bonafede conte di donna

“DI DONNA, ALPA E CONTE? ERANO UN SODALIZIO” – A CONFERMARE IL RAPPORTO CONSOLIDATO TRA GIUSEPPI E L’AVVOCATO D’AFFARI INDAGATO PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA AL TRAFFICO D'INFLUENZE ANCHE LA SCELTA DI BONAFEDE, EX MINISTRO DELLA GIUSTIZIA VICINO A CONTE, DI NOMINARE DE DONNA ALLA GUIDA DELLA COMMISSIONE PER L'ABILITAZIONE FORENSE...

PAOLO FERRARI per Libero Quotidiano

 

LUCA DI DONNA

«Di Donna qui in avvocatura? Veniva sempre con Alpa e Conte. È stato portato da loro». A dirlo,in colloquio ieri con il Riformista, è l'avvocato Salvatore Sica, vice presidente della Scuola superiore dell'avvocatura italiana. Interpellato dal quotidiano di Piero Sansonetti sui rapporti fra Di Donna, Alpa e Conte, Sica ha affermato che i tre erano una cordata, anzi, "un sodalizio". «Di Donna - ha aggiunto Sica - era sempre al seguito di Conte e di Alpa». Un rapporto, dunque, consolidato e che non si sarebbe fermato alla sola condivisione dello studio professionale in piazza Cairoli a Roma, come dichiarato dall'ex premier Giuseppe Conte.

 

BEN INTRODOTTO Ma che Di Donna fosse ben introdotto nei vertici dell'avvocatura, nonostante la sua giovane età, risulta anche dal fatto che lo scorso gennaio venne nominato presidente della Commissione d'esame per l'abilitazione forense nel distretto della Corte d'Appello di Roma. Il decreto di nomina porta la data del 21 gennaio.

LUCA DI DONNA GIUSEPPE CONTE

 

Si tratta di uno degli ultimi atti del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, grillino e, soprattutto, grande sponsor di Conte. Il governo Conte due terminerà la sua esperienza cinque giorni più tardi, dopo settimane di fortissime tensioni. Matteo Renzi aveva, infatti, deciso di togliere la fiducia all'esecutivo guidato dall'avvocato del popolo.

 

Ci furono, allora, tentativi frenetici di dar vita un Conte ter con l'aiuto dei cosiddetti "responsabili". E anche in quella occasione Di Donna giocò la sua partita, contattando diversi esponenti politici, ad esempio Antonio Saccone o Lorenzo Cesa, parlamentari dell'Udc. Il nome di Alpa, ex presidente del Consiglio nazionale forense e ordinario di diritto civile all'università La Sapienza di Roma, mentore di Di Donna e Conte, era stato fatto nei mesi dall'avvocato Piero Amara. In una testimonianza ai pubblici ministeri di Milano, Amara aveva dichiarato che l'ex vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Michele Vietti, gli chiese «di far guadagnare denaro ad avvocati e professionisti a lui vicini». Grazie ai buoni auspici di Amara, Conte ed Alpa ottennero incarichi dalla società Acqua Marcia spa di Roma. «L'importo che fu corrisposto da Acqua Marcia ad Alpa e Conte- precisò Amara - era di 400mila euro a Conte e di un milione dieuro ad Alpa».

Luca Di Donna

 

LA PROVVIGIONE Di Donna è ora indagato dalla Procura della Capitale per associazione a delinquere finalizzata al traffico d'influenze. Giovanni Buini, titolare di una società produttrice di dispositivi di protezione, ha raccontato ai pm romani che Di Donna e l'avvocato Gianluca Esposito gli avevano chiesto di riconoscergli una provvigione per essere meglio introdotto con la struttura commissariale di Domenico Arcuri. Buini non aveva accolto l'invito ed aveva denunciato tutto ai carabinieri di Roma.

 

All'incontro, come riportato ieri da Libero, era presente anche il generale della guardia di finanza Enrico Tedeschi, in servizio presso i Servizi segreti. Su questa vicenda, che sta agitando il mondo politico da giorni, ieri è tornato all'attacco anche l'ex premier e leader di Italia Viva Matteo Renzi, chiedendo l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta.

bonafede

 

«Penso ci siano troppe cose poco chiare sul passato, sui banchi a rotelle, sulle mascherine, sui ventilatori cinesi che non funzionavano. Mentre c'erano 126.000 italiani che morivano di Covid c'erano centinaia di milioni di euro che venivano intascati in stranissime commissioni. Su questa vicenda occorre andare fino in fondo e io al Senato continuerò a fare la mia battaglia affinché si faccia chiarezza», ha affermato il leader di Italia Viva nella sua consueta e-news settimanale, sottolineando che l'affaire Di Donna sarà peggio di «tangentopoli, vedrete. Ci tornerò pesantemente sopra nei prossimi giorni».

 

LUCA DI DONNA GIUSEPPE CONTE - COPERTINA PANORAMA

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…