BOMBA SU SARKÒ! - L’EX CONTABILE DELLA MILIARDARIA DI L’OREAL LILIANE BETTENCOURT SPUTTANA IL NANOLEONE DELL’ELISEO: ERIC WOERTH, IL TESORIERE DELLA CAMPAGNA PRESIDENZIALE DI NICOLAS DEL 2007, “RICEVETTE DALLA REGINA DEI COSMETICI 50MILA € IN CONTANTI” - BUSTE E BUSTARELLE, PRESSIONI E VISITE SERALI PER UN BOMBASTICO SISTEMA DI FINAZIAMENTI ILLECITI - METTICI ANCHE L’AFFAIRE KARACHI E L’ELISEO È ACCERCHIATO IN VISTA DELLE PRESIDENZIALI - IL PS CHIEDE COMMISSIONE D’INCHIESTA…

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Buste piene di contanti ai politici, visite serali, pressioni durate mesi e, soprattutto, quei 50mila euro destinati alla campagna presidenziale di Sarkozy. Il caso dei presunti finanziamenti illeciti da parte di Liliane Bettencourt all'establishment francese torna alla ribalta con una testimonianza bomba rilasciata prima ai giudici e poi al quotidiano "Libération" dall'ex contabile dell'ereditiera di L'Oreal Claire Thibout.

In un'intervista esclusiva al giornale espressione della gauche la donna squarcia il velo sul sistema di buste e bustarelle, raccontando nel dettaglio che Eric Woerth, il tesoriere della campagna di Sarkò del 2007, avrebbe ricevuto 50mila euro direttamente dalle mani di Patrice De Maistre, colui che si occupava di amministrare l'enorme fortuna di Liliane. Quei soldi sarebbero serviti per finanziare la corsa di Nicolas alle elezioni di quattro anni fa.

Dei documenti sequestrati dagli inquirenti confermerebbero l'incontro tra Claire Thibout e Patrice de Maistre e, poi, tra questi ed Eric Woerth. I magistrati guardano anche ad altri elementi che potrebbero rivelarsi interessanti, come la consegna della Legion d'onore a de Maistre da parte di Woerth e all'assunzione della moglie di Woerth in seno alla Holding di Lilaine Bettencourt.

La Thibout, che l'anno scorso era stata fatta passare per mitomane tanto dalla polizia, quanto dal procuratore di Nanterre Philippe Curroye, al tempo titolare dell'inchiesta e ritenuto vicino a Sarkozy, viene ora ritenuta attendibile dai tre giudici di Bordeaux che hanno preso in mano il caso. Si tratta di Jean-Michel Gentil, Cécile Ramonatxo e Valérie Noël, che il 14 settembre hanno a lungo interrogato l'ex contabile della Regina dei cosmetici e un altro testimone la cui identità non è stata rivelata.

È stata sentita anche Isabelle Prévost-Desprez, il giudice di Nanterre che istruì il caso, per poi vederselo togliere nel novembre dell'anno scorso. La donna ha già detto molto sulla vicenda ai due giornalisti di "Le Monde" Gerard Davet e Fabrice Lhomme, autori del libro di recente uscita "Sarko m'a tuer" (Sarkò mi ha ucciso), in cui il magistrato racconta di essere stata "colpita" dalla "paura dei testimoni di parlare a proposito di Nicolas Sarkozy".

Nel volume La Prévost accusa: "Uno di loro mi ha detto che aveva visto consegnare dei contanti a Sarkò. L'infermiera di Liliane Bettencourt ha confidato al mio cancelliere, dopo la sua udienza: ‘Ho visto consegnare dei contanti a Sarkozy, ma non potevo dirlo nell'interrogatorio'". Rivelazioni pesanti che l'Eliseo ha respinto, definendole "infondate, menzognere e scandalose".

Alla fine, mentre l'affaire Karachi coinvolge la cerchia strettissima del presidente francese, il caso Bettencourt rischia di rivelarsi il più pericoloso per il Nano dell'Eliseo. La convocazione di Woerth è inevitabile e l'ex tesoriere di Sarkò rischia l'accusa di finanziamento illecito di campagna elettorale. Intanto, scrive "Le Monde", il procuratore di nanterre Philippe Courroye è stato convocato dal giudice perché sospettato di aver ordinato l'analisi dei tabulati telefonici di un giornalista del quotidiano francese con lo scopo di identificare le sue fonti nel caso Bettencourt. I parlamentari socialisti hanno chiesto l'apertura di una commissione d'inchiesta.

Il ministro dell'Interno Claude Guéant ha detto stamani su Canal+ che Nicolas Sarkozy non è preoccupato per alcuno dei casi giudiziari che riguardano la maggioranza, definendo le accuse "ingiuste e scandalose".

 

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