licia ronzulli marta fascina silvio berlusconi

SCRIVE BERLUSCONI, SI LEGGE RONZULLI - IL CAV NON RISPONDE MAI AGLI ARTICOLI SU DI LUI E SU FORZA ITALIA MA, GUARDA CASO, SI SCOMODA PER RISPONDERE ALL’ARTICOLO DEL “CORRIERE” CHE HA RIPORTATO IL MALESSERE NEL PARTITO PER IL RUOLO DI LICIA RONZULLI E MARTA FASCINA: “GLI FILTRANO LE TELEFONATE”, “HANNO L’ARROGANZA DELL’ASSO PIGLIA TUTTO” - NELLA LETTERA, FIRMATA DA BERLUSCONI (SCRITTA DA CHI?), SI LEGGE: “I MIEI COLLABORATORI ATTUANO SOLO LE MIE INDICAZIONI E NEI LORO COMPORTAMENTI HO PIENA FIDUCIA” - LA RISPOSTA DELL’AUTORE DEL PEZZO, ROBERTO GRESSI: “QUANTO SCRITTO È FRUTTO DI UN LAVORO SERIO E FATICOSO: È IL RACCONTO DI UN MALESSERE DIFFUSO, NE TENGA CONTO”

 

 

«IN FORZA ITALIA LA LINEA È CHIARA COSÌ COME LE MIE INDICAZIONI»

Lettera di Silvio Berlusconi al “Corriere della Sera”

 

LICIA RONZULLI SILVIO BERLUSCONI

Caro direttore,

Roberto Gressi sul Corriere del 29 maggio mi definisce, fra l'altro, «stanco e annoiato». È forse l'unica cosa vera, di quel lungo articolo dedicato a Forza Italia: se il maggiore quotidiano italiano, il più antico e prestigioso, si riduce a mettere insieme una serie di pettegolezzi e maldicenze, neppure originali, per spiegare le vicende di un grande movimento politico come Forza Italia, allora c'è davvero motivo di essere stanchi e annoiati della qualità della narrazione politica in Italia.

MARTA FASCINA E SILVIO BERLUSCONI DA SORBILLO A NAPOLI

 

E non c'è da meravigliarsi che siano stanchi e annoiati anche i lettori e gli elettori, che sempre più spesso purtroppo disertano le urne. Voglio credere, signor direttore, proprio per la stima che ho di Lei e del Corriere , che il pezzo di Roberto Gressi rifletta solo l'opinione personale dell'autore. Al quale consiglierei, per conoscere davvero cos'è Forza Italia, di non limitarsi a raccogliere le maldicenze di pochi scontenti, ma di parlare con le migliaia di militanti, di dirigenti, di eletti, con i parlamentari e i membri del governo, che partecipano con entusiasmo al nostro progetto politico.

 

silvio berlusconi licia ronzulli

Un progetto liberale, cristiano, europeista, garantista, che rende Forza Italia qualcosa di unico nella storia e nell'attualità della politica italiana, la chiave di volta di un centrodestra di governo, l'espressione in Italia della maggiore famiglia politica europea, il Partito popolare europeo.

 

Nella grande manifestazione di Napoli, solo pochi giorni fa, alla quale Lei signor direttore ci ha fatto l'onore di partecipare come ospite, questa Forza Italia si è stretta ancora una volta non tanto intorno alla mia persona, ma intorno alla nostra linea chiara e responsabile. La linea di chi ha voluto per primo il governo Draghi e lo sosterrà lealmente, senza rinunciare ai nostri principi, fino alla scadenza naturale della legislatura.

marta fascina e silvio berlusconi a napoli

 

Naturalmente in un grande partito liberale possono esistere divergenze di opinione su singoli aspetti: questo è del tutto normale, anzi salutare. In passato è accaduto persino e fin troppe volte di sentir formulare l'accusa opposta, e altrettanto caricaturale: Forza Italia come partito-azienda o addirittura partito-caserma.

 

Non è così, da noi - al contrario di quello che spesso viene raccontato - si discute a lungo e poi si arriva ad una sintesi, della quale io come fondatore e leader di Forza Italia sono espressione e garante, per volontà di decine di migliaia di aderenti e di milioni di elettori che nel corso dei decenni mi hanno rinnovato la loro fiducia.

BERLUSCONI E LICIA RONZULLI

 

Per questo, anche se è mortificante doverlo ripetere, voglio chiarire ancora una volta che i miei collaboratori e i dirigenti di Forza Italia attuano soltanto le mie indicazioni e nei loro comportamenti ho ovviamente piena fiducia.

 

Una seconda precisazione si impone per quanto riguarda il conflitto in Ucraina. Dispiace che una tragedia di tanta importanza venga ridotta anch' essa a materia di pettegolezzo politico. La posizione di Forza Italia e mia personale è fin dall'inizio quella espressa nella risoluzione di condanna da me votata nel Parlamento europeo e poi ribadita in modo formale e ufficiale in tante votazioni e in tante occasioni, ultima delle quali proprio a Napoli, quando ho detto testualmente che «l'Ucraina è il Paese aggredito e noi dobbiamo aiutarlo a difendersi. Forza Italia è - e rimarrà sempre - dalla parte dell'Europa, dalla parte dell'Alleanza Atlantica, dalla parte dell'Occidente, dalla parte degli Stati Uniti».

silvio berlusconi marta fascina

 

Naturalmente rimane l'angoscia per i lutti, per le distruzioni, per i tanti danni diretti ed indiretti del conflitto e la preoccupazione di risolvere presto questa crisi così grave, definendo un nuovo assetto della sicurezza nell'Europa dell'Est. Raccontare altro, basandosi su mezza frase - carpita nel corso di una conversazione a tavola - che faceva parte di un ragionamento ben più complesso, è un cattivo modo di fare informazione.

 

Su tutto il resto, e in particolare sugli aspetti che lambiscono la mia vita privata, il buon gusto - che purtroppo manca agli autori dei virgolettati anonimi - mi impone semplicemente di tacere. Solo una considerazione: l'articolo tenta uno spericolato parallelismo fra il declino dell'Impero Romano e quello - presunto - di Forza Italia. Ricordo all'autore che dalla morte di Diocleziano (313 d.c.) alla deposizione di Romolo Augustolo (476 d.c.) l'Impero è durato ancora 163 anni. Lo considero un buon auspicio di lunga vita per Forza Italia e per me.

BERLUSCONI E LICIA RONZULLI

 

Risposta di Roberto Gressi

Gentile presidente, il pettegolezzo non appartiene né a me né al Corriere. Quanto scritto è frutto di un lavoro serio e faticoso: il risultato è il racconto di un malessere diffuso, ne tenga conto, che agita il movimento che lei ha costruito.

matrimonio silvio berlusconi marta fascina

Ultimi Dagoreport

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT – IL GOVERNO RECAPITA UN BEL MESSAGGIO A UNICREDIT: LA VALUTAZIONE DELL’INSOSTENIBILE GOLDEN POWER SULL’OPA SU BPM ARRIVERÀ IL 30 APRILE. COME DIRE: CARO ORCEL, VEDIAMO COME TI COMPORTERAI IL 24 APRILE ALL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DI GENERALI - E DOPO IL NO DELLA BCE UN’ALTRA SBERLA È ARRIVATA AL DUO FILO-GOVERNATIVO CASTAGNA-CALTAGIRONE: ANCHE L’EBA HA RESPINTO LO “SCONTO DANESE” RICHIESTO DA BPM PER L’OPA SU ANIMA SGR, DESTINATO AD APPESANTIRE DI UN MILIARDO LA CASSA DI CASTAGNA CON LA CONSEGUENZA CHE L’OPA DI UNICREDIT SU BPM VERRÀ CESTINATA O RIBASSATA - ACQUE AGITATE, TANTO PER CAMBIARE, ANCHE TRA GLI 7 EREDI DEL COMPIANTO DEL VECCHIO…

gesmundo meloni lollobrigida prandini

DAGOREPORT - GIORGIA È ARRIVATA ALLA FRUTTA? È SCESO IL GELO TRA LA FIAMMA E COLDIRETTI (GRAN SOSTENITORE COL SUO BACINO DI VOTI DELLA PRESA DI PALAZZO CHIGI) - LA PIU' GRANDE ORGANIZZAZIONE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI (1,6 MILIONI DI ASSOCIATI), GUIDATA DAL TANDEM PRANDINI-GESMUNDO, SE È TERRORIZZATA PER GLI EFFETTI DEVASTANTI DEI DAZI USA SULLE AZIENDE TRICOLORI, E' PIU' CHE IRRITATA PER L'AMBIVALENZA DI MELONI PER LE MATTANE TRUMPIANE - PRANDINI SU "LA STAMPA" SPARA UN PIZZINO ALLA DUCETTA: “IPOTIZZARE TRATTATIVE BILATERALI È UN GRAVE ERRORE” - A SOSTENERLO, ARRIVA IL MINISTRO AGRICOLO FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, UN REIETTO DOPO LA FINE CON ARIANNA: “I DAZI METTONO A RISCHIO L'ALLEANZA CON GLI USA. PUÒ TRATTARE SOLO L'EUROPA” – A BASTONARE COLDIRETTI, PER UN “CONFLITTO D’INTERESSI”, CI HA PENSATO “IL FOGLIO”. UNA STILETTATA CHE ARRIVA ALL'INDOMANI DI RUMORS DI RISERVATI INCONTRI MILANESI DI COLDIRETTI CON RAPPRESENTANTI APICALI DI FORZA ITALIA... - VIDEO

autostrade matteo salvini giorgia meloni giancarlo giorgetti roberto tomasi antonino turicchi

TOMASI SÌ, TOMASI NO – L’AD DI ASPI (AUTOSTRADE PER L’ITALIA) ATTENDE COME UN’ANIMA IN PENA IL PROSSIMO 17 APRILE, QUANDO DECADRÀ TUTTO IL CDA. SE SALVINI LO VUOL FAR FUORI, PERCHÉ REO DI NON AVER PORTARE AVANTI NUOVE OPERE, I SOCI DI ASPI (BLACKSTONE, MACQUARIE E CDP) SONO DIVISI - DA PARTE SUA, GIORGIA MELONI, DAVANTI ALLA FAME DI POTERE DEL SUO VICE PREMIER, PUNTA I PIEDINI, DISPETTOSA: NON INTENDE ACCETTARE L’EVENTUALE NOME PROPOSTO DAL LEADER LEGHISTA. DAJE E RIDAJE, DAL CAPPELLO A CILINDRO DI GIORGETTI SAREBBE SPUNTATO FUORI UN NOME, A LUI CARO, QUELLO DI ANTONINO TURICCHI….

mario draghi ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI: IL DISCORSO DI MARIO DRAGHI A HONG KONG ERA UNA TIRATA D’ORECCHIE A BRUXELLES E ALLA DUCETTA DELLE "DUE STAFFE" - PER "MARIOPIO", SE TRUMP COSTRUISCE UN MURO TARIFFARIO INVALICABILE, È PREFERIBILE PER L'EUROPA TROVARE ALTRI SBOCCHI COMMERCIALI (CINA E INDIA), ANZICHE' TIRAR SU UN ALTRO MURO – SUL RIARMO TEDESCO, ANCHE GLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE FAREBBERE BENE A SEGUIRE LA POLITICA DI AUMENTO DELLE SPESE DELLA DIFESA - IL CONSIGLIO A MELONI: SERVE MENO IDEOLOGIA E PIÙ REAL POLITIK  (CON INVITO A FAR DI NUOVO PARTE DELL'ASSE FRANCO-TEDESCO), ALTRIMENTI L’ITALIA RISCHIA DI FINIRE ISOLATA E GABBATA DA TRUMP CHE SE NE FOTTE DEI "PARASSITI" DEL VECCHIO CONTINENTE...

massimiliano filippo romeo matteo salvini luca zaia

DAGOREPORT – AL CONGRESSO DELLA LEGA DEL 6 APRILE, SALVINI SARÀ RIELETTO SEGRETARIO PER LA TRAGICA ASSENZA DI SFIDANTI. L’UNICO CHE AVREBBE POTUTO IMPENSIERIRLO SAREBBE STATO IL COORDINATORE DEL CARROCCIO IN LOMBARDIA, L'EX FEDELISSIMO MASSIMILIANO ROMEO: MA IL COINVOLGIMENTO DEL FRATELLO, FILIPPO DETTO ''CHAMPAGNE'', NELLO SCANDALO LACERENZA-GINTONERIA NE HA AZZOPPATO LE VELLEITÀ – MA SUL TRIONFO DI SALVINI GRAVA UNA NUBE: CHE FARÀ IL “DOGE” ZAIA? SI PRESENTERÀ O RIMARRÀ A SCIABOLARE AL VINITALY DI VERONA?

stephen schwarzman jonathan grey giorgia meloni giancarlo giorgetti blackstone

DAGOREPORT: CHI TOCCA I FONDI, MUORE... – CHE HANNO COMBINATO DI BELLO IN ITALIA I BOSS DI BLACKSTONE, LA PIU' POTENTE SOCIETA' FINANZIARIA DEL MONDO? SE IL PRESIDENTE SCHWARZMAN ERA A CACCIA DI VILLONI IN TOSCANA, JONATHAN GRAY, DOPO UNA VISITA A PALAZZO CHIGI (CAPUTI) CON SALUTO VELOCE A MELONI, HA AVUTO UN LUNGO COLLOQUIO CON GIORGETTI SULLO STATO DEGLI INVESTIMENTI IN ITALIA (TRA CUI ASPI, DOVE I DIVIDENDI SONO STATI DECURTATI) – MENTRE IL FONDO USA KKR POTREBBE VALUTARE UN'USCITA ANTICIPATA DALLA RETE EX TIM (3 ANNI ANZICHE' 5)PESSIMI RUMORS ARRIVANO ANCHE DAL FONDO AUSTRALIANO MACQUARIE, PRESENTE IN ASPI E OPEN FIBER: MEGLIO DISINVESTIRE QUANDO I DIVENDENDI NON SONO PIU' CONVENIENTI....