ANIMALI, SOLDI E POLITICA: GLI INTRECCI PERICOLOSI DI MICHELA VITTORIA BRAMBILLA – “REPORT” ACCUSA LA DEPUTATA DI "NOI MODERATI" DI UTILIZZARE LA “LEGA ITALIANA DIFESA ANIMALI E AMBIENTE”, DI CUI È PRESIDENTE, COME UN BANCOMAT: COI FONDI PUBBLICI DELLA ONLUS AVREBBE PAGATO IL GIARDINIERE PER LA SUA VILLA, AUTO BLU E L’ORGANIZZAZIONE DI EVENTI ELETTORALI – IL POSSIBILE CONFLITTO D’INTERESSI PER LA TRASMISSIONE CHE L’EX PASIONARIA BERLUSCONIANA CONDUCE SU RETE4, SPONSORIZZATA DA DIVERSE REGIONI… – VIDEO
Nel 2017 Brambilla fonda il Movimento animalista, il primo partito dedicato interamente agli animali. Sembrerebbe che la Leidaa, onlus della Brambilla, ha finanziato varie spese per i pullman, i service per le dirette e tessere di partito.https://t.co/ncB8yhNcVj pic.twitter.com/6wlWVkuJCP
— Report (@reportrai3) February 2, 2025
Estratto dell’articolo di Ilaria Proietti per “il Fatto quotidiano”
MICHELA VITTORIA BRAMBILLA - REPORT
La pasionaria dei diritti degli animali, nonché deputata Michela Vittoria Brambilla è finita nella lista dei cattivi del presidente della Camera Lorenzo Fontana: è stata richiamata all’ordine sulla trasparenza ché nonostante l’anno fiscale 2023 sia passato da un pezzo, a gennaio ancora non aveva fornito la dichiarazione su redditi e patrimonio con annessi eventuali aggiornamenti come è d’uopo.
MICHELA VITTORIA BRAMBILLA E GIULIA INNOCENZI - REPORT
Stando invece agli anni precedenti è certo che Brambilla se la passa benissimo: il suo 730, nell’ultimo biennio disponibile, è lievitato fino al punto di triplicare passando da quota 100 mila euro a una media di quasi 350 mila. Questo a fronte, a quanto pare, di una sola novità ossia essere diventata socia al 50% di una srl – la Lyon Project di Cusano Milanino – che ha come core business il “Marketing Media Trade”.
Attività che somma a quella di parlamentare oltre che di presidente della Lega italiana difesa animali e ambiente (Leidaa). È qui, nell’intreccio di ruoli pubblici e affari privati, che la faccenda si complica terribilmente come mostra un servizio di Giulia Innocenzi di Report […]
[…] Leidaa a quanto pare è una sorta di bancomat di Brambilla: la onlus si sarebbe fatta carico di diverse spese anche elettorali del Movimento ambientalista fondato dalla deputata e “adottato” fin dalla sua nascita da Silvio Berlusconi che fu per esempio l’ospite d’onore alla kermesse in vista delle politiche del 2018.
Sempre la onlus ha pagato per altre iniziative organizzate da Brambilla politica, come per i pullman di attivisti da portare in piazza a Roma per la prima manifestazione pubblica oltre che per il battesimo del Movimento a Milano. Ma anche poi per altri eventi in cui occorreva trasportare i suoi sostenitori animalisti con il cuore a destra lungo l’Italia, tra Lecce, Isola Liri, Avellino e Benevento, Sondrio, Viterbo, Teramo e Pescara.
O per pagare il conto di altre spese come quelle di allestimento audio e luci: la Leidaa ha pagato anche i 700 euro necessari per registrare il Movimento animalista che tanta fortuna continua ad assicurare a Brambilla che alla Camera è ormai di casa.
Epperò almeno stando alle dichiarazioni di inizio mandato a Montecitorio, Brambilla non sembra aver avuto bisogno di nessuno: non c’è traccia di erogazioni o servizi da lei ricevuti né in questa né nella passata legislatura (fatta eccezione per una liberalità di 10 mila euro da parte di una società come registrato dal suo mandatario elettorale). Ma l’odore di conflitto di interessi invece si sente benissimo.
Nel 2023 la onlus della Brambilla ha incassato 1,4 milioni di euro da raccolte fondi, 5Xmille ma anche donazioni, come quella che ha visto nominata erede universale proprio la deputata: una signora di Pavia le ha lasciato tutto perché usasse il lascito per la buona battaglia a favore degli animali. O le altre eredità di cui è stata invece beneficiata Leidaa, sempre per il nobile scopo.
michela vittoria brambilla vittorio feltri
E poi ci sono o contributi di enti pubblici, ma questo lo vedremo in seguito a proposito di un altro ruolo svolto dalla deputata ossia di conduttrice di una famosa trasmissione Mediaset.
Tornando ai bilanci della onlus si scopre che i fondi a disposizione sono impiegati in parte minore per la voce ‘materie prime’ come potrebbe essere il mangime per gli animali (165 mila euro). Per il pagamento del personale se ne vanno invece oltre 400 mila anche se la voce più consistente (605 mila euro) serve per coprire “servizi da attività di interesse generale” che è un enigma avvolto in un mistero.
michela vittoria brambilla ignazio la russa
Anche perché Report è venuto in possesso di alcune fatture relative ad anni passati per l’acquisto di vini pregiati, il servizio di noleggio di auto blu e persino spese che sarebbero servite a sistemare il giardino di villa Brambilla. Ma anche pasti e soggiorni extra lusso come quello al Principe di Savoia di Milano: la Leidaa ha pagato fatture per affittare gli spazi dell’albergo per eventi, ma anche pranzo e pernotto per Brambilla (per soggiornare una notte con cena in camera sono stati spesi 3.290 euro e un totale di una sola ricevuta di 17.165).
maria vittoria brambilla beatrice lorenzin nunzia de girolamo jole santelli
Per le auto blu pagate dalla Leidaa il conto sarebbe invece di 7.515 euro. Poi c’è il beveraggio di lusso: nel periodo natalizio risultano due acquisti di bottiglie, uno da 1.263 euro, e l’altro da 2.550 euro per 15 bottiglie da 139 euro l’una.
A chiedere conto a un lavoratore di Leidaa su un’altra fattura anche questa con poco a che fare con gli animali, è venuto fuori un conto di 488 euro per il noleggio di una piattaforma aerea per potatura piante. Quali? Quelle del giardino di Brambilla che impreziosisce i 450 metri quadri della sua casa di Calolziocorte, in provincia di Lecco.
michela vittoria brambilla silvio berlusconi
La potatura degli alberi della parlamentare a spese dell’associazione animalista, ma pure l’onorevole cancello per altri 200 euro, 5.490 per un intervento di bonifica delle aree verdi e altri 6.954 fatturati alla voce “a corpo concordato” sempre chez Brambilla.
[…] la trasmissione di Sigfrido Ranucci aveva dedicato in precedenza un altro servizio sempre firmato da Giulia Innocenti: nella puntata di inizio gennaio dedicata all’Enci, l’ente nazionale cinofilia italiana (si occupa di proteggere e catalogare le razze canine), vigilato dal ministero dell’Agricoltura è stato raccontato che nel 2021 e nel 2024 ha pagato 200 mila euro a stagione alla trasmissione di Rete 4 Dalla parte degli animali della stessa Brambilla.
michela vittoria brambilla silvio berlusconi
Che è dunque oltreché presidente della Leidaa e deputata che guida l’intergruppo benessere animali del Parlamento anche conduttrice di un programma che costa 20 mila euro a puntata ma per il quale Mediaset non scucirebbe un centesimo limitandosi a mandarla in onda. E allora chi cura il programma e soprattutto come si finanzia?
A occuparsi della trasmissione è una produzione esterna, la Showlab srl, sia per quel che riguarda i costi sia per trovare sponsor tra cui nomi noti del settore animali: Monge, Arcaplanet, L’isola dei tesori e Iv San Bernard, un marchio che produce cosmetici per cani e gatti, e aziende del settore alimentare come Trevalli e Proda.
michela vittoria brambilla con vittorio feltri
Poi però ci sono anche soggetti pubblici come tante Regioni Italiane: Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Abruzzo con cifre che vanno dai 40 mila ai 60 mila euro. Oltre che Enci: il suo presidente Dino Muto ha rivelato a Report che dell’accordo (che all’ente cani è costato 5 mila euro per ogni minuto di trasmissione per un totale di 460 mila euro) è stato concordato direttamente con Brambilla.
E pace per i maligni che sentono odore di conflitto di interessi, visto che con il suo ruolo in politica dovrebbe vigilare anche su enti come l’Enci. Idem per quel che riguarda le regioni che finanziano con fondi pubblici la trasmissione della parlamentare che grazie alla visibilità raccoglie consensi e donazioni di centinaia di migliaia di euro alla sua onlus. Che con quei soldi le paga anche vini, potature e pernotti extralusso.
MICHELA VITTORIA BRAMBILLA AL NEGOZIO DI SCARPE
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