theresa may brexit

TE NE VAI O NO, TE NE MAY SÌ O NO? - BOCCIATO PER LA TERZA VOLTA L'ACCORDO TRA LA VISPA THERESA E L'UNIONE EUROPEA. LA PREMIER NON SI DIMETTE E PREVEDE: ''QUASI CERTO CHE SI DEBBA PARTECIPARE ALLE ELEZIONI EUROPEE'' - TUSK METTE IN AGENDA UN INCONTRO IL 10 APRILE, VISTO CHE IL 12 SCADE IL MINI-RINVIO DECISO DAL GOVERNO INGLESE. IN QUELLA DATA DOVRANNO DECIDERE SE CHIEDERE A BRUXELLES UN'ESTENSIONE LUNGA O USCIRE COL ''NO-DEAL''

la marcia a londra dei remainers anti brexit 1

 

  1. BREXIT: DI NUOVO BOCCIATO L'ACCORDO DI THERESA MAY

 (ANSA) La Camera dei Comuni britannica ha rigettato ancora una volta con 344 no contro 286 sì l'accordo della premier Theresa May sulla Brexit, condannandolo in modo ormai definitivo. Con questo voto decade l'offerta dell'Ue di una proroga del divorzio dal 29 marzo al 22 maggio e resta in piedi solo un mini rinvio limitato al 12 aprile: data entro la quale il Regno Unito dovrà decidere se chiedere a Bruxelles un'estensione lunga motivata o procedere a un'uscita no deal.

 

  1. MAY, ADESSO QUASI CERTA PARTECIPAZIONE ALLE EUROPEE

 (ANSA) - "E' quasi certo adesso che noi si debba partecipare alle elezioni europee". Lo ha detto la premier britannica Theresa May dopo la bocciatura ai Comuni dell'accordo sulla Brexit.

 

theresa may seconda bocciatura dell'accordo sulla brexit alla camera dei comuni

  1. MAY NON SI DIMETTE,'DECISIONE GRAVE,BREXIT VA ATTUATA'

 (ANSA) - Theresa May ha definito "grave" la decisione con cui la Camera dei Comuni ha bocciato oggi di nuovo il suo accordo sulla Brexit, evocando a questo punto la necessità della richiesta di un rinvio prolungato all'Ue e della partecipazione britannica alle elezioni europee, se accordato. La premier ha rinfacciato alla Camera di non avere un piano B maggioritario, avendo detto no al suo accordo, ma anche a un no deal, a una no Brexit e a un referendum bis. E ha insistito che il governo continuerà ad agire affinché "la Brexit sia attuata".

 

  1. BREXIT: TUSK CONVOCA UN VERTICE UE IL 10 APRILE

(ANSA) - "Alla luce della bocciatura dell'accordo di divorzio da parte dei Comuni, ho deciso di convocare un vertice Ue il 10 aprile". Così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk su Twitter dopo il no di Westminster all'accordo di divorzio.

 

  1. CORBYN, MAY CAMBI L'ACCORDO O SI DIMETTA E ELEZIONI

theresa may

 (ANSA) - Il leader laburista all'opposizione Jeremy Corbyn dopo il voto ai Comuni sulla Brexit esorta la premier Theresa May a cambiare l'accordo o ad andarsene indicendo subito le elezioni. L'accordo va cambiato, "se May non può accettarlo deve andarsene e consentire al Paese di decidere il suo futuro attraverso elezioni generali", ha detto Corbyn a Westminster.

 

 

 

 

 

 

 

6. BREXIT: COMMISSIONE UE, ORA NO-DEAL SCENARIO PROBABILE

 (ANSA) - Uno scenario no-deal a partire dalla mezzanotte del 12 aprile "è ora quello più probabile". E' quanto sostiene la Commissione europea in una nota nella quale si "rammarica del voto negativo arrivato dalla Camera dei Comuni".

 

7. BREXIT:FONTI UE,MAY CI PRESENTI PIANO PRIMA VERTICE

 (ANSA) - "Ci aspettiamo che la Gran Bretagna ci indichi la strada da seguire prima" del vertice Ue straordinario sulla Brexit convocato dal presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, "e a tempo ben debito perché i 27 possano valutare" il piano britannico. Così fonti Ue dopo il voto negativo di Westminster sull'accordo di divorzio. La premier britannica Theresa May potrà partecipare all'inizio dei lavori del vertice per presentare la sua posizione.

 

 

 

victoria bateman, l'economista anti brexit che si fa intervistare nudatheresa may alla camera dei comuni 1

Ultimi Dagoreport

giancarlo giorgetti francesco miller gaetano caltagirone andrea orcel nagel

DAGOREPORT – CON L'OPERAZIONE GENERALI-NATIXIS, DONNET  SFRUTTA UN'OCCASIONE D'ORO PER AVVANTAGGIARE IL LEONE DI TRIESTE NEL RICCO MERCATO DEL RISPARMIO GESTITO. MA LA JOINT-VENTURE CON I FRANCESI IRRITA NON SOLO GIORGETTI-MILLERI-CALTAGIRONE AL PUNTO DI MINACCIARE IL GOLDEN POWER, MA ANCHE ORCEL E NAGEL - PER L'AD UNICREDIT LA MOSSA DI DONNET È BENZINA SUL FUOCO SULL’OPERAZIONE BPM, INVISA A PALAZZO CHIGI, E ANCHE QUESTA A RISCHIO GOLDEN POWER – MENTRE NAGEL TEME CHE CALTA E MILLERI SI INCATTIVISCANO ANCOR DI PIU' SU MEDIOBANCA…

papa francesco spera che tempo che fa fabio fazio

DAGOREPORT - VOCI VATICANE RACCONTANO CHE DAL SECONDO PIANO DI CASA SANTA MARTA, LE URLA DEL PAPA SI SENTIVANO FINO ALLA RECEPTION - L'IRA PER IL COMUNICATO STAMPA DI MONDADORI PER LA NUOVA AUTOBIOGRAFIA DEL PAPA, "SPERA", LANCIATA COME IL PRIMO MEMOIR DI UN PONTEFICE IN CARICA RACCONTATO ''IN PRIMA PERSONA''. PECCATO CHE NON SIA VERO... - LA MANINA CHE HA CUCINATO L'ENNESIMA BIOGRAFIA RISCALDATA ALLE SPALLE DI BERGOGLIO E' LA STESSA CHE SI E' OCCUPATA DI FAR CONCEDERE DAL PONTEFICE L'INTERVISTA (REGISTRATA) A FABIO FAZIO. QUANDO IL PAPA HA PRESO VISIONE DELLE DOMANDE CONCORDATE TRA FABIOLO E I “CERVELLI” DEL DICASTERO DELLA COMUNICAZIONE È PARTITA UN’ALTRA SUA SFURIATA NON APPENA HA LETTO LA DOMANDINA CHE DOVREBBE RIGUARDARE “SPERA”…

giuseppe conte beppe grillo ernesto maria ruffini matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – ABBATTUTO PER DUE VOLTE BEPPE GRILLO ALLA COSTITUENTE, UNA VOLTA CASSATO IL LIMITE DEI DUE MANDATI,  LIBERO DA LACCI E STRACCI, GIUSEPPE CONTE POTRA' FINALMENTE ANNUNCIARE, IN VISTA DELLE REGIONALI, L’ACCORDO CON IL PARTITO DI ELLY SCHLEIN – AD AIUTARE I DEM, CONCENTRATI SULLA CREAZIONE DI UN PARTITO DI CENTRO DI STAMPO CATTOLICO ORIENTATO A SINISTRA (MA FUORI DAL PD), C'E' ANCHE RENZI: MAGARI HA FINALMENTE CAPITO DI ESSERE PIÙ UTILE E MENO DIVISIVO COME MANOVRATORE DIETRO LE QUINTE CHE COME LEADER…

alessandro sallusti beppe sala mario calabresi duomo milano

DAGOREPORT – CERCASI UN SINDACO A MISURA DUOMO - A DESTRA NON SANNO CHE PESCI PRENDERE: SALLUSTI PIACE A FRATELLI D’ITALIA MA NON AI FRATELLI BERLUSCONI, CHE LO CONSIDERANO UN “TRADITORE” (IERI AI PIEDI DEL CAVALIERE, OGGI BIOGRAFO DI MELONI) – A SINISTRA, C'E' BEPPE SALA CHE VUOLE IL TERZO MANDATO, CERCANDO DI RECUPERARE IL CONSENSO PERDUTO SUL TEMA DELLA SICUREZZA CITTADINA CON L'ORGANIZZAZIONE DELLE OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 - SI RAFFORZA L’IPOTESI DI CANDIDARE MARIO CALABRESI (IN BARBA ALLE SUE SMENTITE)...

nancy pelosi - donald trump - joe biden - michelle e barack obama

DAGOREPORT – FINALMENTE UNA DONNA CON LE PALLE: MICHELLE OBAMA NON CEDE AI VENTI DI TRUMPISMO E SI RIFIUTA DI PARTECIPARE ALL’INAUGURATION DAY. L’EX FIRST LADY SI ERA GIÀ RIFIUTATA DI ANDARE AL FUNERALE DI JIMMY CARTER: UNA VOLTA SAPUTO CHE AVREBBE DOVUTO POSARE LE CHIAPPONE ACCANTO A QUELLE DI TRUMP, SI È CHIAMATA FUORI – UNA SCELTA DI INDIPENDENZA E FERMEZZA CHE HA UN ENORME VALORE POLITICO, DI FRONTE A UNA SCHIERA DI BANDERUOLE AL VENTO CHE SALGONO SUL CARRO DEL TRUMPONE. E CHE IN FUTURO POTREBBE PAGARE…

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”