI SICULI GIANCARLO CANCELLERI E I GRILLINI SICULI

Di migranti si parla, ovviamente, ma non tutti possono parlarne. Non i nove candidati alla presidenza a cui è stato imposto di non rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. Lo racconta Alì Listì Maman, originario del Niger, dopo una scenetta gustosa che restituisce il solito vizio del M5S con la stampa. L' attivista che lo accompagna invia un sms ad Alì che fa finta di rispondere al telefono. Non recita al meglio e infatti è costretto ad ammettere: «Dai, conosci le regole del M5S, non è omertà.

CANCELLERI GIANCARLO CANCELLERI GIANCARLO

 

Parlerò dopo». Dirà quello che aveva detto qualche settimana fa quando strappò, deluso dalla linea sposata dal M5s sui profughi? Si vedrà. Intanto Giampiero Trizzino, il rivale sconfitto da Cancelleri, annuncia che farà battaglia in nome della solidarietà.

Lo spettacolo prevedeva una scaletta precisa. Una scenografia all' aperto vicino al mare disegnata sulle convention americane, con i sostenitori dei candidati seduti a corona attorno al palco, con i braccialetti colorati per l'accesso e i ventagli brandizzati regalati per difendersi dalla calura.

Giancarlo Cancelleri Beppe GrilloGiancarlo Cancelleri Beppe Grillo

 

La luce acida del tramonto non porta la brezza attesa della sera. Ma è a quel punto che arriva la ciurma di Grillo che parla di giapponesi, ingegneria anti-sismica, termiti. Il sogno della Sicilia è cominciato con la sua maoista traversata dello Stretto. «Se non vinciamo - dice ora - non verrò più a nuoto ma con una barca di 25 metri e vi manderò tutti a fanculo» Poi arriva il momento della busta con il vincitore, musica dei Coldplay e coriandoli. Grillo annuncia: «Giancarlo Cancellieri!», ma sbaglia il suo nome e ci infila una "i" di troppo. Il candidato governatore si gode l' abbraccio della folla e chiama sul palco la possibile futura first lady, la fidanzata Elena Catanzaro. Anche nello show degli affetti il M5S si scopre un po' più americano.

Ultimi Dagoreport

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?