BERLUSCONI RIESCE A CREARE SCOMPIGLIO NELLA MAGISTRATURA ANCHE DOPO LA SUA MORTE – MOLTE TOGHE SONO IN RIVOLTA CONTRO IL COMUNICATO STAMPA DI CORDOGLIO PER LA MORTE DEL CAV INVIATO DALL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MAGISTRATI. SILVIO VIENE RICORDATO COME “UN INDISCUSSO PROTAGONISTA DELLA STORIA DEL NOSTRO PAESE”. NINO DI MATTEO: “È IRRISPETTOSO DEI COLLEGHI CHE SONO STATI UCCISI DALLA MAFIA NEL LUNGO PERIODO NEL QUALE BERLUSCONI HA VERSATO NELLE CASSE DI COSA NOSTRA CENTINAIA DI MILIONI DELLE VECCHIE LIRE”
Estratto dell’articolo di Antonella Mascali per “il Fatto Quotidiano”
Un comunicato della Giunta dell’Anm in lode di Silvio Berlusconi, da morto, sta facendo infuriare decine di magistrati che sono tornati a riempire la mailing-list dell’associazione delle toghe. Fra i magistrati “indignati” con l’Anm per aver definito Berlusconi “indiscusso protagonista” della storia del nostro Paese c’è Nino Di Matteo, che quasi mai ha scritto nella mailing list dell’Anm
Il suo nome, è bene precisarlo, lo possiamo fare perché gli abbiamo chiesto l’autorizzazione a citarlo, dopo aver visionato diverse mail. Per evidenti motivi di privacy, non riportiamo le firme degli autori degli altri messaggi. Possiamo dire che sono sia pm sia giudici i quali si sono dissociati dal comunicato di lunedì in cui si legge che “L’Associazione Nazionale Magistrati si unisce ai sentimenti di cordoglio per la scomparsa del presidente sen. Silvio Berlusconi, indiscusso protagonista, per un lungo e importante periodo, della vita politica del Paese”.
Ha scritto Di Matteo: il comunicato “è fuori luogo e persino irrispettoso dei colleghi che sono stati uccisi dalla mafia nel lungo periodo nel quale Berlusconi ha versato nelle casse di Cosa Nostra centinaia di milioni delle vecchie lire. Lo ha stabilito la sentenza definitiva Dell’Utri. Non mi sento rappresentato da chi ‘dimentica’ queste cose. E sono sicuro che il mio pensiero sia condiviso da molti, moltissimi colleghi”.
La frase più ricorrente dei messaggi che Il Fatto ha potuto leggere, quella che ha dato inizio alla protesta è “Not in my name, please!”. Le toghe non hanno proprio digerito quell’“indiscusso protagonista”. Si legge nella prima mail, che ha dato il via alla protesta: “Indiscusso? L’Anm è l’associazione dei magistrati italiani o ha cambiato acronimo e sta per Amnesia dissociativa? Ma allora aveva ragione il compianto defunto quando ci definiva ‘matti’, ‘antropologica- mente diversi dalla razza umana’, ‘il cancro peggiore della nostra democrazia’. Ma chi ha scritto questa nota? Not in my name, please!”.
il feretro di silvio berlusconi passa davanti al tribunale di milano
[…] Il silenzio sarebbe stato meglio per molti magistrati: “Viene subito in mente il don Abbondio di Manzoni. Se uno il coraggio e la dignità non li ha certo non se li può inventare. Ma allora magari stare zitti”; “Di fronte alla morte se non si può parlare bene si tace. Quindi l’Anm avrebbe dovuto tacere”;
berlusconi con ghedini a bari processo escort
“Aggregarsi al servo encomio come ha fatto l’Anm significa rendersi complici di una cosa molto grave, la beatificazione del morto, in- giusta e dannosa per i valori di verità che la Costituzione ci impone di difendere”; “Come cristiana ho recitato la mia preghiera per l’anima di Berlusconi (così come per quella di Francesco Nuti, che ha avuto la sventura di morire lo stesso giorno), ma da magistrato non avrei mai sottoscritto un tale comunicato. […]
berlusconi al tribunale di napoli per il processo lavitolaberlusconi al tribunale di napoli per il processo lavitola2 berlusconi al tribunale di napoli per il processo lavitola