mohammed bin salman joe biden

BIDEN ORMAI È UNA BARZELLETTA VIVENTE: LO SPERNACCHIANO PERFINO I SAUDITI – L’HOBBY PREFERITO DI BIN SALMAN È PRENDERE PER IL CULO “SLEEPY JOE”! LO FA SPESSO CON I SUOI CONSIGLIERI, PARLANDO DELLE CONTINUE “GAFFE” DEL PRESIDENTE AMERICANO E DEL SUO “SCARSO ACUME MENTALE” – I RAPPORTI TRA WASHINGTON E RIAD SONO AI MINIMI STORICI, SOPRATTUTTO DOPO LA DECISIONE DELL'OPEC+ DI TAGLIARE LA PRODUZIONE DEL PETROLIO: LA CASA BIANCA NON A CASO PROPORRÀ, DOPO LE MIDTERM, DI “RIVEDERE LE RELAZIONI STRATEGICHE CON I SAUDITI”

Giuseppe Sarcina per www.corriere.it

 

BIDEN E BIN SALMAN

Il principe saudita Mohammed Bin Salman si divertirebbe con i suoi consiglieri a prendere in giro Joe Biden, «le sue gaffe e il suo scarso acume mentale». Così almeno racconta il Wall Street Journal in un lungo articolo pubblicato ieri, martedì 25 ottobre. Bin Salman, 37 anni, il leader operativo dell’Arabia Saudita, avrebbe anche detto di non stimare Biden da tempo, fin da quando l’attuale presidente Usa era il vice di Barack Obama. «Era molto meglio avere a che fare con Donald Trump», avrebbe aggiunto, sempre secondo il quotidiano newyorkese.

 

joe biden

Le relazioni tra Washington e Riad sono forse al minimo storico. Tanto che il Consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha fatto sapere che, subito dopo le elezioni di midterm (martedì 8 novembre), Biden proporrà al Congresso di «rivedere le relazioni strategiche con i sauditi».

 

vladimir putin e mohammed bin salman 6

In sostanza: confermare il blocco della vendita di armi adottato già nel 2021 e introdurre restrizioni economiche. Il presidente Usa ha criticato aspramente la recente decisione dell’Opec + , ispirata dall’Arabia Saudita, cioè il taglio secco alla produzione di petrolio: due milioni di barili al giorno in meno. Una mossa che ha mantenuto ad alti livelli il prezzo del greggio, con un doppio effetto: alimentare l’inflazione in Occidente; dare respiro all’export russo, con più risorse finanziarie per Vladimir Putin.

 

joe biden mohammed bin salman 1

In realtà i rapporti tra Stati Uniti e Arabia Saudita erano già molto tesi. Biden ha condotto la campagna elettorale assicurando che avrebbe chiesto conto ai vertici sauditi dell’assassinio del giornalista Jamal Khashoggi, avallato, secondo la Cia, da Bin Salman. Inoltre, negli ultimi mesi, l’Amministrazione Usa ha sollecitato più volte i sauditi a isolare economicamente e politicamente la Russia. Ma Bin Salman ha mantenuto una posizione equidistante, rivendicando il diritto di appoggiare Kiev, ma nello stesso tempo continuare a realizzare affari con Mosca. Lo scorso luglio Biden ha incontrato il principe ereditario a Gedda. Ma evidentemente non è bastato per avviare un confronto più disteso, almeno sul piano personale.

joe biden 2vladimir putin e mohammed bin salman 2joe biden 1vladimir putin e mohammed bin salman 5vladimir putin e mohammed bin salman 4joe biden 3mohammed bin salman joe biden 4joe biden disorientato 2joe biden arriva a gedda joe biden in arabia sauditajoe biden joe biden parte da tel aviv in direzione gedda joe biden parte da tel aviv in direzione gedda

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…