BERLUSCONI-NAPOLITANO, UN AMORE SBOCCIATO CON UN SETTENNATO DI RITARDO

1 - NAPOLITANO: BERLUSCONI, INECCEPIBILE E STRAORDINARIO
(ANSA)
- "Il discorso più ineccepibile e straordinario che io abbia mai sentito in 20 anni". Lo afferma Silvio Berlusconi commentando il discorso di Giorgio Napolitano.

2 - NAPOLITANO GIURA, IN AULA PARLAMENTO SPACCATO A META': APPLAUSI DA UNIONE; IN POCHI DI AN-LEGA; FREDDEZZA BERLUSCONI
ANSA del 15 maggio 2006

Impossibile non notarlo. L'Aula che assiste al giuramento del nuovo presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e' spaccata a meta'. E non solo per gli applausi che quasi sempre solo il centrosinistra gli tributa. Ma anche fisicamente. La parte dell'emiciclo alla sinistra dello scranno presidenziale e' pienissima. Molti parlamentari ascoltano il discorso in piedi, stipati nelle scalette laterali dell'Aula. La parte destra invece e' semivuota. Soprattutto nelle fila di An e della Lega. Tanto che molti parlamentari dell'Unione si 'espandono' andando ad occupare quei banchi deserti.

Dietro al capogruppo di An alla Camera Ignazio La Russa, infatti, ad un certo punto trovano posto diellini come Gianclaudio Bressa, Andrea Papini ed Enzo Bianco e il Verde Paolo Cento. Anche gli umori sono differenti. Nella solennita' della cerimonia i parlamentari della maggioranza ascoltano con attenzione e sottolineano l'intervento di Napolitano con ben 31 applausi in 40 minuti. Volti scuri e tanta freddezza invece nella Cdl. A cominciare da Silvio Berlusconi che, visibilmente contrariato, non batte quasi mai le mani. E mentre il nuovo capo dello Stato parla, sfoglia insistentemente il libricino blu che descrive il programma della cerimonia.

Al massimo scuote la testa o, piu' raramente, annuisce. E' lui che dovra' accompagnare il nuovo capo dello Stato al Quirinale, insieme ai presidenti delle Camere. Cosi' come prevede il cerimoniale della Repubblica. Ma per ora, in Aula, verso di lui ostenta solo gelo e indifferenza. Anche il ministro degli Esteri Gianfranco Fini e' parco di applausi. E anche lui sembra ascoltare malvolentieri quel giuramento del ''primo comunista'' alla presidenza della Repubblica.

Mentre l'ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini torna a sedersi con gli altri parlamentari nelle prime file riservate ai deputati del centrodestra, molti esponenti della Cdl preferiscono addirittura disertare Montecitorio. O arrivano in ritardo, come il capogruppo di FI Renato Schifani, che fa il suo ingresso nell'emiciclo a pochi minuti dalla fine del discorso, restando in piedi accanto all'uscita. Anche i leghisti 'latitano'.

A cominciare dall'ex ministro delle Riforme Roberto Calderoli e dal Guardasigilli Roberto Castelli, impegnati a Milano nella riunione fissata proprio in concomitanza con il giuramento. Eppure Napolitano ce la mette tutta per rassicurarli. Spiega che sara' il presidente di tutti e che sono molti i temi sui quali sara' possibile avviare un confronto tra i poli. Cita il Papa e ha parole dure contro il terrorismo di matrice islamica. Ma non riesce a riscaldare i loro animi. Il richiamo alla Resistenza, l'omaggio a Nilde Iotti e il riferimento al rientro dei soldati italiani dall'Iraq convincono poco quelli del centrodestra che si lasciano scappare qualche applauso solo quando il nuovo inquilino del Colle parla si' della Resistenza, ma anche di ''zone d'ombra, eccessi e aberrazioni'' che ci sono stati.

E quando rende omaggio al suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi. Cosi', quando Napolitano ribadisce che ''non sara' il presidente solo della maggioranza che lo ha eletto'', dai banchi della Cdl si alza solo un flebile e ironico ''Nooo!''. I senatori a vita, schierati al banco dei relatori, quello che campeggia al centro dell'Aula, ascoltano con attenzione e applaudono. A cominciare da Oscar Luigi Scalfaro, che siede accanto a Giulio Andreotti.
Ma di fronte a loro ci sono i ministri e il presidente del Consiglio. E l'umore e' tutt'altro. Pochissimi battimani e tanta freddezza. Per non parlare delle due sedie vuote che colpiscono l'attenzione dei giornalisti che affollano le tribune: quelle dei ministri del Carroccio che ai posti del governo non si fanno vedere. L'unico ministro che 'reagisce' alle parole di Napolitano e' il responsabile della Difesa Antonio Martino, che mette la mano sulla spalla del premier quando il nuovo capo dello Stato, tra le altre personalita' della Repubblica, cita suo padre: Gaetano Martino. Per il resto e' gelo. Ma Napolitano va avanti nel discorso. Imperturbabile. Parla con serenita' e non alza quasi mai lo sguardo.

Si interrompe con pazienza agli applausi e si commuove. Come dopo il giuramento. Il vestito scuro e' impeccabile e la voce si alza chiara e forte. Annuncia che intende svolgere il suo impegno al Quirinale nei limiti previsti dalla Costituzione, all'insegna della sobrieta'. E sobrieta' sembra essere anche la cifra della moglie Clio che, vestita in tailleur blu accompagnato da un piccolo cappellino di identico colore, con i due figli e i due nipotini preferisce seguire la cerimonia non dalla tribuna presidenziale come vorrebbe la consuetudine, ma da una posizione laterale, piu' defilata.

La giornata alla Camera, una di quelle che ha messo a dura prova il cerimoniale di Montecitorio, per Napolitano si conclude in meno di un'ora. Dopo il giuramento, che viene sottolineato da 21 salve di cannone sparate dal Gianicolo e dopo aver rivolto il suo messaggio al Parlamento, lascia il Palazzo. Deve rendere omaggio al Milite ignoto e poi, a bordo della Flaminia decappottabile presidenziale, deve raggiungere il Quirinale. Dove c'e' Ciampi che lo aspetta per il passaggio di consegne.

 

 

BERLUSCONI NAPOLITANO Napolitano - BerlusconiNapolitano e Berlusconi addormentato BERLUSCONI NAPOLITANONAPOLITANO BERLUSCONI berlusconi-napolitanoBERLUSCONI E NAPOLITANO

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...